Iceman.88, 21/10/2018 11.53:
Sulla Davis bisognerebbe fare un dicorso a parte. Sono d'accordo con te che la colpa è anche dei giocatori. La protesta di Federer che si lamenta di come il nuovo format cancellerà più di 100 anni di storia di una competizione a cui ha partecipato col contagocce spesso trascurando la sua nazionale, è un pò una forzatura. Come dire "Non uso qualcosa ma voglio che sia sempre a disposizione".
Forse il problema è a monte. La Davis non attecchisce più perchè secondo me negli anni si è passato dal considerarla una competizione per nazionali ad una competizione per vedere i top players giocare per le proprie nazionali.
L'obiettivo di chi si compra il biglietto per la Davis penso dovrebbe essere quello di andare a tifare per la propria squadra, ma ritengo che molti vadano a vederla "perchè gioca Nadal" o Djokovic o altri.
Chiaro che la presenza dei big può essere un motivo in più, ma se la loro assenza decreta un calo (nel lungo periodo eh, non nel singolo evento) di presenze sugli spalti, allora la colpa non è solo dei giocatori, ma anche di chi li ha trasformati in rock star planetarie che trascendono dal contesto.
Ora che Roger, Rafa e Nole hanno passato i 30, i vari capi sono tutti d'accordo nel ribadire che il tennis sopravviverà, che arriveranno altri campioni ecc.
Ma di fatto, in questi anni, loro hanno reso Federer, Nadal e Djokovic più grandi (o almeno più importanti) del tennis stesso.
Che un 500 o anche un 1000 punti alla loro presenza per vendere più biglietti va bene. Ma la Davis dovrebbe pubblicizzarsi perchè è la Davis, non perchè giocano (o non giocano) loro 3.
Tutto vero, ma credo sia normale.
Pensa al Brasile che va al mondiale con Vagner Love titolare, la Francia con Gignac, l'Argentina con Bergessio (ecc).
Probabilmente gli stadi sarebbero pieni lo stesso inizialmente, ma sapendo che Neymar, Mbappé e Messi sono alle Maldive a prendere il sole la competizione perderebbe di credibilità.
Considera la questione sul lungo periodo, tempo tre/quattro Mondiali inizierebbero i "sì, ma che valore ha senza i big..."
Tu dici che la polemica di Federer è una forzatura, per me su quest'argomento è il re dei paraculi, lui è il primo ad aver messo sempre se stesso davanti alla propria nazione, negli ultimi anni l'ha giocata solo quando l'ha vinta, solo perché era certo di farlo e voleva metterla nel palmares.
La questione principale è che la Davis non paga granché. Già Borg quarant'anni fa si rifiutava di giocare perché per i suoi agenti la federazione lo pagava poco.
E' vero, la Davis vecchio formato dura troppo, impone cambi di superficie repentini e rischiosi, comporta viaggi non previsti in capo al mondo, porta indubbiamente dei disagi. Ma è tutta una questione economica, siamo sempre lì. Perché poi il buco nella programmazione per la Laver Cup o le esibizioni in Arabia Saudita lo si trova sempre.