All'improvviso un altro genio: Angelo Binaghi

Sulla falsariga del topic di Rob, ne apro uno per parlare del nostro presidente federale preferito, Angelo Binaghi

L'ultima perla risale a qualche giorno fa, in occasione di una puntata del talk show "Tennis Club" in onda su SuperTennis, in cui il nostro ha dichiarato, tra le altre cose:

“Roma e il suo torneo in grandissimo progresso devono poter ‘competere’ con i quattro Slam per potersi eventualmente sostituire ad uno di essi. E’ assolutamente ingiusto che mentre ci si deve guardare le spalle dall’avvento di tornei organizzati magari dal Sultano del Brunei, i tornei di successo come il nostro non possano aspirare a scalzare …Davydenko".

Ora, non ho visto la puntata e non so cosa abbia detto nel complesso Binaghi, tanto è vero che questo stralcio è preso da un articolo di Scanagatta (che, anche se in maniera elegante, lo ha sputtanato per bene), ma...

Roma al posto di uno Slam

Già a fatica regge il confronto con gli altri 1000 (il nostro Centrale è il meno capiente di tutti, ad esempio), figuriamoci con dei mostri come lo US Open e l'Australian Open, che fanno 4 volte gli spettatori del Foro in una sola edizione.

Di ampliamenti non se ne parla, per motivi logistici. In teoria gli Internazionali dovrebbero proprio cambiare sede anche solo per "appararsi" a tornei come IW e Miami.

E cmq, se mai c'è stata una possibilità di scalzare uno Slam, è capitata negli anni 70-80 quando l'Australian Open si giocava a dicembre ed era ampiamente snobbato da tutti i big (tranne Vilas, ma lui giocava 1356 tornei l'anno...), in primis i soliti Borg, McEnroe e Connors.
E nonostante in quell'epoca Miami fosse davvero il "quinto Slam" (oltre che statisticamente superiore agli stessi AO), per parco giocatori, organizzazione ed affluenza di pubblico (tra l'altro all'epoca gli americani dominavano), la supremazia dei 4 Major non fu intaccata.

Come potrebbe pensare Roma di prendere il posto di uno di essi, anche solo di poter avanzare una richiesta simile a quella fatta da Binaghi?

Va bene un pò di propaganda, ma qui si scade nella più bassa demagogia, senza contare che Madrid ci ha soffiato sotto il naso la posizione di Master "centrale" sul rosso.



PS QUI c'è l'articolo completo di ubitennis (con link per ascoltare l'intervista a Binaghi) per chi fosse interessato.