failo.legendkiller, 25/11/2019 17.36:
Esperimento rivedibile, alcune cose positive altre decisamente meno.
Sicuramente sarebbe meglio avere meno squadre alla fase finale.
Ad ogni modo non è la COPPA DAVIS. La DAVIS è morta.
Concordo sulla prima parte, alcune cose in realtà mi sono piaciute di queste Finals: il fatto di essere "tutti insieme appassionatamente", tipo Mondiali o Europei di calcio, i tanti match tiratissimi (e per questo molto lunghi), segno che cmq chi ha partecipato non l'ha snobbata affatto, nè considerata una specie di Coppa di Serie B.
D'altronde il formato si presta, più del precedente, ad assistere a molti doppi decisivi e quindi a molti 2-1.
Riguardo al numero di squadre, TWI qualche giorno fa ha postato un articolo in cui parlava di una riforma ideata ma mai presentata al consiglio da parte di Haggerty nel 2017. Tale riforma prevedeva una sorta di Final 4 nella settimana dopo le Finals, in cui si sarebbero disputate semifinali e finale di Davis, con la possibilità di aggiungere anche la finale di Fed Cup, tutto nello stesso posto (era stato designato il Palaexpo di Ginevra).
Come detto, questa idea non venne mai presentata al Board, perchè Haggerty probabilmente pensava che l'avrebbero scartata.
In ogni caso, per fare una cosa del genere sarebbe servita una settimana in più in calendario alla Davis (per poter disputare i quarti di finale), e l'ATP non gliel'avrebbe concessa.
Il discorso mi porta all'ultima frase del post. Questa non è la Davis.
Ok, però se cerchiamo di guardare la situazione anche dalla prospettiva opposta, dobbiamo accettare un fatto incontestabile: la Coppa Davis, per come la conoscevamo, non era più adatta al tennis moderno.
Non dobbiamo guardare solo alle fasi finali in cui ci sono (di solito) le nazionali e federazioni più prestigiose/forti, ma anche a quei match di primo turno, playoff, spareggio zonale ecc. che si disputavano tra piccoli stati o nazioni con scarsa tradizione tennistica e, soprattutto, con poca disponibilità economiche per trasferte varie.
La Davis è (era) anche questo. E poi un altro dato oggettivo: la guardava sempre meno gente, e sempre meno top players la giocavano (di nuovo, non parlo delle fasi finali ovviamente, ma di tutta la manifestazione in sè).
Infatti non è un caso, per me, che Djokovic, Nadal e Murray si siano presentati a difendere i rispettivi colori a Madrid, per far passare il messaggio che "non è vero che snobbiamo la nazionale, è che è troppo pesante giocare tutti i turni".
In una stagione frenetica come quelle attuali, un conto è giocare 4 tie in 4 settimane diverse durante l'anno (su superfici diverse magari), un altro è giocare 2 sole settimane (se non una, a novembre) in cui concentrare tutto.
Dovendo cambiare tutto, sono cose che pesano nell'economia delle scelte.
Ad ogni modo, qualcosa andava fatto. Noi critichiamo, ma sinceramente non so pensare ad una soluzione diversa da quella adottata da Kosmos (nel senso: non me ne vengono in mente altre che soddisfino tutti).
Fermo restando che rimangono problemi secondo me importanti da risolvere, come quello della superficie e della possibile troppa incidenza di un solo giocatore nei risultati finali.