Non mi sono fatto vivo in questa settimana, faccio un commento cumulativo.
- Fritz è veramente un cretino. E' sfacciatamente fortunato, ma è un cretino. Becca Nole infortunato (poi ha chiaramente esagerato nei turni successivi parlando di uno strappo più grande del buco nell'ozono, ma si era fatto male durante quella partita, a tratti aveva giocato malissimo) e perde in 5, becca Tsitsipas infortunato e perde in cinque (qui mi fido di Ice, non me lo ricordavo), becca Nadal infortunato e perde in 5.
E dire che lo aveva già beccato infortunato ad Indian Wells, e lì aveva vinto (anche se una frattura alle costole è più invalidante, credo).
A sua parzialissima discolpa va detto che Nadal, superata la fase acuta (arrivata più o meno quando ha chiamato MTO) in cui tirava tutto quello che gli passava tra le mani perché non aveva alternative, si muoveva benone e uncinava di dritto che era una meraviglia.
A partire da metà terzo set l'unico problema di Nadal era servire, e infatti Fritz lo ha brekkato spesso, ma evidentemente non abbastanza.
Certi campioni devi finirli quando ne hai l'occasione, per come si erano messe le cose Fritz avrebbe dovuto vincere in tre, prima che facesse effetto l'antidolorifico (che presumo il medico gli abbia dato).
Grandissima occasione sprecata.
- Su Nadal che dire, è un campione e non lo scopriamo oggi. E' incredibile come, senza servizio (ok che nemmeno di solito...
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), sia riuscito a rimontare la partita, quando tutti gli altri si sarebbero ritirati.
Probabilmente ha influito l'idea di perseguire il grande slam ancora per qualche giorno, ma si era capito già dall'esultanza (praticamente nulla) e dalla conferenza stampa che fosse pessimista sulle possibilità di presentarsi in campo in semifinale.
- Nick Kyrgios in finale. Qui vanno spese due parole. Dopo la pagliacciata di partita che è stata Kyrgios vs Tsitsipas (comunque interessante) ho letto "ecco, il solito Kyrgios, è un buffone, è un cretino, bla bla bla". Sul fatto che sia un cretino sono d'accordo, sul fatto che sia un buffone anche, sul fatto che sia sempre il solito Kyrgios non sono affatto convinto. Questo Kyrgios è un tennista semiserio, per la prima volta in carriera.
Gioca tornei, magari consecutivi, si allena, si presenta a Wimbledon dicendo "I'm here to win", parla di ciò che gli passa per la testa, di come è cambiato in certi aspetti.
E' un Kyrgios più maturo, fino all'anno scorso avrebbe perso malamente già con Nakashima, dato anche il mezzo infortunio patito. Invece questo è un Kyrgios da testa bassa e pedalare, finalmente.
Poi è chiaro che non puoi togliere le circate da Kyrgios, altrimenti non è più Kyrgios. Se si presenta in campo, sai già che servirà da sotto, che servirà dopo tre secondi dalla fine del punto precedente, che litigherà con l'arbitro, che discuterà col pubblico, che cercherà di tirare l'avversario nella caciara. Però mi pare sia parzialmente cambiato lo scopo: prima metteva su un circo per il gusto di fare il circo, ora anche il circo è spesso finalizzato a provare a vincere la partita in qualche modo.
Di certo guarderò la finale avvolto in una ideale bandiera australiana.
- Ottimo (ed inaspettatissimo, per me) torneo di Sinner. Passare da non aver mai vinto sull'erba a fare quarti (e 2-0 con Nole) non è affatto male. Peccato per la rimonta subita con Djokovic, non tanto per la cosa in sé, non è il primo e non sarà l'ultimo a farsi rimontare da 2-0 sopra da Nole, ma per le modalità. Avrebbe potuto fare qualcosa in più per rimanere attaccato in almeno uno degli ultimi tre set, e poi non si sa mai, un nastro, una riga, un non forzato. Invece si è fatto brekkare immediatamente in tutti e tre i set e addio sogni di gloria.
- Come dicevo dopo l'Australia (o prima, non ricordo), Alcaraz è un giocatore fantastico e dominerà negli anni a venire, ma non è un progetto finito. A Parigi ha perso da Zverev, sulla superficie meno gradita al tedesco, dopo aver sofferto le pene dell'inferno per liberarsi di uno specialista come Ramos Vinolas. Qui ha perso con Sinner, sulla sua superificie meno gradita, dopo aver faticato tantissimo per liberarsi di Struff. Insomma, era impensabile immaginarselo subito sul tetto del mondo, i suoi risultati futuri porranno le loro basi su queste partite, sulle vittorie sofferte e sulle sconfitte contro avversari di livello.
Agli US Open, per la prima volta in vita sua, avrà una reale possibilità di avanzare davvero in uno Slam.