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Non è mai finita... Accanto a un grande Re, c'è sempre una gran bella regina Grazie di tutto Mariolina
 
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The Ultimate Challenge! (Pt. 1)

Ultimo Aggiornamento: 26/04/2018 17:23
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10/04/2018 09:27

Nell'immaginario collettivo, il Black Friday è quel giorno in cui la gente si riversa nei negozi, nel tentativo di accalappiare qualche sconto. È l'inizio dello shopping natalizio. Ma non fate questo nome agli organizzatori dei tornei Challenger: per loro, il concetto di Black Friday è molto diverso e spesso si trasforma in un dramma. Il venerdì prima dell'inizio di un torneo, infatti, è il giorno delle cancellazioni dell'ultim'ora, degli iscritti che rinunciano in extremis, lasciando i tornei in braghe di tela. Magari gli organizzatori avevano annunciato la presenza di certi giocatori, creato interesse, organizzato conferenze stampa... salvo poi trovarsi con un prodotto completamente diverso e meno appetibile. Gli ultimi due casi sono emblematici. A 21 giorni dal torneo (data di pubblicazione dell'entry list), gli Internazionali Città di Brescia avevano ben nove top-100 in tabellone e uno straordinario cut-off al numero 173 ATP. Significa che tutti i giocatori al di sotto di tale soglia avrebbero dovuto giocare le qualificazioni. Nel weekend precedente al torneo, l'ufficio del supervisor ATP è stato tempestato di e-mail e messaggi che annunciavano una cancellazione dopo l'altra. Sedici, alla fine. E il cut-off è piombato al numero 418 ATP. È andata ancora peggio ad Andria, dove l'ultimo ammesso nel main draw è stato Alessandro Petrone, n.465. Chi più, chi meno, tutti gli ATP Challenger italiani sono stati coinvolti dal fenomeno. E allora è giunto il momento di riflettere su una situazione ormai inaccettabile, in cui i giocatori fanno più o meno quello che vogliono, senza il rischio di vere sanzioni. “Abbiamo avuto 16 cancellazioni su 22 ammessi al main draw – dice Marco Monesi, direttore commerciale di Pro Kennex Italia, società organizzatrice del torneo di Brescia – il torneo è stato completamente stravolto rispetto all'entry list originaria. Credo che l'ATP debba lavorare sul problema, magari affiancando le federazioni. In questo periodo ci sono le gare a squadre, molto attraenti per i tennisti perché garantiscono guadagni sicuri. Che fare per tutelare i tornei? Bisognerebbe pensare a obblighi, penali e tempistiche diverse. Per esempio, si potrebbe consentire le iscrizioni fino a una settimana prima del torneo, ma impedendo di potersi cancellare all'ultimo. I forfait dell'ultim'ora rendono complicata la promozione dell'evento, perché i Challenger vivono dei giocatori: se non sei sicuro del campo di partecipazione è dura trovare il modo giusto per promuovere l'evento”. Ha un pensiero simile Carlo Alagna, direttore operativo dell'ASPRIA Tennis Cup – Trofeo BCS, evento estivo nell'incantevole cornice dell'Harbour Club di Milano. Alagna organizza eventi, non solo tennistici, da molti anni. “Quando ho sentito gli amici del torneo di Brescia, avevo augurato loro di avere almeno il 50% degli iscritti, ma purtroppo è andata ancora peggio. È una cosa inaccettabile, quasi da fare causa. Secondo me l'unica soluzione è non comunicare i nomi degli iscritti fino all'immediata vigilia del torneo, in modo che gli organizzatori non si espongano con media e sponsor. Saremmo comunque penalizzati, ma in misura minore. Purtroppo la via delle multe non è una strada percorribile, perché i giocatori troveranno sempre un medico pronto a firmare un certificato. Forse si potrebbero consentire ai giocatori tre forfait all'anno tra 21 e 6 giorni prima del torneo, e uno soltanto negli ultimi cinque giorni”. Anni fa, prima dell'esplosione di internet, Alagna faceva qualcosa del genere quando organizzava la Tennis Napoli Cup, il fortunato Challenger di Villa Comunale che oggi non esiste più. “Quando arrivava l'entry list non la condividevo con nessuno, mostrandola soltanto 5 giorni prima del torneo, in conferenza stampa. Con questa formula, i miei tornei hanno sempre avuto successo. Oggi le entry list sono pubbliche con grande anticipo: può intervenire soltanto l'ATP”.
www.tennisitaliano.it/the-ultimate-challenge-parte-1-44172
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26/04/2018 17:23

THE ULTIMATE CHALLENGE! (PT. 2)
Organizzare un torneo ATP Challenger è una grande sfida, tra richieste sempre più pressanti e regole che talvolta impediscono di migliorare il contenuto dell'evento, cioè di creare un cast di giocatori adeguato. Abbiamo parlato con alcuni degli organizzatori più esperti e cercato di capire presente, e soprattutto futuro, di questi tornei, che restano fondamentali per il movimento (PARTE 2)
www.tennisitaliano.it/the-ultimate-challenge-parte-2-44173
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