god ikki, 01/09/2017 15.45:
Io subito dopo Wimbledon, nonostante la sconfitta con Muller, consideravo Rafa il favorito numero uno a New York. Ma quello che sto vedendo, e mi riferisco anche ai due 1.000, è un Rafa che perderà contro il primo semi bombardiere contro cui giocherà. Lo dico da due anni abbondanti: se Rafa incontra uno che tira forte e che lo attacca , Rafa perde. Ad oggi, ad esempio, Giuse è convinto che il Fedal non si faccia per Federer, io invece ho più paura per Rafa che non per Roger. Ormai penso che mi conosciate, quando dico le cose non è per pianto o scaramanzia, altrimenti non mi sarei esposto dicendo che lo vedevo come favorito. E comunque non voglio essere ripetitivo, ma la stronzata di Murray mi ha completamente svuotato dell'entusiamo per questo slam. Nella parte bassa sarei contento solo per Shapovalov in finale, e ho detto tutto.
Non so giuse, qui la condizione di Nadal conta fino ad un certo punto.
Leo Mayer al terzo turno invece di Gasquet (e vabbè...), Troicki-Dolgopolov agli ottavi invece di Berdych (o Fognini
), ci sarebbe Monfils nei quarti, ma è già fuori Dimitrov, e poi FORSE Federer in semifinale...
A me pare un tabellone abbastanza agevole per essere uno Slam, ci fosse stato Murray invece di Rafa ad usufruirne, avremmo tutti (non solo tu) gridato al culo sfacciato dello scozzese.
Che pure il suo tabelloncino facile se lo era beccato.
Discorso analogo si può fare anche per Federer, che non ha più Kyrgios sulla sua strada, ma uno tra Kohlschreiber e Millman, che insieme gli hanno tolto 4 set in 13 partite.
Secondo me in questo US Open sta avvenendo quello per cui la NextGen precedente avrebbe pagato oro.
I top players stanno VERAMENTE perdendo colpi (non come quando Federer, Nadal e Djokovic si alternavano in vetta e mentre uno era in calo c'erano cmq gli altri due a dettar legge, con l'aiuto intermittente di Murray), ed i giocatori "mezzo e mezzo" che all'epoca dell' "ascesa" dei vari Ranoic, Nishikori e Dimitrov erano più giovani e prestanti, erano cmq più difficili da battere.
Ora invece Djokovic e Wawrinka (e Kei) sono out per mesi, Raonic entra ed esce dall'infermeria, Federer ha vinto due Slam ma come abbiamo visto i suoi acciacchi possono ripresentarsi in qualunque momento, Nadal è cmq logorato da una prima parte di stagione molto dura, Murray pure è KO...
E Tsonga è diventato padre, Berdych è in fase calante, Ferrer è in fase ritirante ecc.
In questo scenario "di conquista", Alexander Zverev assurge a futura stella del firmamento, ma dietro di lui anche Rublev, Coric, Khachanov, Medvedev, Shapovalov, Tiafoe, acquistano fiducia grazie anche alle defezioni ed al "lungo addio" dei big attuali.
Tutti eventi che indubbiamente hanno aiutato a dare ancora più fiducia a dei giovani rampanti che cmq avevano già carattere da vendere, oltre a quella classica dose di "arroganza" figlia dell'età.
Un conto è se a 20 anni ti affacci nel tennis che conta con 3 o 4 montagne da scalare ma apparentemente insormontabili (i Big 4), più altri vari rilievi più o meno impervi...un altro è se davanti trovi un paio di monti aspri ma non estremi, e tante pianure intorno.
[Modificato da Iceman.88 01/09/2017 17:54]