nicolaferrari, 19/08/2013 09:45:
Io più che pensare a diventare n°1, penserei ai punti che deve difendere l'anno prossimo
Quello che dicevo anche io, ma funziona così per tutti.
O meglio, funziona così quando il tuo primato si basa su pochi risultati e sugli incroci matematici del computer.
Il secondo regno di Federer ha campato su RG e Wimbledon 2009, infatti è sceso al numero due e numero tre dopo aver perso nei QF in entrambi i tornei.
Il terzo stint al numero 1 poggiava le fondamenta (traballanti, ma nessuno se ne fregava, l'importante era arrivare a 300 settimane) sulle vittorie in tornei come Rotterdam, Dubai e Indian Wells, anche se poi è stato Wimbledon a ridargli il trono.
Ma casomai lo Slam londinese è stato la causa del suo crollo fuori dai primi 4, ed ora Cincinnati lo relega al 7o posto.
Nadal nel 2011 ha fatto la stessa fine, anche se a Djokovic è servito più tempo perchè appunto i successi di Rafa erano più uniformi nell'arco della stagione.
Il cambio avvenne dopo Wimbledon, ma Djokovic fu "costretto" a vincere tutto.
E la cosa, ovviamente, si è ritorta anche contro di lui l'anno scorso.
Adesso tocca a Rafa godere di questa situazione favorevole. Anche se in questi anni, causa infortuni, è stato sempre lui a trovarsi in frangenti "da zero a mille e viceversa", perchè spesso ha saltato interi Slam, perdendo vagonate di punti, e andando puntualmente a riscuotere l'anno successivo.
E non dimentichiamo che a Wimbledon è stato eliminato al primo turno, altrimenti poteva essere ancora più vicino a Nole (ma non credo avrebbe potuto vincere a Londra), ed il sorpasso sarebbe stato veramente questione di poche settimane.