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AUSTRALIAN OPEN 2018

Ultimo Aggiornamento: 30/01/2018 21:52
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29/01/2018 17:15

Sì ma perdonami, il discorso di Rafa è paraculo dall'inizio, perchè sa che
a) ora come non gli daranno mai retta e
b) non ci crede nessuno che se sostituissero metà tornei in cemento con l'erba lui sarebbe contento, perchè sul cemento continua ad esser competitivo, sull'erba non lo è più da anni.
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Re:
failo.legendkiller, 29/01/2018 15.41:

Il mio fine, o meglio utopia, sarebbe di azzerare lo spot del cemento.
Il duro rimarrebbe carpet indoor e basta.
Per il resto superfici naturali a profusione: terra rossa, verde o blu (e qui mi sa che a Rafa prenderebbe una sincope [SM=g2856903] ) e erba.
Ma tanto è un discorso puramente ipotetico, quasi tutte queste superfici sono più difficili da mantenere e comportano costi più elevati, pertanto il cemento prolifererà sempre di più e tanti saluti a qualsiasi discorso sulla salute dei giocatori etc etc.



Si ma adesso non facciamo passare il concetto che è colpa del cemento (che poi cemento non sempre è) se i giocatori si infortunano di più.

No, ci sono anche altri fattori. Per esempio il fatto di giocare sul cemento con uno stile simile a quello terraiolo, scivolate comprese.
Non le fanno solo Djokovic e Nadal, ma anzi, ormai praticamente tutti. Si corre a destra ed a sinistra in maniera forsennata, e vediamo molti più recuperi (anche "inutili", cioè il semplice ributtare la palla di là a punto già praticamente perso) rispetto al passato. Questo dipende anche e soprattutto dal rallentamento delle superfici, e se la soluzione è rendere il circuito complessivamente ancora più lento (aumentando i tornei sul rosso o cmq diminuendo drasticamente quelli sul veloce), non si farebbe altro che risolvere a metà un problema.

Quello che un giocatore chiede al proprio fisico in un match sul veloce non si quantifica a livello muscolare, quanto piuttosto a livello articolare (tendini e legamenti), secondo me. Sul cemento gli stop & go, i cambi di direzione e le scivolate sono molto frequenti e sollecitano parecchio le articolazioni.
Ma un match sulla terra, invece, chiede tanto dal punto di vista atletico.

Non vedo come un giocatore possa essere più fresco giocando 10 tornei sulla terra piuttosto che 10 sul cemento (aldilà delle condizioni atmosferiche, del luogo ecc.).

Per questo, ripeto, non è tanto cambiare le superfici, quanto piuttosto cambiare il numero di tornei obbligatori.
Io butterei nel conteggio dei punti TUTTI i tornei che uno va a giocare, senza "zeri" di sorta.
Che poi piazzare gli Slam ed i 1000 come tornei obbligatori secondo me lascia il tempo che trova: quale tennista che non sia uno dei Fab 4 o Del Potro, salterebbe questi 12-13 eventi volontariamente, e per ragioni solo di preservazione fisica?

Io conterei tutti i tornei che uno si va a giocare, tanto la classifica cambierebbe poco, fidatevi. Perchè ad un Djokovic o un Nadal basterebbero meno tornei per essere in top 3, un Cilic o un Dimitrov ne dovrebbero giocare qualcuno in più per essere top 5, un Agut ed un Pouille hanno bisogno cmq di farsi 25-30 tornei l'anno per mantenere la propria classifica. Al massimo guadagnerebbero 2-3 posizioni.

Ma almeno sceglierebbero liberamente che programmazione adottare.
Senza contare che al grande pubblico interessa vedere i più forti, quindi fondamentalmente di Agut e Pouille gliene frega zero se ci sono o meno.
Ed i più forti, ad un certo punto, cominciano a guardare solo ai grandi appuntamenti e non alla classifica.
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Re:
god ikki, 29/01/2018 16.09:

Nadal non ha mai detto di volere più terra, ha detto due cose:
1- c'è troppo cemento, superficie peggiore per le articolazioni.
2- Secondo lui è ingiusto che le finals vengano giocate sempre indoor, ma non ha detto che andrebbero fatte su terra, secondo lui andrebbero alternate le superfici.

Se a Nadal chiedi di diminuire il cemento ed aumentare l'erba, non direbbe di no. Se a Nadal chiedi di fare un anno Erba, un anno indoor, un anno outdoor ed un anno terra per le Finals, stessa cosa.

Poi è ovvio che per lui sarebbe il top solo terra, secondo voi Roger si opporrebbe ad erbizzare il 90% del circuito? Io dico di no. In ogni caso, per le finals quello che chiede lui è impossibile, visto il periodo dell'anno in cui si giocano.



Perdonami Ikki, ma il punto 1 rappresenta le parole di chi fa un pò il paraculo, perchè le "macrosuperfici" (cioè senza contare i vari plexicushion, rebound ace, terra rossa, verde, blu ecc) sono 3.
Ne smorzi una, devi aumentare le altre due.

Qui sta la paraculata, perchè non è che Nadal ha detto "voglio più tornei su terra", ma solo che "i tornei sul cemento sono troppi", non specificando con cosa lo sostituirebbe.

Non lo so, tu che dici, lui metterebbe più terra rossa o più erba nel circuito?
Pensaci un attimo se vuoi eh, non voglio che rispondi istintivamente ad una domanda così complessa.


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29/01/2018 19:19

Io la mia l'ho detta l'altro giorno, per me il calendario va abbastanza bene così, rimetterei la terra ad Acapulco e da altre parti in Sudamerica se l'han tolta, toglierei una settimana di tornei inutili da ridistribuire durante l'anno per ricavare lo spazio per un 1000 su erba e stop.


Però vorrei rispondere ad una cosa detta da Ice.

Non vedo come un giocatore possa essere più fresco giocando 10 tornei sulla terra piuttosto che 10 sul cemento (aldilà delle condizioni atmosferiche, del luogo ecc.).

Il problema qui non è di freschezza o non freschezza, come dicevi tu stesso il problema è per le articolazioni e per i tendini.
E' ovvio che la terra sia più sfiancante, ma qui si parla di danni al fisico, e la stanchezza non è un danno.
La terra fa pochi danni, il cemento fa molti danni.


Ma non è per questo che ci si infortuna, qui si parla di lungo termine.
Non è che Nishikori si rompe pure scendendo dal letto perchè ha giocato sul cemento, o Roger ha problemi alla schiena perché gioca più sul cemento che sulla terra.

Ma ad ottant'anni probabilmente Donald Young farà un po' di fatica in più di Berlocq a muoversi.



Poi sul resto sono d'accordo, l'ho scritto anche l'altra volta, il livello di intensità è altissimo, è quello il motivo principale per cui ci si rompe, non sono le superifici.


[Modificato da Bobby realdeal 29/01/2018 19:20]
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Re: Re:
Iceman.88, 29/01/2018 17.56:



Perdonami Ikki, ma il punto 1 rappresenta le parole di chi fa un pò il paraculo, perchè le "macrosuperfici" (cioè senza contare i vari plexicushion, rebound ace, terra rossa, verde, blu ecc) sono 3.
Ne smorzi una, devi aumentare le altre due.

Qui sta la paraculata, perchè non è che Nadal ha detto "voglio più tornei su terra", ma solo che "i tornei sul cemento sono troppi", non specificando con cosa lo sostituirebbe.

Non lo so, tu che dici, lui metterebbe più terra rossa o più erba nel circuito?
Pensaci un attimo se vuoi eh, non voglio che rispondi istintivamente ad una domanda così complessa.





Chiaro che lui preferirebbe la terra, così come Roger preferirebbe l'erba, mica sono deficiente. [SM=g2856919]

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29/01/2018 19:39

Re:
.tommy82., 29/01/2018 17.15:

Sì ma perdonami, il discorso di Rafa è paraculo dall'inizio, perchè sa che
a) ora come non gli daranno mai retta e
b) non ci crede nessuno che se sostituissero metà tornei in cemento con l'erba lui sarebbe contento, perchè sul cemento continua ad esser competitivo, sull'erba non lo è più da anni.




E' chiaro che non gli danno retta, ma se uno non è d'accordo con una cosa fa bene a dirlo, specie quando è uno come lui o come gli altri top assoluti che hanno comunque voce in capitolo.
In termini sportivi senza dubbio, lui faceva un discorso fisico, comunque. Però non crediamogli eh, ci può stare, oh uno può credergli come anche no e pensare che sia solo un pianto perché vuole 4 slam e 18 mille su terra [SM=g2856903]

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29/01/2018 22:16

La soluzione se volete ce l'ho senza eliminare il cemento. Velocizzarlo, così ci sono meno scambi, più aces [SM=g2856897] , partite più corte e tutti o quasi contenti [SM=g3109184]

Dai ragazzi mi sembrano polemiche sterili. Le finals si giocano indoor e ci sta. Se no potremmo dire "eh ma non ci sono slam indoor" e via dicendo.
Il cemento è indispensabile a mio avviso, per costi e gestione, per arrivare in ogni angolo del mondo e giocare in tutte le stagioni. Puoi limare qualcosa, ma non più di tanto. Per me è logico che abbia lo spazio maggiore così come è altrettanto logico che l'erba sia meno utilizzata.
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29/01/2018 23:28

Re:
Bobby realdeal, 29/01/2018 19.19:

Io la mia l'ho detta l'altro giorno, per me il calendario va abbastanza bene così, rimetterei la terra ad Acapulco e da altre parti in Sudamerica se l'han tolta, toglierei una settimana di tornei inutili da ridistribuire durante l'anno per ricavare lo spazio per un 1000 su erba e stop.


Però vorrei rispondere ad una cosa detta da Ice.

Non vedo come un giocatore possa essere più fresco giocando 10 tornei sulla terra piuttosto che 10 sul cemento (aldilà delle condizioni atmosferiche, del luogo ecc.).

Il problema qui non è di freschezza o non freschezza, come dicevi tu stesso il problema è per le articolazioni e per i tendini.
E' ovvio che la terra sia più sfiancante, ma qui si parla di danni al fisico, e la stanchezza non è un danno.
La terra fa pochi danni, il cemento fa molti danni.


Ma non è per questo che ci si infortuna, qui si parla di lungo termine.
Non è che Nishikori si rompe pure scendendo dal letto perchè ha giocato sul cemento, o Roger ha problemi alla schiena perché gioca più sul cemento che sulla terra.

Ma ad ottant'anni probabilmente Donald Young farà un po' di fatica in più di Berlocq a muoversi.



Poi sul resto sono d'accordo, l'ho scritto anche l'altra volta, il livello di intensità è altissimo, è quello il motivo principale per cui ci si rompe, non sono le superifici.





Eh ma allora parliamo di questi infortuni.

I problemi di Nadal alle ginocchia sono cronici. Il cemento di sicuro non gli fa bene, ma lui nel corso degli ultimi 13 anni (cioè di tutta la sua carriera ad altissimi livelli) non si è dimostrato un abile programmatore fuori dal campo tanto quanto è un formidabile "tattico" in campo.
E così come non lo ha aiutato la superficie veloce, non lo ha aiutato nemmeno andarsi a giocare tornei quantomeno evitabili anche nei suoi anni migliori.

Ricordiamo poi come abbia dovuto rinunciare 2 volte a Wimbledon, nel 2009 (quando era ancora competitivo, infatti poi fece altre due finali, una vinta) e 2016, e di come in svariate altre occasioni sia arrivato in condizioni precarie ai Championships.
Dopo l'estenuante stagione rossa, che lo vede quasi sempre in fondo ai grandi tornei.

Novak Djokovic: infiammazione al gomito.
A meno che non si fosse messo a giocare correndo sulle mani, fatico ad associare questo infortunio alle superfici.

Kei Nishikori: polso.
In questo caso varrebbe lo stesso discorso fatto per Djokovic, ma lui e Raonic si fanno male talmente tante di quelle volte che non possono rappresentare un dato statistico valido in questa "analisi".
Indi per cui mi limito solo a citare il canadese.

Stan Wawrinka: ginocchio.
Qui sarebbe utile sapere cosa ha avuto precisamente. Va però sottolineato come Stanimal non ha mai sofferto di infortuni gravi o cronici nel corso della sua carriera.
E non è uno che di solito gioca 80 partite l'anno (anche per suoi demeriti). Dall'anno della sua esplosione (2013), al massimo 74, che sono cmq meno delle 78 del Nadal 31enne del 2017.

Andy Murray: anca.
Come Nadal, anche Murray si porta dietro questi problemi da quando era ragazzo.
Se c'era un problema, è nato nel 2016, anno in cui Andy ha effettivamente compiuto uno sforzo enorme per issarsi al numero 1, giocando un'infinità di match (87), alcuni evitabilissimi.
Senza contare che purtroppo ha optato per una terapia sbagliata, col senno di poi, e sarà costretto a prolungare la sua assenza.





[Modificato da Iceman.88 29/01/2018 23:29]
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29/01/2018 23:34

Poi ci sono le eccezioni ovviamente.
Federer nell'anno di grazia 2006 giocò 97 partite, vincendone 92. Aveva anche 25 anni.

Djokovic nel 2015 chiuse con lo score di 82-6, vincendo in scioltezza le Finals.

Lo stesso Nadal nel 2013 registrò un 75-7 arrivando in finale al Master ed in semifinale a Bercy e Shanghai, dopo le vittorie di Montreal, Cincinnati ed US Open (e la finale a Pechino).

Di Murray si è già detto.



[Modificato da Iceman.88 29/01/2018 23:34]
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30/01/2018 10:02

Re: Re:
Iceman.88, 29/01/2018 17.53:



Si ma adesso non facciamo passare il concetto che è colpa del cemento (che poi cemento non sempre è) se i giocatori si infortunano di più.

No, ci sono anche altri fattori. Per esempio il fatto di giocare sul cemento con uno stile simile a quello terraiolo, scivolate comprese.
Non le fanno solo Djokovic e Nadal, ma anzi, ormai praticamente tutti. Si corre a destra ed a sinistra in maniera forsennata, e vediamo molti più recuperi (anche "inutili", cioè il semplice ributtare la palla di là a punto già praticamente perso) rispetto al passato. Questo dipende anche e soprattutto dal rallentamento delle superfici, e se la soluzione è rendere il circuito complessivamente ancora più lento (aumentando i tornei sul rosso o cmq diminuendo drasticamente quelli sul veloce), non si farebbe altro che risolvere a metà un problema.

Quello che un giocatore chiede al proprio fisico in un match sul veloce non si quantifica a livello muscolare, quanto piuttosto a livello articolare (tendini e legamenti), secondo me. Sul cemento gli stop & go, i cambi di direzione e le scivolate sono molto frequenti e sollecitano parecchio le articolazioni.
Ma un match sulla terra, invece, chiede tanto dal punto di vista atletico.

Non vedo come un giocatore possa essere più fresco giocando 10 tornei sulla terra piuttosto che 10 sul cemento (aldilà delle condizioni atmosferiche, del luogo ecc.).

Per questo, ripeto, non è tanto cambiare le superfici, quanto piuttosto cambiare il numero di tornei obbligatori.
Io butterei nel conteggio dei punti TUTTI i tornei che uno va a giocare, senza "zeri" di sorta.
Che poi piazzare gli Slam ed i 1000 come tornei obbligatori secondo me lascia il tempo che trova: quale tennista che non sia uno dei Fab 4 o Del Potro, salterebbe questi 12-13 eventi volontariamente, e per ragioni solo di preservazione fisica?

Io conterei tutti i tornei che uno si va a giocare, tanto la classifica cambierebbe poco, fidatevi. Perchè ad un Djokovic o un Nadal basterebbero meno tornei per essere in top 3, un Cilic o un Dimitrov ne dovrebbero giocare qualcuno in più per essere top 5, un Agut ed un Pouille hanno bisogno cmq di farsi 25-30 tornei l'anno per mantenere la propria classifica. Al massimo guadagnerebbero 2-3 posizioni.

Ma almeno sceglierebbero liberamente che programmazione adottare.
Senza contare che al grande pubblico interessa vedere i più forti, quindi fondamentalmente di Agut e Pouille gliene frega zero se ci sono o meno.
Ed i più forti, ad un certo punto, cominciano a guardare solo ai grandi appuntamenti e non alla classifica.



Sì tutto giusto, come sempre le motivazioni sono molteplici.
Gli infortuni sono causati da un mix di ragioni, non solo dalla superficie.

Ad ogni modo le superfici dure, parliamo di cemento generalizzando molto, tendono a sollecitare di più le articolazioni e su questo non ci sono dubbi.

Fosse per me l'ignobile cemento, definizione magnifica del Dr.Grifo, farebbe una brutta fine. Ma questo è un mero gusto personale che poco c'entra col discorso degli infortuni sollevato da Nadal.
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30/01/2018 15:28

Re: Re: Re:
failo.legendkiller, 30/01/2018 10.02:



Sì tutto giusto, come sempre le motivazioni sono molteplici.
Gli infortuni sono causati da un mix di ragioni, non solo dalla superficie.

Ad ogni modo le superfici dure, parliamo di cemento generalizzando molto, tendono a sollecitare di più le articolazioni e su questo non ci sono dubbi.

Fosse per me l'ignobile cemento, definizione magnifica del Dr.Grifo, farebbe una brutta fine. Ma questo è un mero gusto personale che poco c'entra col discorso degli infortuni sollevato da Nadal.




Devo dire che mi sono sempre sentito un alieno sulla questione cemento, quando ne parlavo mi si diceva che ero di parte per via del tifo, sono felice che anche tifosi di Roger la pensino come me. [SM=g2856903]

Magari siete in incognito [SM=g2856903]
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Re: Re: Re: Re:
god ikki, 30/01/2018 15.28:




Devo dire che mi sono sempre sentito un alieno sulla questione cemento, quando ne parlavo mi si diceva che ero di parte per via del tifo, sono felice che anche tifosi di Roger la pensino come me. [SM=g2856903]

Magari siete in incognito [SM=g2856903]



Caro Ikki ormai dovresti saperlo che io sono un tifoso di Federer ma anche del Fedal.
Non ho mai avuto avversione per Rafa e non sono minimamente interessato a beghe campanilistiche che contrappongano questi due fenomeni.
Il mio astio sportivo lo riservo solo per il serbo più finto che c'è e per i bombardieri tutto servizio.
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Re: Re: Re: Re: Re:
failo.legendkiller, 30/01/2018 15.41:



Caro Ikki ormai dovresti saperlo che io sono un tifoso di Federer ma anche del Fedal.
Non ho mai avuto avversione per Rafa e non sono minimamente interessato a beghe campanilistiche che contrappongano questi due fenomeni.
Il mio astio sportivo lo riservo solo per il serbo più finto che c'è e per i bombardieri tutto servizio.




Ma allora siamo uguali [SM=g2856909]
A parte Nole che mi sta sui maroni per tante cose, però a volte mi è pure simpatico. [SM=g2856897]
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Grifo ho dei problemi con la password, provvedi a metterla tra le faccine.

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