| | | OFFLINE | Post: 3.523 Post: 3.523 | Registrato il: 08/06/2013 | Età: 39 | | |
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04/09/2018 17:37 | |
Il calo di Roger è prevedibile, così come lo sarà quello di Nadal già dalla prossima stagione. Come abbiamo già detto tutti, questo anno e mezzo/due, sono stati come l'ultimo canto, come rivivere una bella favola. Ora, com'era prevedibile, ci incamminiamo verso l'inevitabile fine.
Il livello clamoroso toccato da Roger la scorsa stagione era irripetibile, ma tutti lo abbiamo detto, il 2017 è stata l'eccezione, quello di oggi è più o meno il Roger che "dovrebbe" essere a 37 anni.
Io, ad essere sincero, non immaginavo nemmeno lontanamente che Nadal potesse trovarsi con questi numeri a questo punto della stagione, anzi, se ben ricordate dissi che lui non avrebbe mai ripetuto i risultati su terra (cosa che invece ha fatto, con mia grande sorpresa), e che Roger comunque non avrebbe ripetuto neanche la prima parte di stagione (fino a Wimbledon), ma era normale eh.
Io credo che abbia ragione Iceman, dobbiamo prendere quello che viene per buono e non sorprenderci o incazzarci per le sconfitte, anche se dolorose come quella di oggi di Roger o, per altri motivi ovviamente, quella di Rafa a Wimbledon, per quanto riguarda me.
Ci hanno regalato ancora una volta quella magia che abbiamo provato per anni, ora non possono più tenere certi ritmi né avere continuità di prestazioni (ripeto, per me il Rafa di quest'anno è un'autentica sorpresa).
Ed anche un'altra cosa è vera, ed è la stessa cosa che dicevo io quando Rafa perdeva a caso nel 2015, e cioè che gente come Roger e Rafa non possono ritirarsi "alla Hewitt" o "alla Ferrer", ma devono ritirarsi quando sono al top e capiscono che si stanno incamminando verso quella strada.
Io un Federer o un Nadal che perde al primo turno di un 500 non vorrò mai vederlo. |