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Il futuro del tennis italiano

Ultimo Aggiornamento: 18/07/2018 20:50
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King of ITF Circuit
26/06/2016 15:57

Alla vigilia dell'inizio dei Championships mi sembrava interessante parlare di questo argomento, che a mio avviso, vista l'odierna situazione, è alquanto preoccupante. Parto citando la risposta di federico ferrero al tweet di uno spettatore durante il torneo atp 250 di stoccarda : "probabilmente in futuro difficilmente vedremo un/una tennista italiana in tabellone negli slam".
Forse detta oggi potrebbe sembrare quasi un'assurdità ma andando a fare un'attenta disamina (presente e prospettica) della situazione di classifica degli italiani, questa non sia affatto una sciocchezza.. anzi.. Partiamo dagli uomini.. Fognini ha un gran talento ma è discontinuo, ha poca testa e al di là di qualche picco non sò cosa possa riuscire a fare; Seppi oramai entra in età avanzata, ha più testa del ligure ma non l'avremo nel mondo del tennis ancora per molti anni; Lorenzi, grande spirito di sacrificio (un tennista da elogiare sotto questo punto di vista) ma con evidenti limiti sotto il profilo tecnico; poi i vari Cecchinato e Fabbiano (che sono a ridosso dei 100..) non li vedo in grado di fare di più di qualche comparsa negli slam e qualche buon risultato nei 250.. e poi le promesse del futuro stentano.. GQ.. mi sembra un buon giocatore ma non mi sembra poi abbia tutta questa possibilità di essere uno davvero forte.. non escludo che in futuro possa entrare nei 100.. magari più avanti.. ma di certo non sarà un giocatore da top 10.. e forse nemmeno da top 30.. L'unico su cui mi affiderei è Donati che, pur faticando abbastanza anche lui, mi sembra quello che teoricamente potrebbe far meglio anche se la strada è ancora molto lunga anche per lui.
Per quel che riguarda le donne.. Vinci ok è in top 10 ma probabilmente a fine anno si ritira.. Errani non riesce più a mantenersi sui livelli di un tempo.. Giorgi avrebbe un gran talento ma non ha ancora trovato la quadratura del cerchio..Knapp se il fisico la aiuta potrebbe tornare top 40.. ma più di quello la vedo dura.. Schiavone difficilmente potrà tornare quella di un tempo e comunque non ha ancora troppi anni di gioco.. e poi? Io direi il nulla cosmico perchè dopo la Schiavone che è 110 al mondo per trovare la prossima italiana nel ranking bisogna scendere addirittura di 200 posti e issarsi in 300esima posizione dove abbiamo Grymalska e Caregaro che negli slam penso che al massimo possano provare a giocare le quali.. L'unico ma forse l'unico prospetto che vedo bene dai tornei minori (ma vorrei vederla tra un po' anche vincere qualcosina su palcoscenici un po' più importanti dei 10k) è Jessica Pieri, fisico minuto ma grande sensibilità, grande tocco.. però la situazione per me è grigia..

Voi che dite?
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07/08/2017 13:09

Sara Errani positiva all’antidoping
Nel frattempo il presente è proprio nero:
www.ubitennis.com/blog/2017/08/07/sara-errani-positiva-allant...
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18/07/2018 20:50

Olenegorsk è una cittadina di 23.000 abitanti situata nella Penisola di Kola, all’estremità nordoccidentale della Russia, in gran parte a Nord del circolo polare artico. In questi giorni le temperature di Olenegorsk oscillano tra i – 17° e i – 14°… Uno scenario polare su cui aleggiano meravigliose aurore boreali, alcune delle quali visibili su youtube, che disegnano in cielo forme di incredibili tonalità verdi, rosse e azzurre. In questa terra è nata Liudmila Samsonova, 19 anni appena compiuti, di cui 18 trascorsi in Italia dove è vissuta ed ha studiato: una bella promessa del tennis italiano. O meglio…una promessa, al momento, non più italiana: è quello che apprendiamo quando Liudmila risponde alla nostra richiesta di intervista. Ci scrive: “Ti interessa sempre, anche se non sono più italiana? Ossia non gioco più per l’Italia”. “Assolutamente si”, le rispondiamo sorpresi. Liudmila è ad Hammamet e da lì, a torneo in corso, ci invia le risposte di questa intervista, che inizia proprio da questo problema della nazionalità.

Partiamo dalla notizia che ci hai anticipato: non gareggerai più per l’Italia. Che cosa è successo?

Diciamo che in definitiva non so neanche io per che paese gareggerò alla fine, ma ora come ora manca il passaporto italiano per cui, anche se sul sito dell’Itf c’è la bandierina italiana, in realtà non è così. Il passaporto era quasi una certezza perché avevano iniziato le pratiche e mi avevano detto che a 18 anni lo avrei avuto. Ma non è stato così, manca un reddito certo. In pochi sanno questa cosa ma è la verità.

Dovresti avere un lavoro regolare, non basta l’attività di tennista?

Esattamente, e questo servirebbe solo a far domanda. E non si sa quale sarebbe la risposta. Tuttavia mi risulta che ci sono Stati in cui le federazioni riescono ad ottenerlo comunque per le proprie giocatrici.

Quindi non è una decisione tua?

In realtà non ho deciso niente perché è andata così: se magari da un lato non avrei voluto da un lato però è legge e purtroppo aiuti non ci sono stati per cui ora sono russa a tutti gli effetti. Di fatto, se ci fosse stata una persona con un certo potere forse sarebbe stato più facile ma, come ho già detto, non è stata una scelta; magari più avanti lo diventerà ma stavolta non avevo scelta.

Ne hai parlato con la Fit?

Si certo avevamo parlato di questo a gennaio di quest’anno e mi hanno detto che avrei dovuto vedermela da sola ma è molto difficile.

Che cosa ti aspetti che accada ora?

Ancora non so neanche io per cosa stia gareggiando e in questo momento non c’è nessuna federazione che mi aiuti ma una cosa è certa: giocare per una nazione che non è la tua per niente non ha molto senso. Ora come ora sono russa e sono contenta: se un giorno dovesse arrivare il passaporto vedrò quale sarà la federazione che mi offrirà possibilità migliori.

Ci sarà un cambio di coach?

Questa cosa non incide affatto sugli allenamenti o sul coach, è da tre mesi che mi alleno a Roma dai Piccari e mi trovo bene, spero che questi avvenimenti non influiscano mai sulla parte lavorativa.

Un mese fa hai compiuto 19 anni, un passaggio importante:

Sicuramente i 19 sono stati molto meno traumatici dei 18 anni…ahahah! In realtà mi sento molto cresciuta e matura rispetto anche ad un anno fa e sono molto più realista su tutto.

Come va la tua vita personale?

La mia vita personale mi sa che dovrà attendere…ahahah!

Veniamo al tennis giocato: finale ad Hammamet, cosa ti ha insegnato quest’ultimo torneo?

Il mio ultimo torneo ma anche uno dei primi dopo l’infortunio, era difficile sotto tanti punti di vista e la sconfitta in finale mi ha solo che fatto capire su cosa lavorare sempre di più!

Prima ancora hai giocato un buon torneo a Cordenons:

È stato il primo torneo dopo uno stop lungo anche se venivo dalla serie A dove però non è la stessa cosa che giocare tornei. Mi mancavano molte partite anche perché quest’anno ho giocato veramente poco: mi ha insegnato tanto quel torneo e, come Hammamet, mi ha dato un grande stimolo per continuare a lavorare.

Quest’anno poi altre due finali: a Macon contro Mallaurie Noel ed a Pula contro Fernanda Brito. Potevi portare a casa uno dei due tornei?

Sì, assolutamente, soprattutto in Francia penso che me la sia proprio mangiata, un peccato.

Che bilancio fai del 2017?

Penso sia difficile fare un bilancio di quest’anno perché tra scuola, infortunio e altri problemi non si è potuto fare un anno per bene per cui spero di poterti rispondere a questa domanda l’anno prossimo.

Best ranking 520. Come leggi questo risultato?

Mah! Oddio, non penso che con le partite che ho giocato sarei potuta arrivare tanto più in alto di classifica, non sono soddisfatta ma neanche affranta da questo risultato perché ripeto, dopo un anno del genere, era difficile fare di più.

Tutti gli addetti ai lavori credono nelle tue potenzialità fisiche e tecniche. Che cos’è che non è andato per il verso giusto finora?

Ci sono state diverse cose che non sono andate come avrebbero dovuto ma ho imparato molto da tutto ciò che è successo e adesso sono una persona più forte e cadere in basso non mi spaventa più.

Da junior sei stata n. 65. Com’è cambiato il tuo modo di guardare il tennis nel passaggio al professionismo?

In realtà non è cambiato molto , mi aspettavo e sapevo che sarebbe stata dura però c’è anche da dire che secondo me ci sono alcuni 15.000 che sono di livello più basso rispetto a un grade 1 junior.

Molti hanno ironizzato sul tuo voler diventare n. 1 al mondo ma, a parer mio, chi fa sport non può non pensare di diventare il migliore nella sua disciplina. Manteni lo stesso obiettivo, vuoi diventare una number one o almeno una top ten?

Io penso che la mia forza siano proprio la determinazione e il carattere e sono convinta che se avrò la possibilità di inseguire il mio sogno riuscirò a togliermi grandi soddisfazioni; alla fine quando si ha tanto non ci si rende conto della fortuna che si ha …

Il tennis è uno sport ad alto contenuto di stress prima e durante la gara. Come prepari un match e come gestisci la tensione in campo?

Sono una persona a cui non c’è bisogno di ricordare di concentrarsi o di stare sul pezzo, anzi a volte ho proprio bisogno di svagarmi perché ci penso anche troppo … beh una mia passione personale è la musica soprattutto quando sono sola, e io viaggio spesso sola, è fondamentale per me.

Corinna Dentoni ha avuto in Norvegia un arbitraggio sfacciatamente contrario, qualche settimana fa. Ti è mai capitato e come reagisci?

Onestamente non mi è mai capitato.

In campo hai delle abitudini, delle superstizioni, dei gesti che ripeti costantemente?

Tutte abbiamo qualche scaramanzia o superstizione io devo dire che forse ne ho qualcuna, prima di servire mi soffermo sui palleggi, però non sono molto scaramantica rispetto ad altri.

Hai amiche nel circuito?

Amicizie vere nel tennis non le ho, vado d’accordo con tante persone ma l’amicizia vera per me ha un gran valore e penso sia difficile averla nel mondo del tennis anche se per alcune non è così.

Il tennis italiano fa fatica ad esprimere un ricambio dopo la stagione delle Schiavone, Vinci, Pennetta ecc. Secondo te perché?

Allora, su questo argomento penso che ci sarebbero molte cose da dire, secondo me si perdono troppe giovani per vari motivi che ora non sto ad elencare…

Ti ho visto giocare e sono rimasto impressionato dalla potenza dei tuoi colpi, in particolare il dritto. Hai una forza impressionante. Su che cosa stai lavorando?

Magari bastasse la forza…ahahah! Sarei già tra le prime 20 probabilmente … a parte gli scherzi, sto lavorando tanto su me stessa per superare i miei limiti, sulla mia personalità e ovviamente sul gioco.

La tua famiglia in che modo segue la tua carriera?

La mia famiglia mi è sempre stata vicina, ne abbiamo passate tante insieme e ne passeremo ancora, è dura ma per fortuna credono in me, io so quanto la vita è stata ingiusta da certi punti di vista e bisogna essere davvero persone forti per poter superare certe situazioni ed i miei ne sono un esempio.

Ad Olenegorsk, la tua città natale della Russia settentrionale, si estrae il ferro. Anche tu hai un’anima, un carattere di ferro?

Diciamo che ho una testa dura quello si…ahahah! Però il passato ti segna per cui sì, ho un carattere forte.

A ridosso della tua città c’è il circolo polare artico. Ci sei mai stata e raccontaci le tue emozioni:

Ci sono stata sì e mi manca tantissimo, ogni volta che racconto di quei posti penso agli sguardi della gente che dicono tutto; la vita è molto diversa là ed è difficile da raccontare quando non l’hai vissuta in prima persona. In realtà neanche io l’ho vissuta molto, però per quel poco che ci sono stata rimarrà per sempre casa mia.

Cosa fai nel tempo libero e quali sono le cose che ti fanno divertire?

A parte ascoltare musica, mi piace andare al cinema e stare con mio fratello, in generale stare con le persone a cui tengo di più.

Cosa ami e cosa odi del tennis?

Amo le emozioni che mi fa provare, quando si è felici per qualcosa che riguarda il tennis è una delle sensazioni più belle, mentre una delle cose più brutte per me è quando si è obbligati a stare fermi per qualsiasi motivo.

Film e serie TV preferiti?

No, la TV non la guardo molto, preferisco guardare dei film piuttosto che le serie TV.
Come film preferito ti dico “Wonder” con Julia Roberts: in Italia non è ancora uscito ma io l’ho già visto, mi piace molto!

I tuoi tre desideri più belli da realizzare nella vita:

Sicuramente voglio diventare qualcuno nel mondo del tennis e già questo sarebbe molto, vorrei tanto rendere la vita dei miei genitori più facile e avere una bella casa con una famiglia e tanti animali. L’ultimo sogno evita di scriverlo ahahahahah! In realtà volevo dire che mi piacerebbe tanto costruire dei campi da tennis dove sono nata e aiutare i bambini poveri.

Sicuramente mi scuserai Liudmila, se scrivo questo tuo bellissimo sogno, siamo certi che lo realizzerai. Non occorrono passaporti per la generosità!

Antonio De Filippo
www.livetennis.it/post/285273/liudmila-samsonova-non-gioco-piu-per-litalia-il-passaporto-non-arriva-la-19enne-tennista-nata-a-olenegorsk-racconta-a-livetennis-le-sue-vicende-per-la-nazionalita-italian...
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