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PTSD Awareness Contest

Ultimo Aggiornamento: 24/10/2023 20:01
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Post: 300
04/09/2023 01:24
 
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Spooky, scusami! Con un ritardo colpevole e vergognoso vengo ad annunciare il mio ritiro, mi spiace perché ero partita decisa a provare a riprendermi dal super blocco di scrittura e invece non ho concluso 😵🙈 in più mi scuso per essere stata un vero e proprio fantasma e per il ritardo di questa risposta... Spero ci sarà una prossima volta, in bocca al lupo ai partecipanti e buon lavoro (e ancira scusa) a te giudice!
Nala

Il mio profilo: https://efpfanfic.net/viewuser.php?uid=245025
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Post: 222
Giudice*
05/09/2023 19:23
 
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Re:
Felinala, 04/09/2023 01:24:

Spooky, scusami! Con un ritardo colpevole e vergognoso vengo ad annunciare il mio ritiro, mi spiace perché ero partita decisa a provare a riprendermi dal super blocco di scrittura e invece non ho concluso 😵🙈 in più mi scuso per essere stata un vero e proprio fantasma e per il ritardo di questa risposta... Spero ci sarà una prossima volta, in bocca al lupo ai partecipanti e buon lavoro (e ancira scusa) a te giudice!
Nala




Nessun problema, non preoccuparti! ^^

Segno subito il tuo ritiro.
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Post: 222
Giudice*
18/09/2023 20:06
 
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Volevo solo avvisarvi che sto procedendo con le valutazioni, ma mancano ancora le storie più lunghe.
Credo ci vorrà tutto il resto del mese.
Mi scuso per i tempi, ma voglio essere sicura di fare le cose per bene e come si deve.

Ne approfitto per chiedere: volete che v'inserisca le correzioni che ho fatto caso per caso, o restare più sul generico?

Scusate, ammetto di essere un po' in ansia, non ho bene il metro di quanto debbano essere dettagliate le valutazioni.
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Post: 574
18/09/2023 20:16
 
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@Spoocky fai come ti viene più comodo, non conosco bene il regolamento per i giudici, ma - per me - fai come ti trovi meglio 😉
[Modificato da Nina Ninetta 18/09/2023 20:16]
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Post: 487
19/09/2023 11:27
 
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Ne approfitto per chiedere: volete che v'inserisca le correzioni che ho fatto caso per caso, o restare più sul generico?



Io apprezzerei la lista degli errori, perché renderebbe più facile ritrovarli sul testo e sistemarli. Ma in generale l'importante è che i punteggi siano giustificati dalla valutazione.


[Modificato da thors 19/09/2023 11:32]

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Post: 961
Giudice*****
19/09/2023 11:40
 
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Spoocky, 18/09/2023 20:06:

Volevo solo avvisarvi che sto procedendo con le valutazioni, ma mancano ancora le storie più lunghe.
Credo ci vorrà tutto il resto del mese.
Mi scuso per i tempi, ma voglio essere sicura di fare le cose per bene e come si deve.

Ne approfitto per chiedere: volete che v'inserisca le correzioni che ho fatto caso per caso, o restare più sul generico?

Scusate, ammetto di essere un po' in ansia, non ho bene il metro di quanto debbano essere dettagliate le valutazioni.

Non ti preoccupare, prenditi il tempo che ti serve ^^

Personalmente non vado troppo nel dettaglio quando valuto la grammatica, ma è una scelta mia. Ogni giudice sceglie il proprio metodo. Alcuni, ad esempio, pubblicano nella loro pagina giudice la lista completa dei punti da sottrarre in base al tipo di errore e in generale che metro adotteranno.

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Post: 71
19/09/2023 13:59
 
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Don't worry, ti aspettiamo 😁

Per le correzioni scegli il metodo che ti sembra più opportuno, quello con cui ti trovi meglio.
22/09/2023 10:22
 
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Per me va bene tutto, fai come ti trovi meglio tu! Buon lavoro e buona fortuna a tutti!
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Post: 62
24/09/2023 18:34
 
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Spoocky, 18/09/2023 20:06:

Volevo solo avvisarvi che sto procedendo con le valutazioni, ma mancano ancora le storie più lunghe.
Credo ci vorrà tutto il resto del mese.
Mi scuso per i tempi, ma voglio essere sicura di fare le cose per bene e come si deve.

Ne approfitto per chiedere: volete che v'inserisca le correzioni che ho fatto caso per caso, o restare più sul generico?

Scusate, ammetto di essere un po' in ansia, non ho bene il metro di quanto debbano essere dettagliate le valutazioni.

Chiedo venia, ho dovuto recuperare per l'ennesima volta la password per accedere e ci ho messo una vita. Personalmente non ho preferenze, se devo scegliere tra le singole correzioni e uno sguardo più d'insieme preferirei il secondo, ma è solo una mia preferenza!
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Post: 62
06/10/2023 15:55
 
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Ciao Spoocky! Hai novità sui risultati del contest?
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Post: 222
Giudice*
07/10/2023 21:49
 
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Re:
Afaneia, 06/10/2023 15:55:

Ciao Spoocky! Hai novità sui risultati del contest?



Ciao, ne approfitto per spiegarlo a tutti: sto procedendo con la lettura delle storie e le valutazioni.

Per fortuna, perché mi fa solo piacere, ne sono arrivate alcune molto lunghe e ci vuole un po' di tempo.
Inoltre, sono presa a mia volta con un contest che scade il 10.
Quindi, indicativamente, tra il 10 ed il 20.
Il giorno prima vi avviso.

Scusate il ritardo.

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Post: 222
Giudice*
07/10/2023 21:54
 
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Ne approfitto anche per spiegare: le storie lette hanno già degli appunti per la valutazione, va semplicemente elaborata.
Una volta finito di leggere, penso un giorno al massimo ed usciranno le valutazioni.
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Post: 62
10/10/2023 21:58
 
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Spoocky, 07/10/2023 21:54:

Ne approfitto anche per spiegare: le storie lette hanno già degli appunti per la valutazione, va semplicemente elaborata.
Una volta finito di leggere, penso un giorno al massimo ed usciranno le valutazioni.

Grazie mille! Ho chiesto perché mi pareva di ricordare che ci fosse tempo un mese per le consegne dei risultati, ma immagino che dipenda anche da quante storie arrivano et similia.
A presto!
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Post: 222
Giudice*
17/10/2023 03:08
 
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Ci stiamo avvicinando!

Sto annaspando un attimo con le due storie più lunghe, ma, nel frattempo, mi sono portata avanti con le valutazioni delle altre.
Credo sia questione di un paio di giorni, tempo di finire le ultime due storie e di valutarle.
Vi aggiorno man mano.

Intanto, vi anticipo che sono un po' rigida sulla grammatica - forse un po' troppo - e finora nessuno ha ottenuto il punteggio pieno su quell'aspetto, ma sono tutti ottimi racconti che hanno tutti delle valutazioni molto alte. Alcune sono davvero molto vicine, ma spero risulti una classifica sensata.
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Post: 222
Giudice*
18/10/2023 17:28
 
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Consegna delle valutazioni
Carissimi, con grande gioia e sollievo di tutti vi annuncio che le valutazioni saranno consegnate domani nel tardo pomeriggio/sera. Tempo di finire di valutare le ultime due storie ^^
Vi chiedo di scusarmi per il disagio: purtroppo, in questi ultimi mesi me ne sono capitate d'ogni.

Confermo quanto detto in precedenza: sulla grammatica sono stata molto rigida, ma comunque avete conseguito tutti delle valutazioni molto alte.
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Post: 222
Giudice*
18/10/2023 17:32
 
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Edit: in realtà, potrei anche riuscire a consegnare entro stasera alle 23:00.
Fatemi sapere cosa preferite ^^
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Post: 961
Giudice*****
18/10/2023 18:43
 
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Per me è uguale. Se vuoi prenderti un giorno in più, fai pure :)
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Post: 222
Giudice*
18/10/2023 18:50
 
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A questo punto, penso ve le manderò stasera.
Ho quasi finito e vi ho tirato a verze anche troppo ^^
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Post: 574
18/10/2023 19:11
 
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Stasera andranno benissimo ( se riesci 😉)
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Post: 222
Giudice*
18/10/2023 21:25
 
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Consegna Valutazioni ^^
Innanzitutto, vorrei ringraziare di cuore tutti voi per avere partecipato al contest. Mi scuso, di nuovo, per aver impiegato tanto a valutare tutti. Purtroppo, ho avuto dei grossi imprevisti, mi dispiace.
Spero che le valutazioni possano ripagarvi dell'attesa. Il vero discrimine è stata la Grammatica su cui, ripeto, forse sono stata troppo rigida. Nel caso, vedrò di raddrizzare il tiro in futuro. Alcune valutazioni sono molto vicine. Abbiamo addirittura non uno ma ben DUE parimeriti sul podio!

Come sempre, fatemi sapere se preferite la valutazione come recensione, sarò molto felice di accontentarvi. Anche per le recensioni premio, ditemi voi cosa preferite ^^



Sesta Classificata - "Un lungo viaggio nell'oscurità" di thors

Grammatica 7,5/10
Il racconto è molto bello, e scritto anche bene, ma c’è un grosso problema con la paragrafazione. Non l’impaginazione, che è perfetta e ci mancherebbe, ma proprio la suddivisione dei paragrafi. Dovresti andare a capo e lasciare uno spazio ogni volta che c’è un cambio di: punto di vista, ambientazione, tempo. Non solo distinguere, come giustamente hai fatto, i flashback dalla narrazione principale, che va benissimo, ma proprio le varie scene. Per come è presentato, purtroppo, sembra che il racconto manchi di coerenza e che sia molto confuso cosa che, in realtà, a ben vedere non è. Ed è un vero peccato perché, per il resto, grossi errori non ne ho trovati, giusto un paio di refusi per cui avresti avuto un nove su dieci ma, visto che questo problema rende difficoltosa la lettura, ho dovuto togliere un punto e mezzo alla valutazione finale.

Sintomi 4/5
Ho fatto molto fatica, devo essere onesta, a riconoscere la sintomatologia all’interno del racconto. L’interpretazione fantasy è molto bella e l’interpretazione molto originale, ma ho avuto l’impressione che la tematica del PTSD passasse in secondo piano rispetto a tutto il resto. Gli unici sintomi che ho riconosciuto con sicurezza sono l’ipervigilanza ed il senso di colpa che, aggiunti ai due punti dell’evento traumatico, danno un quattro su cinque.

Gradimento personale 3/3
Ho apprezzato moltissimo l’ambientazione e il racconto in sé mi è piaciuto molto. E’ davvero intrigante: una trama complessa e ricca di colpi di scena. Mi spiace davvero non poter dare un punteggio più alto ma, date le problematiche riscontrate nelle sezioni precedenti, non riesco a fare altrimenti. Al netto di ciò, tuttavia, la storia è ottima: scritta bene, coinvolgente e originale. Molto interessante la figura del protagonista: un uomo fatto e finito, abituato alla lotta, che mai ci si aspetterebbe possa cadere vittima di un trauma, eppure! Mi è piaciuto molto anche il fatto che si senta in colpa per un evento in cui, in realtà, non aveva né responsabilità né controllo. Anche l’ambientazione è molto valida: si vede che sei molto a tuo agio con il Fantasy. E’ un genere che padroneggi e gestisci molto bene. Hai creato un’ambientazione molto ben stratificata, con delle sfaccettature che emergono man mano che il racconto prosegue ed altre che si possono solo intuire. Molto interessante anche il finale aperto, che apre a un possibile sequel che non vedo l’ora di leggere. Complimenti, uno splendido lavoro!

Totale = 14,5/18


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Quinta classificata - "Engramma" di Syla

Grammatica 9/10
Il racconto è molto, molto gradevole. Si legge bene, lo stile è scorrevole e il contenuto ben coeso e coerente. Ho trovato, per lo più degli errori con il corsivo: non va usato per le citazioni, ma solo per mettere in evidenza delle parole non in italiano o simili. Per le citazioni, meglio usare le virgolette. Ci sarebbe voluto qualche inciso in più ogni tanto ma, per il resto, grossi errori non ne ho ravvisati.

Sintomi 3/5
Questa è, decisamente, la parte più critica. Purtroppo, anche in questo caso, il PTSD passa in secondo piano rispetto al resto della trama. Infatti, l’unico sintomo che sono riuscita a ravvisare con sicurezza è l’ipervigilanza, di altri non sono abbastanza sicura per assegnare un punteggio, mi spiace perché, purtroppo, il racconto è molto bello e forse avrebbe meritato di più.

Gradimento Personale 3/3
Il racconto in sé è molto bello. L’ho letto con grande piacere: è sfaccettato e complesso, sospeso in un’atmosfera magica che a tratti s’intuisce senza comprendere del tutto. Come una magia dovrebbe essere. Mi sono piaciuti molto i vari riferimenti all’Occulto, alla Storia e all’Alchimia. Uno scorcio su un mondo diverso, di cui mi piacerebbe scoprire di più. Ne sono rimasta molto colpita ed affascinata. Mi piacerebbe scoprire come se la caverà Alaric in questa nuova dimensione. Complimenti, è davvero un racconto meraviglioso, mi è piaciuto molto! Peccato non aver centrato del tutto la tematica, anche se ti sei rifatta con una trama stupenda.

Totale 15/18

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Quarta classificata - "Insomnia" di Afaneia

Grammatica 8/10
Il racconto ha uno stile molto gradevole, il contenuto è coeso e coerente, ma, purtroppo, ho trovato degli errori di punteggiatura e di grammatica piuttosto seri, per cui ho dovuto togliere due punti dalla valutazione finale. Per quanto riguarda la punteggiatura, il problema più serio è l’uso dei trattini: vanno bene per un inciso, per introdurre un discorso diretto al posto delle virgolette, e per unire le parole composte da due termini tra essi collegati o due alternative, ma non sono un segno di punteggiatura adeguato a definire una pausa nel discorso. A questo scopo è meglio utilizzare il punto e virgola o, meglio ancora, il punto fermo. Un altro problema che ho riscontrato è nella costruzione delle frasi, nella fattispecie: “Che non sta bene lui”. E’ un discorso indiretto, e ci mancherebbe, ma l’ordine dovrebbe comunque essere: soggetto, verbo, complemento. “Che lui non sta bene” sarebbe una costruzione già più adeguata. Un’altra cosa che ti segnalo, anche se non è di per sé un errore e non ha infierito in alcun modo sulla valutazione, è l’uso della terza persona: data l’epoca in cui sono ambientati i romanzi, l’uso della seconda plurale (voi) sarebbe più opportuno. Però, ripeto, non è di per sé un errore e non ha avuto conseguenze sulla valutazione.

Sintomi 5/5
Il sintomo principale, l’insonnia, fa anche da titolo al racconto – di cui ho anche apprezzato molto il gioco di parole iniziale, peccato si sia dovuto modificarlo per via del regolamento – ed è il filo conduttore della storia. Giusto, pertanto, che abbia un ruolo così preponderante. Oltre a questo, ho notato anche l’ipervigilanza e l’apatia, il distacco, che è, sì, un po’ tipico di Stephen ma che in questo caso si capisce essere un qualcosa di patologico. Punteggio pieno.

Gradimento personale 3/3
L’I/C non era un criterio di valutazione in questo contest ma, devo dire, credo che tu abbia centrato perfettamente i personaggi. Leggendo questo racconto ho ritrovato le atmosfere, anche i dettagli, dei romanzi e tutte le particolarità che li caratterizzano. Sono molto legata ai romanzi di O’Brian e mi sono commossa, lo ammetto, vedendo i suoi personaggi riproposti con tanta attenzione e precisione. Stephen, in particolare, è un personaggio talmente complesso che ci sono voluti venti romanzi per caratterizzarlo, e ancora non cessa di stupire. Sono rimasta, senza mezzi termini, impressionata, da quanto bene l’hai reso. Mi ha colpito davvero molto anche il modo in cui hai riportato il rapporto che lo lega a Jack ed il modo in cui quest’ultimo si rapporta con lui. Il buon Aubrey, in queste cose, non è nel suo elemento. A volte, addirittura, finisce per fare danni cercando di aiutare. Però, grazie a quel rapporto tanto speciale che lo lega all’amico, senza bisogno di proferire parola riesce ad intuire di cosa abbia bisogno e qual è il modo più adatto per averne cura. Un finale molto toccante per un racconto che è una piccola perla. Spero davvero vorrai scrivere ancora di questi personaggi. Detto tra noi, ho un debole per Tom Pullings e mi piacerebbe un giorno vederlo tratteggiato dalla tua penna. Complimenti per questo splendido racconto!

Totale 16/18

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Terza Classificata - "Nastro rosso nastro blu" di ladyhawke1983 - 1 Recensione Premio

Grammatica 8/10
Il racconto in sé è molto bello, lo stile scorrevole, il contenuto coeso e coerente. Ho trovato pochi errori, ma frequenti. In particolare, l’uso del pronome “sé” che, quando è usato da solo, vuole l’accento. Questo è l’errore più frequente, oltre a qualche virgola in meno. Il problema più grave, però, è la paragrafazione. Bisogna andare a capo e lasciare uno spazio ad ogni cambio di: punto di vista, luogo e tempo. Ci sono dei momenti, specie quando il racconto si fa più concitato, in cui ho faticato a capire quale fosse il soggetto, e in quale contesto spazio-temporale stessero avvenendo gli eventi narrati. Per questo ho dovuto togliere un punto alla valutazione finale, anche se è un peccato perché il racconto è molto valido.

Sintomi 5/5 + 1
Ho trovato, spiegati peraltro in modo molto verosimile e coerente con l’ambientazione fantasy, i seguenti sintomi: pensieri intrusivi ed insonnia, ipervigilanza, apatia e senso di colpa. Uno in più di quanto richiesto per ottenere il punteggio pieno, per cui aggiungo un punto bonus alla valutazione.

Gradimento personale 3/3
Ho trovato il tuo racconto molto toccante, commovente addirittura. Non ho problemi ad ammettere di aver pianto mentre lo leggevo. Pur non conoscendo i personaggi, lacuna a cui voglio rimediare dopo questa storia così bella, non ho avuto difficoltà ad entrare in empatia con loro e a compartecipare dei loro sentimenti. Molto originale il modo di trattare la tematica della violenza e le sue modalità. Ancora una volta, un soggetto affatto stereotipato, di certo non la persona che ci si aspetterebbe potrebbe subire un attacco simile. Per una tematica tanto complessa, hai saputo usare una sensibilità ed una delicatezza non comuni, che ho apprezzato molto. Forse, ti confesso, è stato anche questo aspetto a commuovermi tanto. Permetti al lettore d’immedesimarsi in profondità nelle angosce del protagonista e non si riesce ad evitare di sentirsi in ansia per lui al momento in cui dovrà effettuare la scelta fatidica. Non ho altro da aggiungere se non tanti, sentiti, complimenti per questa storia così bella e toccante, i cui protagonisti non vedo l’ora di conoscere meglio!

Totale 16/18+1 = 17/18

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Seconda Classificata [Parimerito] - "Iris Wilsonii" di Nina Ninetta 2 recensioni premio

Grammatica 8,5/10
Il racconto è molto bello, nulla da dire sulla scorrevolezza, la coerenza e la coesione del testo. Ho ravvisato, però, diversi problemi, soprattutto con la punteggiatura e la paragrafazione, che mi hanno costretto a togliere un punto dalla valutazione finale. In particolare, l’uso del maiuscolo: per rendere il fatto che una persona sta gridando è sufficiente mettere un punto esclamativo o specificarlo con un verbo, non è necessario mettere tutta la frase in maiuscolo. Un altro problema è il corsivo: va bene se vuoi enfatizzare un concetto o utilizzare una parola in una lingua diversa, ma per riportare una parola detta da altri è meglio usare le virgolette. Il nome della specie dei fiori, invece, andava in corsivo proprio perché è in latino. La problematica più importante, tuttavia, è nella paragrafazione e nell’uso di divisori testuali: ci sono dei punti, specie nelle fasi più concitate del racconto, in cui ho fatto fatica a capire in che momento fossero contestualizzati gli eventi narrati, se fosse passato o presente. Ad ogni modo, ho trovato che questo aumentasse il senso di straniamento della protagonista e, nel complesso, non avendo trovato errori gravi, la valutazione resta molto alta.
Sintomi: 5/5+1
Nel corso del racconto, ho ravvisato i seguenti sintomi: incubi, evitamento, insensibilità e senso di colpa. Hai dunque raggiunto il punteggio massimo con un punto di bonus per aver aggiunto un sintomo in più, oltre a quanto richiesto. Tutti questi elementi sono resi in modo molto verosimile e con l’espediente di un’ambientazione clinica, peraltro resa molto bene, che li rende molto credibili.
Gradimento personale 3/3
Ho apprezzato davvero molto il fatto che non ti sia fermata al racconto della patologia in sé ma che sia voluta andare oltre, raccontando di una vera e propria piaga della società statunitense. Le sparatorie nelle scuole sono una tragedia di per sé, ma sottintendono problematiche molto radicate nella società americana. Hai reso molto bene non solo la patologia della protagonista, ma anche il disagio psicosociale dell’aggressore, in modo peraltro molto credibile anch’esso. Mi è piaciuta molto questa decisione di trattare una tematica tanto complessa, oltre che di grande attualità, che mi ha suscitato molte riflessioni interessanti, per cui ti ringrazio. Altrettanto interessante è il modo in cui hai scelto di trattare il senso di colpa e la sindrome del sopravvissuto. Maia non ha colpa di nulla, ma il solo fatto di aver pensato certe cose basta a tormentarla. Proprio in questi giorni, studiando per un esame, sto leggendo un saggio sul trauma e l’autore raccontava una storia simile: un uomo che si è spogliato per impedire agli altri naufraghi di aggrapparsi ai suoi vestiti nel tentativo disperato di salvarsi a propria volta. Sopravvissuto, anch’egli è tormentato dal senso di colpa per un qualcosa che non è, di fatto, colpa sua. Ho pensato subito al tuo racconto. Mi è piaciuto davvero molto come hai reso tutte queste sfaccettature, complimenti!

Totale = 16,5/18 +1 = 17,5/18

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Seconda Classificata [Parimerito] - "Il giorno in cui sono morto" di Artnifa 2 recensioni premio

Grammatica 8,5/10
Il racconto è molto gradevole, lo stile scorrevole, il contenuto coeso e ben coerente. Ho trovato diversi errori di punteggiatura, soprattutto nell’uso dei punti fermi: andrebbero messi più spesso per segnare le pause più lunghe. Inoltre, andrebbero messi degli a capo quando si cambia soggetto o punto di vista, per questo ho tolto un altro mezzo punto alla valutazione finale. Nel complesso, tuttavia, è un testo più che ottimo, davvero ben scritto. Mi spiace anche che si sia perso il gioco di parole del titolo, purtroppo il regolamento è molto chiaro su questo punto, ma il suo significato è molto ben riportato dal resto del testo.
Sintomi 5/5 +1
All’interno del testo ho ravvisato i seguenti sintomi: pensieri intrusivi ed insonnia, ipervigilanza, distacco emotivo, senso di colpa e sindrome del sopravvissuto. Questi ultimi due aspetti appaiono in modo preponderante, ma sono resi con grande precisione e attenzione. L’ambientazione clinica è molto interessante e l’ho trovata anche verosimile. Dato che hai inserito un sintomo in più oltre ai tre richiesti per ottenere un punteggio pieno, assegno un punto bonus alla valutazione finale.
Gradimento personale 3/3
Una storia breve, ma intensa. Perdonami se uso una frase fatta per un racconto che di stereotipato non ha proprio niente. Il fatto di narrare dal punto di vista del protagonista, in prima persona, offre un racconto frammentato, come del resto lo è lui, che pone il dubbio legittimo sul fatto che la narrazione degli eventi da parte della “vittima” sia essa stessa una forma di terapia. E’ una problematica reale, su cui specialisti di vario genere si stanno scannando da decenni e una tematica nient’affatto scontata per un racconto. Credo tu abbia centrato molto bene l’aspetto del senso di colpa che il protagonista prova per essere sopravvissuto: una cosa di cui non ha colpa e su cui non ha alcun controllo. Eppure, questo non rende il suo dolore meno reale. Forse non è morto fisicamente, ma qualcosa in lui quel giorno si è rotto in modo irreparabile. Ci sono eventi, è il caso anche di traumi così profondi, che segnano delle cesure nel corpo e nella psiche. Si può anche recuperare la salute fisica, magari fare una vita all’apparenza normale, ma non si è mai più quelli di prima. Ho apprezzato molto il modo in cui hai trattato questi e gli altri aspetti della patologia, anche l’ambientazione clinica è più che verosimile. Complimenti, hai fatto un ottimo lavoro!

Totale 16,5/18 +1 = 17,5/18

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Prima classificata [Parimerito] - "Ora non ho più paura" di Old Fashioned 3 recensioni premio

Grammatica 9/10
Il racconto è corposo, non c’è che dire, e ho avuto bisogno di leggerlo con calma per apprezzarne tutte le sfumature. Del tutto coeso e coerente, stile scorrevole, si legge volentieri. Ho trovato degli errori di per sé minimi ma piuttosto frequenti, nella fattispecie due categorie: l’uso delle maiuscole e le virgole. Dopo i congiuntivi testuali (tuttavia, infine, nel frattempo, alla fine, ecc.) vuole sempre la virgola e, nelle subordinate, avresti dovuto mettere degli incisi. Per esempio: “Ditegli che, se non è un vigliacco schifoso, è meglio che si faccia vedere”. Le maiuscole riguardano, invece, i nomi propri di popoli, sostanze e corpi militari: Afghani, Sami, Terzo Battaglione, Prima Divisione, Alprazolam, Paroxetina, ma anche Pronto Soccorso, per esempio. Un altro problema è l’uso del corsivo: va bene se vuoi mettere in evidenza una parola, un termine in lingua straniera, ma per le citazioni servono le virgolette. Non è, rispetto al corpo del testo, incisivo come in altri casi, ma ha comunque inciso sulla valutazione. Comunque, per quanto è fitto e complesso il testo, si tratta in realtà di minuzie.

Sintomi 5/5 +3
Su questo, ho veramente poco da dire: hai tratteggiato un quadro davvero completo e preciso della patologia. Non solo, anche il contesto della terapia è reso con grande cura. Avendo inserito tutti i sintomi, sei il secondo che si aggiudica tre punti bonus nella valutazione finale. Complimenti!

Gradimento personale 3/3
Se anche lo psichiatra il cui saggio sto attualmente preparando per un esame scrivesse così studierei molto più volentieri. Sei riuscito a riassumere in meno di 40.000 parole decenni di dibattiti sul PTSD e sulle forme di terapia. Le scene di tortura e i flashback sono stati duri da digerire, lo ammetto, ma hanno il pregio di rendere in modo concreto e, comunque, non privo di delicatezza, quegli aspetti della guerra che un civile non sempre ha presente. Mi è piaciuto molto il ragionamento del protagonista: “Pensano che non abbiamo sentimenti.” Ma anche il confronto finale con Iskander non è da meno. Entrambi hanno punti di vista validi, bisogna ammetterlo, il terrorista sta a propria volta effettuando una specie di contrappasso per quello che fanno gli Americani sul suo territorio. Molto interessante il fatto che anche la sua brutalità ha delle ragioni di fondo. Parte del dibattito sul PTSD, infatti, riguarda anche l’identità culturale e come le varie popolazioni incanalino e gestiscano esperienze e ricordi. E’ una cosa che rendi molto bene nelle varie reazioni che le persone hanno al problema di Porter: dal padre che riduce tutto a un pragmatismo devastante, agli psichiatri con i loro test diagnostici ed i farmaci, allo sciamano che, in un modo poco ortodosso, riesce a sbloccare finalmente la situazione. Anche il finale è molto interessante, da questo punto di vista: certo, non ha seguito un percorso di cura ortodosso ma sembra che il nostro abbia trovato una quadra alla propria situazione. Conoscendo la persona del suo antenato Job Porter – sì, ho notato la citazione – sono sicura che anche la degna progenie cadrà in piedi nonostante l’inchiesta e le difficoltà. Complimenti, un lavoro davvero eccellente!

Totale 17/18 + 3 = 20

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Prima classificata [parimerito] - "Violet" di Ghostro 3 recensioni premio


Grammatica 9/10
La storia è scritta molto bene. Il testo è scorrevole e si legge con molto piacere. Ho trovato solo alcuni piccoli errori, per lo più refusi. Gli unici errori veri e propri sono l’assenza della virgola dopo i congiuntivi testuali (tuttavia, perciò, ecc.) e il fatto che i titoli nobiliari come “Lord” e “Lady” andrebbero scritti con la maiuscola. Un altro problema sono le virgolette: quando una parola viene riportata da un testo o da una conversazione per analizzarne il significato o come citazione andrebbe messa tra virgolette. Mi riferisco in particolare alla frase: << “Concentrazione”, la chiamavano>>. Per il resto, non ho trovato grossi errori, anzi.

Sintomi 5/5 + 3

Al di sotto della veste fantasy - un’elaborazione molto originale, che ho gradito molto – ho ravvisato tutti i punti dell’elenco: incubi e pensieri intrusivi, evitamento, ipervigilanza, distacco anomalo, mancanza di concentrazione, quest’ultima una vera e propria spina dorsale del racconto, e senso di colpa. Nulla da dire su questo punto, punteggio pieno e bonus meritato, direi.

Gradimento personale 3/3

L’ambientazione fantasy è molto originale, ho apprezzato molto questo aspetto. “Nonostante” (le virgolette sono d’obbligo in questo caso) l’ambientazione, però, il racconto è in sé molto realistico. I sintomi che presenti e il modo in cui li racconti sono più che verosimili: mi ha colpito in particolare la descrizione dell’attacco di panico, molto credibile. Al contempo, però, non è difficile entrare in empatia con il protagonista, con la sua angoscia e la difficoltà di convivere con un vissuto tanto doloroso. Oltre al fatto che la “vittima” non è una donna ma un giovane uomo, al contrario di ciò che gli stereotipi vorrebbero, mi è piaciuto molto come hai affrontato il tema della memoria e del ricordo. Da una parte Finn ha rimosso del tutto l’evento traumatico: non vuole e non può ricordare. Dall’altra, i ricordi sono come marchiati a fuoco nel suo inconscio e rispuntano sotto forma di incubi, flashback e pensieri intrusivi, avvelenandogli la vita in un loop continuo da cui non sembra trovare scampo. Anche questo espediente della ripetizione continua, del trauma, ma anche delle scene del racconto, è molto interessante e davvero azzeccato. Ho apprezzato moltissimo, complimenti!

Totale = 17/18 + 3 = 20

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[Modificato da Spoocky 21/10/2023 17:01]
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Post: 487
18/10/2023 21:45
 
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Sono davvero contento per la tua valutazione sul gradimento personale e mi farebbe piacere ricevere la valutazione come recensione (se la cosa non era automatica).

Però, sono davvero confuso su questa parte: "Dovresti andare a capo ogni volta che c’è un cambio di: punto di vista, ambientazione, tempo."
Se ti sei segnata qualcuno di questi errori, mi piacerebbe avere degli esempi.

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Post: 961
Giudice*****
18/10/2023 22:27
 
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Wow... questa è la prima volta che un mio racconto arriva primo. Devo ammettere che è una bella sensazione ^^
Non ho ancora letto tutte le storie partecipanti, ma, considerato quello che ho letto finora, condivido appieno il fatto che le valutazioni siano tutte così vicine tra loro in termini di punteggio.
Sono contento, inoltre, che la storia ti sia piaciuta. È il risultato di un esperimento folle e di un mio capriccio nel voler inserire quella parte fantasy xD. Non era per niente necessaria ed è un sollievo che non abbia creato confusione. Quanto ai sintomi, mi sono affidato un po' ai vecchi ricordi del Dottor House e un po' al testo che ci hai lasciato nel bando. A quanto pare ne ho tirato fuori qualcosa di buono :)

Che dire. Ti ringrazio moltissimo, in primis per aver ridato un po' di vita alla sezione dei contest e secondo per la tua valutazione (che vorrei assolutamente come recensione). E chiaramente per il coniglio, che andrà dritto nella intro di Violet.
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Post: 62
18/10/2023 23:17
 
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Re: Consegna Valutazioni ^^
Spoocky, 18/10/2023 21:25:

Innanzitutto, vorrei ringraziare di cuore tutti voi per avere partecipato al contest. Mi scuso, di nuovo, per aver impiegato tanto a valutare tutti. Purtroppo, ho avuto dei grossi imprevisti, mi dispiace.
Spero che le valutazioni possano ripagarvi dell'attesa. Il vero discrimine è stata la Grammatica su cui, ripeto, forse sono stata troppo rigida. Nel caso, vedrò di raddrizzare il tiro in futuro. Alcune valutazioni sono molto vicine. Abbiamo addirittura non uno ma ben DUE parimeriti sul podio!

Come sempre, fatemi sapere se preferite la valutazione come recensione, sarò molto felice di accontentarvi. Anche per le recensioni premio, ditemi voi cosa preferite ^^



Sesta Classificata - "Un lungo viaggio nell'oscurità" di thors

Grammatica 7,5/10
Il racconto è molto bello, e scritto anche bene, ma c’è un grosso problema con la paragrafazione. Non l’impaginazione, che è perfetta e ci mancherebbe, ma proprio la suddivisione dei paragrafi. Dovresti andare a capo ogni volta che c’è un cambio di: punto di vista, ambientazione, tempo. Non solo distinguere, come giustamente hai fatto, i flashback dalla narrazione principale, che va benissimo, ma proprio le varie scene. Per come è presentato, purtroppo, sembra che il racconto manchi di coerenza e che sia molto confuso cosa che, in realtà, a ben vedere non è. Ed è un vero peccato perché, per il resto, grossi errori non ne ho trovati, giusto un paio di refusi per cui avresti avuto un nove su dieci ma, visto che questo problema rende difficoltosa la lettura, ho dovuto togliere un punto e mezzo alla valutazione finale.

Sintomi 4/5
Ho fatto molto fatica, devo essere onesta, a riconoscere la sintomatologia all’interno del racconto. L’interpretazione fantasy è molto bella e l’interpretazione molto originale, ma ho avuto l’impressione che la tematica del PTSD passasse in secondo piano rispetto a tutto il resto. Gli unici sintomi che ho riconosciuto con sicurezza sono l’ipervigilanza ed il senso di colpa che, aggiunti ai due punti dell’evento traumatico, danno un quattro su cinque.

Gradimento personale 3/3
Ho apprezzato moltissimo l’ambientazione e il racconto in sé mi è piaciuto molto. E’ davvero intrigante: una trama complessa e ricca di colpi di scena. Mi spiace davvero non poter dare un punteggio più alto ma, date le problematiche riscontrate nelle sezioni precedenti, non riesco a fare altrimenti. Al netto di ciò, tuttavia, la storia è ottima: scritta bene, coinvolgente e originale. Molto interessante la figura del protagonista: un uomo fatto e finito, abituato alla lotta, che mai ci si aspetterebbe possa cadere vittima di un trauma, eppure! Mi è piaciuto molto anche il fatto che si senta in colpa per un evento in cui, in realtà, non aveva né responsabilità né controllo. Anche l’ambientazione è molto valida: si vede che sei molto a tuo agio con il Fantasy. E’ un genere che padroneggi e gestisci molto bene. Hai creato un’ambientazione molto ben stratificata, con delle sfaccettature che emergono man mano che il racconto prosegue ed altre che si possono solo intuire. Molto interessante anche il finale aperto, che apre a un possibile sequel che non vedo l’ora di leggere. Complimenti, uno splendido lavoro!

Totale = 14,5/18


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Quinta classificata - "Engramma" di Syla

Grammatica 9/10
Il racconto è molto, molto gradevole. Si legge bene, lo stile è scorrevole e il contenuto ben coeso e coerente. Ho trovato, per lo più degli errori con il corsivo: non va usato per le citazioni, ma solo per mettere in evidenza delle parole non in italiano o simili. Per le citazioni, meglio usare le virgolette. Ci sarebbe voluto qualche inciso in più ogni tanto ma, per il resto, grossi errori non ne ho ravvisati.

Sintomi 3/5
Questa è, decisamente, la parte più critica. Purtroppo, anche in questo caso, il PTSD passa in secondo piano rispetto al resto della trama. Infatti, l’unico sintomo che sono riuscita a ravvisare con sicurezza è l’ipervigilanza, di altri non sono abbastanza sicura per assegnare un punteggio, mi spiace perché, purtroppo, il racconto è molto bello e forse avrebbe meritato di più.

Gradimento Personale 3/3
Il racconto in sé è molto bello. L’ho letto con grande piacere: è sfaccettato e complesso, sospeso in un’atmosfera magica che a tratti s’intuisce senza comprendere del tutto. Come una magia dovrebbe essere. Mi sono piaciuti molto i vari riferimenti all’Occulto, alla Storia e all’Alchimia. Uno scorcio su un mondo diverso, di cui mi piacerebbe scoprire di più. Ne sono rimasta molto colpita ed affascinata. Mi piacerebbe scoprire come se la caverà Alaric in questa nuova dimensione. Complimenti, è davvero un racconto meraviglioso, mi è piaciuto molto! Peccato non aver centrato del tutto la tematica, anche se ti sei rifatta con una trama stupenda.

Totale 15/18

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Quarta classificata - "Insomnia" di Afaneia

Grammatica 8/10
Il racconto ha uno stile molto gradevole, il contenuto è coeso e coerente, ma, purtroppo, ho trovato degli errori di punteggiatura e di grammatica piuttosto seri, per cui ho dovuto togliere due punti dalla valutazione finale. Per quanto riguarda la punteggiatura, il problema più serio è l’uso dei trattini: vanno bene per un inciso, per introdurre un discorso diretto al posto delle virgolette, e per unire le parole composte da due termini tra essi collegati o due alternative, ma non sono un segno di punteggiatura adeguato a definire una pausa nel discorso. A questo scopo è meglio utilizzare il punto e virgola o, meglio ancora, il punto fermo. Un altro problema che ho riscontrato è nella costruzione delle frasi, nella fattispecie: “Che non sta bene lui”. E’ un discorso indiretto, e ci mancherebbe, ma l’ordine dovrebbe comunque essere: soggetto, verbo, complemento. “Che lui non sta bene” sarebbe una costruzione già più adeguata. Un’altra cosa che ti segnalo, anche se non è di per sé un errore e non ha infierito in alcun modo sulla valutazione, è l’uso della terza persona: data l’epoca in cui sono ambientati i romanzi, l’uso della seconda plurale (voi) sarebbe più opportuno. Però, ripeto, non è di per sé un errore e non ha avuto conseguenze sulla valutazione.

Sintomi 5/5
Il sintomo principale, l’insonnia, fa anche da titolo al racconto – di cui ho anche apprezzato molto il gioco di parole iniziale, peccato si sia dovuto modificarlo per via del regolamento – ed è il filo conduttore della storia. Giusto, pertanto, che abbia un ruolo così preponderante. Oltre a questo, ho notato anche l’ipervigilanza e l’apatia, il distacco, che è, sì, un po’ tipico di Stephen ma che in questo caso si capisce essere un qualcosa di patologico. Punteggio pieno.

Gradimento personale 3/3
L’I/C non era un criterio di valutazione in questo contest ma, devo dire, credo che tu abbia centrato perfettamente i personaggi. Leggendo questo racconto ho ritrovato le atmosfere, anche i dettagli, dei romanzi e tutte le particolarità che li caratterizzano. Sono molto legata ai romanzi di O’Brian e mi sono commossa, lo ammetto, vedendo i suoi personaggi riproposti con tanta attenzione e precisione. Stephen, in particolare, è un personaggio talmente complesso che ci sono voluti venti romanzi per caratterizzarlo, e ancora non cessa di stupire. Sono rimasta, senza mezzi termini, impressionata, da quanto bene l’hai reso. Mi ha colpito davvero molto anche il modo in cui hai riportato il rapporto che lo lega a Jack ed il modo in cui quest’ultimo si rapporta con lui. Il buon Aubrey, in queste cose, non è nel suo elemento. A volte, addirittura, finisce per fare danni cercando di aiutare. Però, grazie a quel rapporto tanto speciale che lo lega all’amico, senza bisogno di proferire parola riesce ad intuire di cosa abbia bisogno e qual è il modo più adatto per averne cura. Un finale molto toccante per un racconto che è una piccola perla. Spero davvero vorrai scrivere ancora di questi personaggi. Detto tra noi, ho un debole per Tom Pullings e mi piacerebbe un giorno vederlo tratteggiato dalla tua penna. Complimenti per questo splendido racconto!

Totale 16/18

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Terza Classificata - "Nastro rosso nastro blu" di ladyhawke1983 - 1 Recensione Premio

Grammatica 8/10
Il racconto in sé è molto bello, lo stile scorrevole, il contenuto coeso e coerente. Ho trovato pochi errori, ma frequenti. In particolare, l’uso del pronome “sé” che, quando è usato da solo, vuole l’accento. Questo è l’errore più frequente, oltre a qualche virgola in meno. Il problema più grave, però, è la paragrafazione. Bisogna andare a capo e lasciare uno spazio ad ogni cambio di: punto di vista, luogo e tempo. Ci sono dei momenti, specie quando il racconto si fa più concitato, in cui ho faticato a capire quale fosse il soggetto, e in quale contesto spazio-temporale stessero avvenendo gli eventi narrati. Per questo ho dovuto togliere un punto alla valutazione finale, anche se è un peccato perché il racconto è molto valido.

Sintomi 5/5 + 1
Ho trovato, spiegati peraltro in modo molto verosimile e coerente con l’ambientazione fantasy, i seguenti sintomi: pensieri intrusivi ed insonnia, ipervigilanza, apatia e senso di colpa. Uno in più di quanto richiesto per ottenere il punteggio pieno, per cui aggiungo un punto bonus alla valutazione.

Gradimento personale 3/3
Ho trovato il tuo racconto molto toccante, commovente addirittura. Non ho problemi ad ammettere di aver pianto mentre lo leggevo. Pur non conoscendo i personaggi, lacuna a cui voglio rimediare dopo questa storia così bella, non ho avuto difficoltà ad entrare in empatia con loro e a compartecipare dei loro sentimenti. Molto originale il modo di trattare la tematica della violenza e le sue modalità. Ancora una volta, un soggetto affatto stereotipato, di certo non la persona che ci si aspetterebbe potrebbe subire un attacco simile. Per una tematica tanto complessa, hai saputo usare una sensibilità ed una delicatezza non comuni, che ho apprezzato molto. Forse, ti confesso, è stato anche questo aspetto a commuovermi tanto. Permetti al lettore d’immedesimarsi in profondità nelle angosce del protagonista e non si riesce ad evitare di sentirsi in ansia per lui al momento in cui dovrà effettuare la scelta fatidica. Non ho altro da aggiungere se non tanti, sentiti, complimenti per questa storia così bella e toccante, i cui protagonisti non vedo l’ora di conoscere meglio!

Totale 16/18+1 = 17/18

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Seconda Classificata [Parimerito] - "Iris Wilsonii" di Nina Ninetta 2 recensioni premio

Grammatica 8,5/10
Il racconto è molto bello, nulla da dire sulla scorrevolezza, la coerenza e la coesione del testo. Ho ravvisato, però, diversi problemi, soprattutto con la punteggiatura e la paragrafazione, che mi hanno costretto a togliere un punto dalla valutazione finale. In particolare, l’uso del maiuscolo: per rendere il fatto che una persona sta gridando è sufficiente mettere un punto esclamativo o specificarlo con un verbo, non è necessario mettere tutta la frase in maiuscolo. Un altro problema è il corsivo: va bene se vuoi enfatizzare un concetto o utilizzare una parola in una lingua diversa, ma per riportare una parola detta da altri è meglio usare le virgolette. Il nome della specie dei fiori, invece, andava in corsivo proprio perché è in latino. La problematica più importante, tuttavia, è nella paragrafazione e nell’uso di divisori testuali: ci sono dei punti, specie nelle fasi più concitate del racconto, in cui ho fatto fatica a capire in che momento fossero contestualizzati gli eventi narrati, se fosse passato o presente. Ad ogni modo, ho trovato che questo aumentasse il senso di straniamento della protagonista e, nel complesso, non avendo trovato errori gravi, la valutazione resta molto alta.
Sintomi: 5/5+1
Nel corso del racconto, ho ravvisato i seguenti sintomi: incubi, evitamento, insensibilità e senso di colpa. Hai dunque raggiunto il punteggio massimo con un punto di bonus per aver aggiunto un sintomo in più, oltre a quanto richiesto. Tutti questi elementi sono resi in modo molto verosimile e con l’espediente di un’ambientazione clinica, peraltro resa molto bene, che li rende molto credibili.
Gradimento personale 3/3
Ho apprezzato davvero molto il fatto che non ti sia fermata al racconto della patologia in sé ma che sia voluta andare oltre, raccontando di una vera e propria piaga della società statunitense. Le sparatorie nelle scuole sono una tragedia di per sé, ma sottintendono problematiche molto radicate nella società americana. Hai reso molto bene non solo la patologia della protagonista, ma anche il disagio psicosociale dell’aggressore, in modo peraltro molto credibile anch’esso. Mi è piaciuta molto questa decisione di trattare una tematica tanto complessa, oltre che di grande attualità, che mi ha suscitato molte riflessioni interessanti, per cui ti ringrazio. Altrettanto interessante è il modo in cui hai scelto di trattare il senso di colpa e la sindrome del sopravvissuto. Maia non ha colpa di nulla, ma il solo fatto di aver pensato certe cose basta a tormentarla. Proprio in questi giorni, studiando per un esame, sto leggendo un saggio sul trauma e l’autore raccontava una storia simile: un uomo che si è spogliato per impedire agli altri naufraghi di aggrapparsi ai suoi vestiti nel tentativo disperato di salvarsi a propria volta. Sopravvissuto, anch’egli è tormentato dal senso di colpa per un qualcosa che non è, di fatto, colpa sua. Ho pensato subito al tuo racconto. Mi è piaciuto davvero molto come hai reso tutte queste sfaccettature, complimenti!

Totale = 16,5/18 +1 = 17,5/18

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Seconda Classificata [Parimerito] - "Il giorno in cui sono morto" di Artnifa 2 recensioni premio

Grammatica 8,5/10
Il racconto è molto gradevole, lo stile scorrevole, il contenuto coeso e ben coerente. Ho trovato diversi errori di punteggiatura, soprattutto nell’uso dei punti fermi: andrebbero messi più spesso per segnare le pause più lunghe. Inoltre, andrebbero messi degli a capo quando si cambia soggetto o punto di vista, per questo ho tolto un altro mezzo punto alla valutazione finale. Nel complesso, tuttavia, è un testo più che ottimo, davvero ben scritto. Mi spiace anche che si sia perso il gioco di parole del titolo, purtroppo il regolamento è molto chiaro su questo punto, ma il suo significato è molto ben riportato dal resto del testo.
Sintomi 5/5 +1
All’interno del testo ho ravvisato i seguenti sintomi: pensieri intrusivi ed insonnia, ipervigilanza, distacco emotivo, senso di colpa e sindrome del sopravvissuto. Questi ultimi due aspetti appaiono in modo preponderante, ma sono resi con grande precisione e attenzione. L’ambientazione clinica è molto interessante e l’ho trovata anche verosimile. Dato che hai inserito un sintomo in più oltre ai tre richiesti per ottenere un punteggio pieno, assegno un punto bonus alla valutazione finale.
Gradimento personale 3/3
Una storia breve, ma intensa. Perdonami se uso una frase fatta per un racconto che di stereotipato non ha proprio niente. Il fatto di narrare dal punto di vista del protagonista, in prima persona, offre un racconto frammentato, come del resto lo è lui, che pone il dubbio legittimo sul fatto che la narrazione degli eventi da parte della “vittima” sia essa stessa una forma di terapia. E’ una problematica reale, su cui specialisti di vario genere si stanno scannando da decenni e una tematica nient’affatto scontata per un racconto. Credo tu abbia centrato molto bene l’aspetto del senso di colpa che il protagonista prova per essere sopravvissuto: una cosa di cui non ha colpa e su cui non ha alcun controllo. Eppure, questo non rende il suo dolore meno reale. Forse non è morto fisicamente, ma qualcosa in lui quel giorno si è rotto in modo irreparabile. Ci sono eventi, è il caso anche di traumi così profondi, che segnano delle cesure nel corpo e nella psiche. Si può anche recuperare la salute fisica, magari fare una vita all’apparenza normale, ma non si è mai più quelli di prima. Ho apprezzato molto il modo in cui hai trattato questi e gli altri aspetti della patologia, anche l’ambientazione clinica è più che verosimile. Complimenti, hai fatto un ottimo lavoro!

Totale 16,5/18 +1 = 17,5/18

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Prima classificata [Parimerito] - "Ora non ho più paura" di Old Fashioned 3 recensioni premio

Grammatica 9/10
Il racconto è corposo, non c’è che dire, e ho avuto bisogno di leggerlo con calma per apprezzarne tutte le sfumature. Del tutto coeso e coerente, stile scorrevole, si legge volentieri. Ho trovato degli errori di per sé minimi ma piuttosto frequenti, nella fattispecie due categorie: l’uso delle maiuscole e le virgole. Dopo i congiuntivi testuali (tuttavia, infine, nel frattempo, alla fine, ecc.) vuole sempre la virgola e, nelle subordinate, avresti dovuto mettere degli incisi. Per esempio: “Ditegli che, se non è un vigliacco schifoso, è meglio che si faccia vedere”. Le maiuscole riguardano, invece, i nomi propri di popoli, sostanze e corpi militari: Afghani, Sami, Terzo Battaglione, Prima Divisione, Alprazolam, Paroxetina, ma anche Pronto Soccorso, per esempio. Un altro problema è l’uso del corsivo: va bene se vuoi mettere in evidenza una parola, un termine in lingua straniera, ma per le citazioni servono le virgolette. Non è, rispetto al corpo del testo, incisivo come in altri casi, ma ha comunque inciso sulla valutazione. Comunque, per quanto è fitto e complesso il testo, si tratta in realtà di minuzie.

Sintomi 5/5 +3
Su questo, ho veramente poco da dire: hai tratteggiato un quadro davvero completo e preciso della patologia. Non solo, anche il contesto della terapia è reso con grande cura. Avendo inserito tutti i sintomi, sei il secondo che si aggiudica tre punti bonus nella valutazione finale. Complimenti!

Gradimento personale 3/3
Se anche lo psichiatra il cui saggio sto attualmente preparando per un esame scrivesse così studierei molto più volentieri. Sei riuscito a riassumere in meno di 40.000 parole decenni di dibattiti sul PTSD e sulle forme di terapia. Le scene di tortura e i flashback sono stati duri da digerire, lo ammetto, ma hanno il pregio di rendere in modo concreto e, comunque, non privo di delicatezza, quegli aspetti della guerra che un civile non sempre ha presente. Mi è piaciuto molto il ragionamento del protagonista: “Pensano che non abbiamo sentimenti.” Ma anche il confronto finale con Iskander non è da meno. Entrambi hanno punti di vista validi, bisogna ammetterlo, il terrorista sta a propria volta effettuando una specie di contrappasso per quello che fanno gli Americani sul suo territorio. Molto interessante il fatto che anche la sua brutalità ha delle ragioni di fondo. Parte del dibattito sul PTSD, infatti, riguarda anche l’identità culturale e come le varie popolazioni incanalino e gestiscano esperienze e ricordi. E’ una cosa che rendi molto bene nelle varie reazioni che le persone hanno al problema di Porter: dal padre che riduce tutto a un pragmatismo devastante, agli psichiatri con i loro test diagnostici ed i farmaci, allo sciamano che, in un modo poco ortodosso, riesce a sbloccare finalmente la situazione. Anche il finale è molto interessante, da questo punto di vista: certo, non ha seguito un percorso di cura ortodosso ma sembra che il nostro abbia trovato una quadra alla propria situazione. Conoscendo la persona del suo antenato Job Porter – sì, ho notato la citazione – sono sicura che anche la degna progenie cadrà in piedi nonostante l’inchiesta e le difficoltà. Complimenti, un lavoro davvero eccellente!

Totale 17/18 + 3 = 20

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Prima classificata [parimerito] - "Violet" di Ghostro 3 recensioni premio


Grammatica 9/10
La storia è scritta molto bene. Il testo è scorrevole e si legge con molto piacere. Ho trovato solo alcuni piccoli errori, per lo più refusi. Gli unici errori veri e propri sono l’assenza della virgola dopo i congiuntivi testuali (tuttavia, perciò, ecc.) e il fatto che i titoli nobiliari come “Lord” e “Lady” andrebbero scritti con la maiuscola. Un altro problema sono le virgolette: quando una parola viene riportata da un testo o da una conversazione per analizzarne il significato o come citazione andrebbe messa tra virgolette. Mi riferisco in particolare alla frase: << “Concentrazione”, la chiamavano>>. Per il resto, non ho trovato grossi errori, anzi.

Sintomi 5/5 + 3

Al di sotto della veste fantasy - un’elaborazione molto originale, che ho gradito molto – ho ravvisato tutti i punti dell’elenco: incubi e pensieri intrusivi, evitamento, ipervigilanza, distacco anomalo, mancanza di concentrazione, quest’ultima una vera e propria spina dorsale del racconto, e senso di colpa. Nulla da dire su questo punto, punteggio pieno e bonus meritato, direi.

Gradimento personale 3/3

L’ambientazione fantasy è molto originale, ho apprezzato molto questo aspetto. “Nonostante” (le virgolette sono d’obbligo in questo caso) l’ambientazione, però, il racconto è in sé molto realistico. I sintomi che presenti e il modo in cui li racconti sono più che verosimili: mi ha colpito in particolare la descrizione dell’attacco di panico, molto credibile. Al contempo, però, non è difficile entrare in empatia con il protagonista, con la sua angoscia e la difficoltà di convivere con un vissuto tanto doloroso. Oltre al fatto che la “vittima” non è una donna ma un giovane uomo, al contrario di ciò che gli stereotipi vorrebbero, mi è piaciuto molto come hai affrontato il tema della memoria e del ricordo. Da una parte Finn ha rimosso del tutto l’evento traumatico: non vuole e non può ricordare. Dall’altra, i ricordi sono come marchiati a fuoco nel suo inconscio e rispuntano sotto forma di incubi, flashback e pensieri intrusivi, avvelenandogli la vita in un loop continuo da cui non sembra trovare scampo. Anche questo espediente della ripetizione continua, del trauma, ma anche delle scene del racconto, è molto interessante e davvero azzeccato. Ho apprezzato moltissimo, complimenti!

Totale = 17/18 + 3 = 20

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Anzitutto grazie per la tua valutazione!
Una cosa sola non capisco: mentre comprendo benissimo la questione della punteggiatura, l'ordine marcato della frase è ammissibile in italiano. La nostra è una lingua tendenzialmente SVO, ma ammette appunto spostamenti sintattici quando occorre porre in rilievo un elemento della frase, come in costrutti del tipo "l'hai preso tu questo?".
Questo punto della valutazione non mi è, perciò, tanto chiaro.
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Post: 574
19/10/2023 12:06
 
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Ciao Spoocky!

Grazie mille per la valutazione, sono molto soddisfatta del secondo posto (considerando i due mostri sacri arrivati primi...) e anche che la storia ti sia piaciuta!
L'idea del senso di colpa mi è venuta a seguito di un mini dibattito in famiglia, dopo che un mio parente si era gettato in mare per soccorrere una signora che stava annegando, rischiando a sua volta la vita (entrambi salvi!). Io mi sono chiesta: l'avrei fatto se fossi stata al posto suo? Mi sarei buttata per salvare un'estranea?
Ai posteri l'ardua sentenza... :D

Solo una cosa della valutazione non mi è chiarissima, e riguarda la parte grammaticale, in particolare l'uso del maiuscolo. Tu scrivi che "per rendere il fatto che una persona sta gridando è sufficiente mettere un punto esclamativo o specificarlo con un verbo, non è necessario mettere tutta la frase in maiuscolo" ed è vero, ma non è vietato. Quindi, in pratica, il mio uso del maiuscolo nel discorso diretto per indicare un momento di rabbia folle - e non è un semplice grido - non è un errore grammaticale.

Lo stesso discorso vale per il corsivo. Ok, il nome del fiore andava scritto in corsivo, appunto, e non l'ho fatto, ma per enfatizzare una data parola o un'intera frase è concesso e, perciò, non può essere ritenuto un errore...

Questi due punti, alla fine della fiera, sono più da considerarsi a discrezione dell'autore che non errori grammaticali veri e propri...

Detto ciò, ti chiedo comunque di lasciarmi la valutazione come recensione alla storia. Per quanto riguarda le recensioni premio, scegli pure liberamente dalla mia pagina EFP :)


P. S. Ah, grazie per la mascotte,
Nina

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19/10/2023 12:28
 
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Ciao carissima^^
Ah, io sono contentissimo della mia valutazione in grammatica: non ho mai preso un 9 in quella materia in nessun corso di studi! Si vede che a non andare più a scuola sono migliorato...

Battute a parte, mi fa molto piacere che l'orrenda mappazza nonostante tutto ti sia piaciuta. Mi piacerebbe molto ricevere la valutazione come recensione e ti ringrazio per questo bellissimo contest, molto interessante e ricco (pure troppo^^) di spunti.

Alla prossima!
20/10/2023 08:24
 
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Ciao Spooocky!
Sono davvero emozionata di essere arrivata terza (quinta in realtà) dietro a delle storie stupende e meravigliose, come quelle che mi precedono! Devo dire che non me l’aspettavo proprio, anzi… già mi vedevo fanalino di coda…
So di non essere poi così perfetta con la grammatica, infatti alcune cose sono il mio punto debole… ma c’è una cosa che non ho ben capito e che, a quanto pare, ha penalizzato il mio scritto, questa:
“Il problema più grave, però, è la paragrafazione. Bisogna andare a capo e lasciare uno spazio ad ogni cambio di: punto di vista, luogo e tempo.”

Non mi è molto chiaro l’errore.
Per il resto sono davvero felice che ti sia piaciuta, che i miei personaggi siano risultati vividi e coerenti nonostante tu non li conosca. Su questo aspetto emotivo del racconto ci tenevo tanto si capisse cosa provassero quei due…
Ci terrei ad avere la valutazione come recensione!
Grazie mille! E alla prossima!
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Post: 71
20/10/2023 14:50
 
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Ciao carissima,

mi dispiace essere andata fuori tema, sono comunque contenta che la trama ti sia piaciuta e che la lettura sia risultata scorrevole e piacevole.

Quella storia doveva essere scritta (avevo Alaric arrampicato su per la braga, che non mi mollava più [SM=g27987][SM=g27987] ) e il tuo contest è stato lo spunto perfetto che mi ha motivata a farlo.

Colgo l'occasione per congratularmi coi vincitori e con tutti i partecipanti, alla prossima! [SM=g27989]
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Post: 645
Giudice*****
20/10/2023 19:35
 
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Ciao, sono contentissima della tua valutazione, per quanto riguarda la grammatica me lo aspettavo. Ci tenevo molto che comprendessi lo stile che ho scelto per scrivere questa storia, ci ho messo molto del mio e conosco l'ambiente psichiatrico perciò son contenta che si sia notata la verosimiglianza!
Ti ringrazio ancora tanto e mi farebbe piacere ricevere la valutazione come recensione alla storia.
Alla prossima🖤
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Post: 222
Giudice*
21/10/2023 16:44
 
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Scusate se vi ho lasciato ancora in sospeso.
Purtroppo ho contratto una variante, non grave, del Covid e ho fatto due giorni con la febbre a 38,5°. Adesso sto un pochino meglio e cerco di rispondere a tutti, vi lascio anche le valutazioni come recensioni.

Intanto, mi congratulo cordialmente non solo con i vincitori, ma con tutti voi che avete partecipato: non era un argomento facile e ve lo siete portati a casa egregiamente.
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Post: 222
Giudice*
21/10/2023 17:08
 
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Per sicurezza, ho recuperato il manuale di Linguistica Italiana (I. Bonomi, A. Masini, S. Morganà, M. Piotti, Elementi di Linguistica Italiana) perché, come ho detto, sono pignola su queste cose.

@thors

Innanzitutto, mi sono resa conto di aver omesso una piccola, ma determinante, precisazione nella valutazione (che provvedo subito a correggere): non devi solo andare a capo, cosa che hai fatto, ma lasciare uno spazio ad ogni cambio di scena, essenzialmente.

Esempi: "gran carriera senza il proprio padrone, rimasto sull’erba privo di sensi.
Nasly riaprì gli occhi in un camera poveramente arredata"

"molto vago circa l’incarico ricevuto.
Come aveva concordato con il margravio"

E via dicendo. Fondamentalmente, devi separare i paragrafi ogni volta che c'è un salto temporale, entra in scena un personaggio nuovo o ci si trova in un luogo nuovo.

Poi, per pubblicare la storia a capitoli, ti direi di aspettare due settimane dall'uscita della valutazione (ai primi di novembre) e poi puoi sistemarla a piacere.


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