= D-Wade =, 18/06/2021 18:23:
Certo, sugli stili di gioco si va sul personale. Non mi piace come tipo di tennis ma questo non mi trattiene dal dire che con ogni probabilità diventerà il tennista più vincente di ogni epoca.
Per il resto intendevo solo dire che non sarà mai amato come gli altri due, e non saprei nemmeno dire il perché visto che lui e nadal sono praticamente coetanei. E su questo penso ci sia poco da discutere visto il trattamento riservatogli dal pubblico di Parigi.
Se a lui questa situazione tange o meno non lo so, di sicuro il padre rosica come un matto.
Però come ho già detto fuori dal campo al di là di qualche dichiarazione per me fuori dal mondo mi pare simpaticissimo.
Sono più o meno coetanei cronologicamente, non tennisticamente. Djokovic è esploso (parzialmente) un paio d'anni dopo Nadal. Penso che dal punto di vista sportivo Nole sia in realtà coetaneo di Murray...ma pure da quello cronologico, visto che sono nati ad una settimana esatta di distanza
Ad ogni modo secondo me gli atteggiamenti in campo di cui parla Ikki non sono stati la causa del fatto che il pubblico lo metta un passo dietro gli altri due. Casomai sono stati un effetto.
Il motivo è un altro secondo me: Djokovic ha "rovinato" la rivalità.
Nella storia di questo sport (e di tanti sport, anche di squadra) non c'è mai stato un "triple threat", i più grandi confronti sono stati dualismi. Laver-Rosewall, Borg-McEnroe, Sampras-Agassi, Federer-Nadal, Evert-Navratilova, Graf-Seles ecc.
Poi abbiamo diversi "rami" di rivalità parimenti accese ed importanti, ma meno "epocali". McEnroe-Connors o Lendl-McEnroe, Becker-Edberg, King-Navratilova, Graf-Navratilova ecc.
Però quelle scritte sopra identificano appunto epoche del tennis, e soprattutto sono confronti di stili. Il gioco di volo di McEnroe contro la solidità da fondo di Borg (stessa cosa Evert-Martina), il servizio di Sampras contro la risposta di Agassi, l'eleganza di Federer contro il "sudato" atletismo di Nadal, e via dicendo.
Sono anche confronti di caratteri profondamente diversi, almeno sul campo.
Ma soprattutto, sono dualismi. Non c'è una terza figura, e se si inserisce, o una delle altre due "scompare" (dando inizio ad una nuova rivalità) o non dura abbastanza da elevarsi al rango delle altre due.
Nel caso di Djokovic, questi "dogmi" sono stati smentiti, e non solo il "numero 3" si è inserito di prepotenza fra gli altri due, ma li ha anche praticamente pareggiati e quasi certamente li supererà entrambi.
Quindi agli occhi del pubblico LA rivalità di questa epoca sarà sempre e per sempre Federer-Nadal, ma neanche il fan più ultras di tutti potrà lasciare fuori Novak Djokovic.
Questo "scoccia", Nole lo percepisce e quindi cerca nei titoli e record la legittimazione che non troverà mai negli appassionati.