Inoltre continuano i vari botta e risposta tra Kyrgios e resto del mondo tennistico. E Nick ha ragione da vendere, obiettivamente.
Stavolta è toccato a Thiem. Dominic ha difeso Djokovic dalle critiche per l'Adria Tour dicendo che tutti commettiamo errori ma l'accanimento è eccessivo, poi lui vede tanta gente in giro anche in altre città oltre Belgrado.
Su Zverev ha detto che ha sbagliato ma non capisce chi si intromette, soprattutto Kyrgios che dovrebbe prima essere onesto riguardo gli errori che ha commesso lui in carriera.
Apriti cielo.
Kyrgios ha risposto testualmente su twitter:
"Di che stai parlando Dominic? Errori come rompere racchette? Dire parolacce? Snobbare qualche match qua e là? Nessuno di voi ha il livello intellettuale nemmeno per capire cosa voglio dire.
Sto cercando di metterli di fronte alle loro responsabilità"
(i giocatori criticati, Djokovic, Thiem e Zverev).
Spiace per Thiem, ma Kyrgios ha assolutamente ragione.
Già il fatto di paragonare le follie in campo di Nick (che cmq danneggiano soltanto lui stesso) col giocare col fuoco durante una pandemia è fuori dal mondo.
Poi voglio dire, tennisti come Djokovic, Thiem, Isner, organizzano questi eventi con intenzioni sicuramente lodevoli, ma non possono garantire minimamente la sicurezza dal punto di vista sanitario, non c'è assolutamente nulla che metta al riparo al 100% da un nuovo contagio chi vi partecipa, siano essi giocatori, staff o pubblico.
E rispondere con "cmq in giro per le città c'è tanta gente" non rende automaticamente consigliabile fare esibizioni in realtà per nulla necessarie in un momento del genere.
Anche perchè se poi si verificano nuovi contagi durante questi appuntamenti (anzi in due casi è già successo), non si può pretendere di non ricevere critiche dall'opinione pubblica o dai colleghi che hanno optato per una maggiore prudenza.