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Ivan Lendl

Ultimo Aggiornamento: 15/01/2010 15:07
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23/09/2009 00:07

un modello in campo e fuori
Siamo a fine anni 80 e il sottoscritto, classe 1981, si avvicina al tennis grazie anche alla passione di suo fratello maggiore (7 anni di differenza).

nelle varie (e costose) riviste specializzate di proprietà di mio fratello un appassionato di matematica come me si fionda sulle classifiche atp.

n° 1 del mondo: Ivan Lendl, classe 1960, Cecoslovacchia.

oggettivamente Ivan in campo non faceva molto per essere amato dal fruitore di tennis medio, figurarsi da un bambino.

look ed espressione da regime comunista (del resto, da lì veniva), espressione seriosa e carattere antitetico a quello di uno showman.

oltretutto in famiglia mio fratello era una di Agassi mentre io prediligevo il gioco un pò incosciente di Boris Becker, quindi per il cattivone fagocitatore di tornei nel mio cuore non c'era spazio.

questo inizialmente.

ho sempre detto che avrei voluto nascere 15/20 anni prima per godermi al meglio gli anni 80 e questo vale anche per il tennis.

Lendl era un tennista assolutamente fantastico, era dotato di un servizio molto solido, di un dritto fantastico (specialmente in lungolinea) e di un rovescio molto pericoloso.

Insomma, un giocatore completo al quale mancavano solo alcuni colpi a rete.

Sia ben chiaro, il suo polso era molto dolce (gli esperti dicono che la sua impugnatura fosse "western" ma di sicuro non mi curavo di quei dettagli per me insignificanti), ma a quei tempi le superfici veloci erano veloci per davvero e quindi era costretto a cedere il passo a gente del calibor di Becker, Edberg e compagnia bella.

Sono stra-convinto che con l'erba battuta attuale Ivan si sarebbe portato a casa anche Wimbledon, unico slam che non ha vinto (8 slam nel carniere, hai detto cotica).

Non mi soffermo sui suoi risultati, mi limito a linkare l'articolo su wikipedia:

clicca qui per la sua bio

I ricordi maggio che ho riguardo la carriera di Ivan sono legati agli Australian Open, ai Masters (5 vittorie) ed al Roland Garros.

Riguardo i French Open ricordo un match del 1992 al primo turno contro Sergi Bruguera (il quale vincerà poi le edizioni 93/94) nel quale massacrò il giovane spagnolo in 3 set, trovando anche il tempo di lamentarsi del campo (!) a causa del maltempo e chiamando praticamente da sè la sospensione della partita (sul 6-4 2-1)

Da veterano qual era (32 anni contro i 21 dell'avversario) gestì al meglio la sospensione della partita finendo il massacro, chiudendo con il punteggio di 6-4 6-2 6-1.

A quei tempi Bruguera era in rampa di lancio, neo top ten (credo), mentre invece Lendl era precipitato in classifica e ricordo che io e mio fratello eravamo davanti alla tv estasiati nel vedere il vecchio leone marcare il territorio (forse per l'ultima volta) contro le nuove leve.

clicca qui per vedere i punti finali del match

Se devo trovare un difetto in Ivan, dico che secondo me avrebbe dovuto ritirarsi un pò prima del 94, anche perchè alcuni infortuni lo trasformarono nella brutta copia del grande giocatore che era.

Ora concludo che mia moglie, al 3° mese di gravidanza, mi reclama.

Vi lascio con una frase che fa capire quanto fosse battagliero e desideroso di vincere:

"Nel tennis, se desideri farti un amico, comprati un cane"
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Indubbiamente un giocatore che ha fatto la storia, la contrapposizione massima del genio e sregolatezza. Non era sicuramente uno dei miei preferiti (adoravo Agassi ai tempi, peccato non essermi goduto tanto Cash che mi piaceva da morire) ma gli va riconosciuta una enorme determinazione e il merito di aver vinto tanto (anche se ha pure perso tanto) nonostante non fosse, di base, un ottimo giocatore.
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23/09/2009 18:53

beh sei un pò troppo severo con Lendl.

insomma di talento ne aveva, anche se è vero che i suoi colpi erano molto costruiti e non naturali (come ad esempio crazy mac), ma il polso era molto sensibile.

è forse il padre del tennis moderno ed un esempio di professionalità ed abnegazione.

oltretutto dentro il campio era molto serio mentre fuori era molto umile.

in una sua recente intervista ha detto che i tennisti attuali lo farebbero nero e che fed-ex non gli farebbe vedere la pallina, questo nonostante in tantissimi dicano che lui sarebbe competitivo anche ai livelli del tennis attuale
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Re:
captainkeane, 23/09/2009 18.53:

beh sei un pò troppo severo con Lendl.

insomma di talento ne aveva, anche se è vero che i suoi colpi erano molto costruiti e non naturali (come ad esempio crazy mac), ma il polso era molto sensibile.

è forse il padre del tennis moderno ed un esempio di professionalità ed abnegazione.

oltretutto dentro il campio era molto serio mentre fuori era molto umile.

in una sua recente intervista ha detto che i tennisti attuali lo farebbero nero e che fed-ex non gli farebbe vedere la pallina, questo nonostante in tantissimi dicano che lui sarebbe competitivo anche ai livelli del tennis attuale




sì, è indubbio che talento per arrivare a certi livelli ne devi avere, è anche vero però che ha beneficiato più di tutti del cambio di racchetta come è altrettanto vero che i suoi colpi erano molto costruiti. Diciamo che rispetto a un MacEnroe, ma pure a un Edberg o un Cash lui aveva molto meno talento, ma tantissima abnegazione in più. Per me è un merito per un tennista avere cervello, le partite solo col braccio non le vinci. Anche perchè ai suoi tempi le partite erano battaglie psicologiche, oggi i giocatori si comportano in maniera più professionale, c'è più clima da volemose bene.
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Re: Re:
.tommy82., 24/09/2009 9.36:




sì, è indubbio che talento per arrivare a certi livelli ne devi avere, è anche vero però che ha beneficiato più di tutti del cambio di racchetta come è altrettanto vero che i suoi colpi erano molto costruiti. Diciamo che rispetto a un MacEnroe, ma pure a un Edberg o un Cash lui aveva molto meno talento, ma tantissima abnegazione in più. Per me è un merito per un tennista avere cervello, le partite solo col braccio non le vinci. Anche perchè ai suoi tempi le partite erano battaglie psicologiche, oggi i giocatori si comportano in maniera più professionale, c'è più clima da volemose bene.



l'ultima tua frese è verissima!

diciamo che lendl è uno dei padri del tennis moderno, se non il principale
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Lendl è direttamente collegato ai miei primi ricordi del tennis essendo io ormai 30enne. Non è mai stato uno dei miei preferiti, anzi ricordo che il suo sguardo e la sua espressione mi mettevano paura, pero' ha sempre goduto del mio rispetto per la classe dimostrata nel corso della carriera..indimenticabile l'espressione di Lendl al termine dello scambiio iniziato con la storica battuta dal basso di Chang al Roland Garros ('89 se non ricordo male)...avesse potuto farlo avrebbe sicuramente tirato la racchetta all'americano!
[Modificato da sanchez_79 15/01/2010 15:07]
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