Re:
Bobby realdeal, 13/10/2009 20.24:
Fanno riflettere le parole di Roddick...
in effetti la stagione è programmata un po' male. Appena ho un po' di tempo, scrivo come cambierei il calendario.
Riguardo alla dichiarazione di Del Potro: e grazie al ca...
Secondo me hanno anche fatto bene a far passare più tempo tra gli ultimi 2 Masters 1000 della stagione, ma non puoi chiudere l'anno a fine novembre, quando i primissimi tornei di quello successivo hanno luogo già il 31 dicembre, o il 1 gennaio.
Detto questo, il cambiamento che opererei nel calendario sarebbe sostanzioso.
Australian Open a febbraio, o a marzo, così che:
1) Si potrebbero disputare molti più tornei di preparazione, e volendo anche Indian Wells e Miami.
2) Farebbe meno caldo rispetto a gennaio.
3) Consentirebbe ai giocatori di arrivare al primo Slam della stagione più rodati e non praticamente da subito (per molti è il primo impegno dell'anno).
Se non erro tempo fa la proposta di spostamento venne inoltrata agli organizzatori australiani, che ovviamente rifiutarono.
Poi, allungherei la stagione sulla terra rossa, nel senso che comincerei prima i grandi tornei (Montecarlo), e soprattutto, porrei almeno due settimane di distanza tra un "1000" e l'altro, e due settimane tra il torneo di Madrid e il Roland Garros (come si fa già, d'altronde).
Poi, la stagione sull'erba comincerebbe una settimana prima, in modo che Wimbledon si concluderebbe, di conseguenza, una settimana prima.
Ma figuriamoci se a Church Road rinuncerebbero alla loro collocazione storica.
Cmq, io assegnerei un "1000" anche all'erba. Dopotutto, è la superficie che ha dominato il tennis per più di un secolo.
Anche se mi rendo conto che Wimbledon sopperisce pienamente a questa mancanza.
Per quanto riguarda invece l'estate nordamericana, porrei ovviamente almeno una settimana di pausa tra l'Open del Canada e Cincinnati, con i susseguenti US Open.
Dopodichè, ho già scritto in precedenza.
E se la finale di Davis potesse essere giocata senza aspettare di mettere l'Albero ed il Presepe...
Bye