Tripl3 H, 17/04/2021 11:44:
Almeno il 5% di gufata c'è sempre in questo tipo di affermazioni!
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La Gazzetta scandalosa comunque. Ieri chiunque abbia visto la partita, soprattutto nel primo set, ha potuto osservare un Nadal irriconoscibile. Tanti gratuiti, pochissime prime, rabbia e frustrazione.
Poi c'è da sottolinearlo: dall'altra parte ci vuole concentrazione ed intelligenza. Dimitrov nel turno precedente ha fatto più gratuiti che in tutta la sua carriera, invece Rublev è stato molto quadrato, oltre ad aver avuto dei momenti di gioco veramente da top 3. Per dire che se ci fosse stato qualsiasi altro (o la maggior parte dei nextGen) questa partita Nadal la vinceva, soffrendo ma la vinceva. Per come ha vinto il secondo set, ho creduto (al 95%) che Nadal avesse invertito la rotta, come sottolineato anche dai telecronisti. Invece Rublev ha mantenuto un livello di gioco alto oltre che una solidità mentale (quasi) da veterano. Cose che sono mancate nei momenti topici a tutti i nextGen. Poi è stato evidente anche il calo fisico di Nadal (sulle ginocchia dopo 2 ore, praticamente un evento rarissimo finora) che ha steso il tappeto rosso della semifinale a Rublev.
Adesso che ha detto "è finita l'egemonia" è capace che Djokovic e Nadal si spartiscono tutti gli Slam e Master 1000 del 2021.
Cmq è vero che Rafa fisicamente non tiene più alla distanza come un tempo, che Nole ha sempre qualche cazzo per la testa nei primi turni dei 1000 ecc. ma non passerei da un estremo all'altro.
Soprattutto per Nadal, che cmq a Montecarlo non vince dal 2018, e 2018 significa 3 anni fa.
Nel 2019 sulla terra fece letteralmente pena fino a Roma, poi tac, Internazionali e 12mo Rolando in saccoccia.
Io penso semplicemente lui ora punti ad una preparazione terraiola in crescendo col culmine parigino, ed in tal senso Montecarlo e forse Barcellona arrivano troppo presto (anche prima, ma prima aveva X anni di meno) ed è quindi più soggetto a scivoloni.
Con Madrid "mezzo e mezzo" (anzi lì va anche peggio, ultimo successo nel 2017) e Roma dove si comincia a capire che al Rolando sarà sempre la stessa storia.
Però tengo a mente il discorso fatto più volte su di lui, non ultima quella durante gli AO.
Come ben spiegato da Ikki, pare che ormai sulla lunga distanza o dopo match intensi, accusi di più la fatica, che diventa anche mentale, portandolo a commettere errori tecnici e tattici banali per lui.
Oggi nel gruppo whatsapp del fantatennis mi è stato chiesto "E al Roland Garros?"
Io ho risposto di no per due motivi:
1 Quello che ho detto prima, Parigi è il clou della preparazione, deve arrivarci con energie al top
2 Chi è oggi in grado di trascinarlo in un match lungo 3 su 5 sulla terra? Soprattutto, quelli teoricamente in grado di farlo, poi lo faranno? L'anno scorso Djokovic cannò completamente.
Ma anche i vari NextGen che sono arrivati persino a batterlo sulla terra (Tsitsipas 2019, Rublev ieri) poi al solito deficitano nelle occasioni che davvero contano.
Quest'anno sarà diverso come lo potevano essere i precedenti, o sarà diverso davvero?
Io propendo più per la prima ipotesi.