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ATP Masters 1000: MONTECARLO

Ultimo Aggiornamento: 24/04/2017 22:06
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Re: Re:
god ikki, 18/04/2017 17.00:




Tutto ciò non ti fa onore [SM=j3204682]
Non mi starai mica diventando un federiota snob pure te? [SM=g3109184]

Fosse per me eliminerei il cemento e il tennis si giocherebbe SOLO su terra ed erba, i puristi dovrebbero fare questo ragionamento invece di "terra merda perché federer non vince" e "cemento figo perché veloce uuuh voleey uhhh mille aces uuuhh sabr uuuuuuh federer uuhhhh"

ovviamente non ti inserisco ancora in questa categoria [SM=g2856917]
Ancora.... [SM=g3109184]

I tornei su terra hanno lo stesso fascino di quelli su erba, sono la storia e l'essenza del tennis, simili emozioni sul cemento io non le provo, e non faccio questo ragionamento perché Nadal è il numero uno di sempre sulla terra, per me è lo stesso discorso dell'erba, dove invece lui non è certo uno dei favoriti.
Ovviamente per me WImbledon è IL torneo, anche se da fan di Nadal dovrebbe essere il RG, ma non è così.



il cemento secondo me appiattisce le distanze, sul rosso ti puoi difendere, sul verde puoi attaccare sul cemento che fai?


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Re: Re:
god ikki, 18/04/2017 17.00:




Tutto ciò non ti fa onore [SM=j3204682]
Non mi starai mica diventando un federiota snob pure te? [SM=g3109184]

Fosse per me eliminerei il cemento e il tennis si giocherebbe SOLO su terra ed erba, i puristi dovrebbero fare questo ragionamento invece di "terra merda perché federer non vince" e "cemento figo perché veloce uuuh voleey uhhh mille aces uuuhh sabr uuuuuuh federer uuhhhh"

ovviamente non ti inserisco ancora in questa categoria [SM=g2856917]
Ancora.... [SM=g3109184]

I tornei su terra hanno lo stesso fascino di quelli su erba, sono la storia e l'essenza del tennis, simili emozioni sul cemento io non le provo, e non faccio questo ragionamento perché Nadal è il numero uno di sempre sulla terra, per me è lo stesso discorso dell'erba, dove invece lui non è certo uno dei favoriti.
Ovviamente per me WImbledon è IL torneo, anche se da fan di Nadal dovrebbe essere il RG, ma non è così.



Ma per me la questione è "terra merda" e basta [SM=g10987]

Non reggo lo stile di gioco predominante su questa superficie sudicia.
L'erba rimane inarrivabile ovviamente, ma anche il sintetico ed il cemento per me sono meglio della terra rossa.

Qualcosa che probabilmente si rafforzerà addirittura dopo il ritiro di Federer (per il quale facevo anche lo sforzo di seguire pedissequamente i tornei).
Oggi cmq ho avuto il dubbio piacere di vedere la vittoria di Djokovic contro La Merda.

Nole parla ancora di un nuovo inizio e roba simile, ma siamo al punto di prima.
Troppi errori, si è fatto irretire dalle ragnatele di quell'altro lì, che non giocherebbe uno slice neanche con la pallina sottoterra.
Certo, Djokovic deve anche ringraziarlo Simon, visto che è stato avanti prima 3-2 e servizio e poi, soprattutto, 5-4 e servizio nel set decisivo, ma in entrambe le occasioni ha subito l'immediato controbreak.
Per poi cedere di schianto 7-5.

E' anche vero che tornava in campo dopo diverse settimane, e con uno dei peggiori avversari possibili, e che questa vittoria potrebbe dargli un pò di fiducia.
Adesso ha Khachanov o PCB, in entrambi i casi non dovrebbe avere problemi, ma deve giocare molto meglio di così per poter pensare di vincere.
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Re: Re: Re:
Grifone HHH 86, 18/04/2017 17.45:



il cemento secondo me appiattisce le distanze, sul rosso ti puoi difendere, sul verde puoi attaccare sul cemento che fai?





La situazione dovrebbe essere questa, in teoria.
La terra rossadovrebbe esaltare le qualità di regolaristi e difensori.
L'erba dovrebbe esaltare, invece, attaccanti e giocatori a tutto campo.

Il cemento dovrebbe essere la superficie "universale", in cui ogni tipologia di giocatore può sfruttarne le caratteristiche al meglio delle proprie attitudini.

Invece la situazione attuale è:
tutte le superfici esaltano il gioco da fondo campo, sia esso di potenza o di regolarità o di contrattacco.
Poco spazio per il gioco di volo e d'attacco*, leggermente agevolato su erba e su sintetico (in alcuni casi).

Questo mi fa incazzare del cambiamento delle superfici.
Non le hanno rese un pò più uniformi, hanno stravolto tutto.
Ma la differenza è che sul rosso SOSTANZIALMENTE il gioco è sempre quello: si è più veloce, più potente, ma lo sarebbe stato in ogni caso. Traiettorie più alte ed arrotate sono ancora gli schemi di gioco che rendono di più.
Sull'erba trova terreno fertile anche il Robredo della situazione (non me ne voglia Tommy, che ha molto talento), di cui si parlava prima, e se un Cuevas batte un Baghdatis ed un Muller sui prati (Nottingham 2016) non è più una sorpresa.

E non va bene.
Fanculo la terra rossa.


*Per me gioco d'attacco non vuol dire sfondare a forza di sportellate, tipo Del Potro o Verdasco. Vuol dire che se c'è una palla a metà a campo, all'attacco (anche potente, certo) fa seguito una discesa a rete, vuol dire propensione a stare vicino alla riga di fondo, propensione alla varietà ed alla verticalizzazione.
Discorso che, attenzione, non c'entra nulla col talento e col tocco. Gasquet è più dotato anche di Federer, ma non è un attaccante.
Muller non ha una manina benedetta, ma è un attaccante, sicuramente più di Gasquet.
[Modificato da Iceman.88 18/04/2017 18:06]
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Ed anche Nadal è costretto al terzo.
Contro Edmund.
Dopo aver vinto il primo per 6-0...
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19/04/2017 17:08

Io come al solito sto un po' in mezzo.
Nel senso che a me la terra piace, anche solo per il cambio cromatico.

Ice dice che non gradisce il gioco che si pratica sulla terra, opinione legittima, che però non mi trova d'accordo.
O meglio, io sono per la varietà, per un Federer ci deve essere un Berlocq, è giusto così.
Che palle se facessero tutti serve & volley.

Non sono invece d'accordo con Grifo quando scredita il cemento.
E' giusto che si giochi anche lì, si vedono tantissime belle partite e sì, magari come dice Grifo "esalta il medio", ma non è necessariamente un male. Semplicemente permette a più tennisti di emergere.


A me non piace solo il fatto che il cemento stia cannibalizzando i campi in terra. In nome della varietà di cui parlavo, per me non ha senso che tutti i tornei minori su terra stiano cambiando superficie.
Sette mesi di solo cemento sì, dan fastidio anche a me.

Però se si giocasse sei mesi su terra e sei su erba che noia.
[Modificato da Bobby realdeal 19/04/2017 17:09]
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Se la voce di Luca Boschetto non arrivasse un'ora prima della fine del punto sarebbe anche meglio.
Edmund e Nadal devono ancora caricare i colpi e già si sente "NOOOOOOOOOOO", "AAAAAHHHHH", "UUUUUUUHHHHHHH", "BRAVOOOOOO"
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Serena è gravida.
Il Grande Slam non si fa nemmeno nel 2017
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19/04/2017 20:19

A me la terra piace, quei 250 sudamericani di terraioli in diretta su SuperTennis io li adoro [SM=g2856897]

Però c'è anche da dire che le discese a rete ormai non pagano, visto che con i materiali moderni la pallina viaggia al triplo. Cosa che pure Clerici e Agassi hanno fatto notare, e da tempo.

Diciamo che è un insieme di fattori, per come la vedo io.
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Re:
Bobby realdeal, 19/04/2017 17.08:



Ice dice che non gradisce il gioco che si pratica sulla terra, opinione legittima, che però non mi trova d'accordo.
O meglio, io sono per la varietà, per un Federer ci deve essere un Berlocq, è giusto così.
Che palle se facessero tutti serve & volley.




E va benissimo.
Il problema è che ci sono sempre più giocatori alla Berlocq e sempre meno giocatori alla Federer.

Questo dipende dalle racchette, i materiali, la preparazione fisica ecc.
Ma anche e soprattutto dalle superfici. Se scopri che sull'erba si può vincere la partita (non fare un punto qua e la) anche stando da fondo a remare, ci saranno sempre più allenatori che imposteranno i ragazzi nel gioco di fondo, sia esso di potenza o di regolarità.
Guardate lo scempio che è diventato il tennis femminile. Per fortuna tra gli uomini c'è ancora un pò di varietà, ma l'andazzo è quello.

Guardate Murray come giocava nel 2007-08 e come gioca adesso, è un esempio lampante.
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19/04/2017 23:48

Sì sì, questo è vero.
E' il vecchio discorso sulla varietà che purtroppo sta scomparendo ad alto livello.

Come hai detto dipende da tante cose, le superfici forse non sono nemmeno il fattore principale ormai.
Federer qualche giorno fa ha detto che al Roland Garros i campi sono più veloci che a Wimbledon, fai tu.

Sull'erba oltre alla velocità, che è palesemente diminuita, conta anche la qualità del terreno.
Laver sull'erba dei suoi tempi diceva "una mucca farebbe fatica a non inciampare, e sta su quattro zampe". Oggi i campi son perfetti ovunque, ci credo che vanno in spaccata. Quarant'anni fa si rischiava il crociato a far quello che fanno oggi.


Il discorso è molto, molto complesso, troppo difficile da sviscerare.
Una parte riguarda ciò che dici giustamente tu: preparazione, materiali... ma poi ci sono mille altre variabili, legate anche all'incapacità dei tennisti e dei loro coach.
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19/04/2017 23:59

Intanto sia Djokovic che Nadal soffrono un sacco per vincere la loro prima partita della stagione su terra.

Nole sembra il solito, poco paziente, nervoso, scarico. Vero che Simon lo ha imbrigliato per bene, ma Nole ancora lontano dai suoi standard.
Alla fine Simon nel game decisivo ha fatto tre gratuiti di rovescio, ma Nole ha rischiato davvero.

Ha rischiato un po' meno Nadal, che però dopo aver distrutto Edmund nel primo set si è comunque trovato 3-3 al terzo, confermando quello che è successo sul cemento e che God Ikki va dicendo da un pezzo. Se tiri forte, Nadal è nei guai.
Edmund di dritto ha picchiato come un fabbro nel secondo set, e infatti lo ha vinto, mentre Nadal ha accorciato sempre di più.

Han vinto, ma nessuno dei due è uscito dal campo felice.
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20/04/2017 00:12

Re:
Bobby realdeal, 19/04/2017 23.48:

Sì sì, questo è vero.
E' il vecchio discorso sulla varietà che purtroppo sta scomparendo ad alto livello.

Come hai detto dipende da tante cose, le superfici forse non sono nemmeno il fattore principale ormai.
Federer qualche giorno fa ha detto che al Roland Garros i campi sono più veloci che a Wimbledon, fai tu.

Sull'erba oltre alla velocità, che è palesemente diminuita, conta anche la qualità del terreno.
Laver sull'erba dei suoi tempi diceva "una mucca farebbe fatica a non inciampare, e sta su quattro zampe". Oggi i campi son perfetti ovunque, ci credo che vanno in spaccata. Quarant'anni fa si rischiava il crociato a far quello che fanno oggi.


Il discorso è molto, molto complesso, troppo difficile da sviscerare.
Una parte riguarda ciò che dici giustamente tu: preparazione, materiali... ma poi ci sono mille altre variabili, legate anche all'incapacità dei tennisti e dei loro coach.



Io penso che oggi chi riesce a rompere gli schemi può battere anche i migliori.
Certo deve avere il talento per farlo, la mentalità, l'atteggiamento ecc.

Paradossalmente contro un top player ha più chance Kyrgios di Nishikori.
Federer quando introdusse la SABR mandò in pappa Djokovic. Perchè faceva qualcosa che prima non c'era.
Il chop di dritto fintando la palla corta li ha fatti fessi tutti quanti.

Come fai a sorprendere uno che gioca come un automa (è fortissimo, intelligente, sa fare tanti colpi, non molla mai ecc. avete afferrato il concetto)?
Gli proponi qualcosa di inaspettato, e non sa come comportarsi.

Ecco perchè per me la creatività sarà sempre meglio della regolarità, ricollegandomi al discorso che facevamo su Federer e Nadal nel topic di Miami.

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Re: Re:
Iceman.88, 20/04/2017 00.12:



Io penso che oggi chi riesce a rompere gli schemi può battere anche i migliori.
Certo deve avere il talento per farlo, la mentalità, l'atteggiamento ecc.

Paradossalmente contro un top player ha più chance Kyrgios di Nishikori.
Federer quando introdusse la SABR mandò in pappa Djokovic. Perchè faceva qualcosa che prima non c'era.
Il chop di dritto fintando la palla corta li ha fatti fessi tutti quanti.

Come fai a sorprendere uno che gioca come un automa (è fortissimo, intelligente, sa fare tanti colpi, non molla mai ecc. avete afferrato il concetto)?
Gli proponi qualcosa di inaspettato, e non sa come comportarsi.

Ecco perchè per me la creatività sarà sempre meglio della regolarità, ricollegandomi al discorso che facevamo su Federer e Nadal nel topic di Miami.





Inizio con una cosa sul gioco di rete che ieri sera mi è rimasta sulla tastiera.
Al netto dell'essere attaccanti o difensori, io penso che un tennista dovrebbe puntare a migliorarsi.
Ora, Federer è un attaccante, siamo tutti concordi. Se c'è uno scambio lungo che fa, si tira indietro? No, si mette a remare. Cerca di farlo poco, ma lo fa.

Questo dovrebbe valere anche all'opposto. Io divento pazzo quando vedo il 98% dei tennisti a rete.
Si presentano tutti a rete come fa un portiere che chiude lo specchio in un uno contro uno con l'attaccante avversario.
I giocatori vanno avanti solo ed esclusivamente per quello, se il tizio dall'altra parte tira un passante anche solo un minimo angolato, abbassano la testa e tornano a servire/rispondere.

Ovvio che per giocare le volèe di Federer ci vuole la mano di Federer, ma per giocare una volèe, in assoluto, ci vuole solo un po' di applicazione in allenamento.
Poi ti può uscire la volèe della vita o puoi prendere in faccia il giudice di sedia, ma sarà sempre meglio di abbassare la testa e girarsi, no?

Questo in aggiunta al discorso su materiali, superfici ecc.
Per me c'è pure un mucchio di stupidità e di poca propensione al miglioramento. Perché i tennisti non si possono dividere in difensori ed attaccanti, un terraiolo ributtino, pur se non di sua spontanea volontà a volte viene chiamato a rete, e non vedo perché dovrebbe fare la figura del pirla.



Detto ciò, sul discorso della creatività/regolarità siamo sempre lì.
Io credo che il problema non sia la creatività/regolarità, un regolarista forte batte un cre...ativo scarso on any given day.
Per me ci sono solo giocatori forti/in forma e giocatori non forti/non in forma, lo stile poi conta il giusto.

Che poi la Sabr ha mandato in vacca Djokovic fino ad un certo punto, le sfide importanti le ha comunque vinte tutti lui, a parte forse una finale a Cincinnati (?) e una vittoria al Round Robin del Masters, non replicata in finale. [SM=g2856939]

Ma comunque, come ti dicevo l'altra volta, non credo che il tuo discorso sia sbagliato.
Secondo te io preferisco vedere una partita di Federer o una di Murray? [SM=g2856897]
Dico solo che ci sono molti fattori che non permettono di ridurre la questione a "creativo batte regolarista" a livello di risultati.
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20/04/2017 12:22

Detto ciò, tra gli ottavi di oggi spiccano Nadal vs Zverevino, che non regalano mai partite banali, Wawrinka vs Cuevas, se tutti e due decidono di giocare, e forse Thiem vs Goffin.
Il resto del programma mi pare poco entusiasmante.
In questo momento giocano Murray, che ha vinto 6-2 il primo set con Ramos, e Cilic, che ha vinto il primo set 6-2 con Berdych.
[Modificato da Bobby realdeal 20/04/2017 12:22]
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Re: Re: Re:
Bobby realdeal, 20/04/2017 12.19:




Inizio con una cosa sul gioco di rete che ieri sera mi è rimasta sulla tastiera.
Al netto dell'essere attaccanti o difensori, io penso che un tennista dovrebbe puntare a migliorarsi.
Ora, Federer è un attaccante, siamo tutti concordi. Se c'è uno scambio lungo che fa, si tira indietro? No, si mette a remare. Cerca di farlo poco, ma lo fa.

Questo dovrebbe valere anche all'opposto. Io divento pazzo quando vedo il 98% dei tennisti a rete.
Si presentano tutti a rete come fa un portiere che chiude lo specchio in un uno contro uno con l'attaccante avversario.
I giocatori vanno avanti solo ed esclusivamente per quello, se il tizio dall'altra parte tira un passante anche solo un minimo angolato, abbassano la testa e tornano a servire/rispondere.

Ovvio che per giocare le volèe di Federer ci vuole la mano di Federer, ma per giocare una volèe, in assoluto, ci vuole solo un po' di applicazione in allenamento.
Poi ti può uscire la volèe della vita o puoi prendere in faccia il giudice di sedia, ma sarà sempre meglio di abbassare la testa e girarsi, no?

Questo in aggiunta al discorso su materiali, superfici ecc.
Per me c'è pure un mucchio di stupidità e di poca propensione al miglioramento. Perché i tennisti non si possono dividere in difensori ed attaccanti, un terraiolo ributtino, pur se non di sua spontanea volontà a volte viene chiamato a rete, e non vedo perché dovrebbe fare la figura del pirla.



Detto ciò, sul discorso della creatività/regolarità siamo sempre lì.
Io credo che il problema non sia la creatività/regolarità, un regolarista forte batte un cre...ativo scarso on any given day.
Per me ci sono solo giocatori forti/in forma e giocatori non forti/non in forma, lo stile poi conta il giusto.

Che poi la Sabr ha mandato in vacca Djokovic fino ad un certo punto, le sfide importanti le ha comunque vinte tutti lui, a parte forse una finale a Cincinnati (?) e una vittoria al Round Robin del Masters, non replicata in finale. [SM=g2856939]

Ma comunque, come ti dicevo l'altra volta, non credo che il tuo discorso sia sbagliato.
Secondo te io preferisco vedere una partita di Federer o una di Murray? [SM=g2856897]
Dico solo che ci sono molti fattori che non permettono di ridurre la questione a "creativo batte regolarista" a livello di risultati.



Esatto sono d'accordo, ma come ho detto prima...se ormai il gioco da fondo rende tanto anche sull'erba, sono gli allenatori i primi a non farlo praticare troppo ai giovani atleti.
Io ovviamente mi riferisco appunto al tennis adolescenziale, perchè poi da pro è difficile andare a modificare atteggiamenti radicati negli anni e nel circuito.

Il che cmq è ben diverso dal saper sfruttare le caratteristiche del proprio assistito.
Per dire: non è che Norman è arrivato ed ha fatto giocare meglio il rovescio a Wawrinka, no. Tutte le cose che Stan ha fatto negli ultimi 3 anni le sapeva fare anche prima, ma evidentemente Norman è stato colui che ha saputo sbloccarlo e fargliele fare per più tempo e nei match importanti (ciò non toglie che poi Stan è un giocatore parecchio umorale e può uscire al primo turno di qualsiasi torneo, ma intanto...).
Lo stesso Edberg non è che è venuto ed ha rivelato il Santo Graal della volè a Federer. Se lo ha fatto giocare più offensivo a partire dalla risposta, è perchè ha considerato che quello fosse lo stile migliore per lui e, soprattutto, che lui avesse le caratteristiche per metterlo in pratica.

Fai giocare Nadal nello stesso modo (o anche Berdych, o Ferrer, o Nishikori) e prendono solo schiaffi.

Poi è vero, non devi avere per forza la mano di Federer per venire un pò più a rete.
Non si tratta nemmeno di essere più creativi, ma di essere pratici, e se una volè tutto sommato comoda può farti risparmiare altr 5-6 colpi a rimbalzo, perchè non farla o non provare a farla?

Il discorso sullo stato di forma è sottinteso, è chiaro che se uno non è nelle migliori condizioni fisiche e/o mentali, conta poco lo stile di gioco, e spesso anche la superficie.
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PS Si ovvio, poi Djokovic le partite contro Federer le vinceva lo stesso, era per ribadire il concetto che l'unico modo per battere (secondo me) uno così forte e così regolare è mettere in campo qualcosa di diverso, che sia fuori dagli schemi e lo destabilizzi.

La SABR era giusto un esempio, certamente Federer non poteva giocare tutti i punti in quel modo [SM=g2856897]
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Tutti sti discorsi vanno a farsi fottere dinnanzi all'ennesima figura di merda del numero uno più fake di sempre.
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Ciao Andy.
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