A metà giugno 2008 mi ruppi un dito (il medio della mano destra, e non essendo mancino, non potevo praticamente fare nulla, nemmeno pulirmi il culo, con quella mano) e dovetti portare la stecca per 3 settimane (la tenni 23 gg per la precisione), quindi guardai tutta l'edizione di Wimbledon così.
Forse per la prima e unica volta non vedevo l'ora che sarebbe arrivata la fine di Wimbledon, siccome il lunedi successivo alla finale mi sarei liberato della stecca
Poi mi ricordo in particolare il torneo di Madrid del 2006, quando si giocava ancora sul sintetico, perchè erano i primi mesi post-liceo, e io non sapevo cosa fare all'università, e mio padre, mentre facevamo un discorso sull'argomento, mi disse (anche se cmq in tono amichevole, senza darmi addosso) "Mica puoi continuare a guardare il tennis tutto il tempo".
E infine mi torna in mente Wimbledon dell'anno scorso. Di solito io e la mia famiglia trascorriamo i fine settimana a Baia Domizia, prima di andarci definitivamente nel mese di agosto, e il week end della finale sarebbe stato il primo che avremmo passato li.
Io ovviamente protestai, e ottenni di portarci il decoder, quindi naturalmente passai tutta la domenica pomeriggio a vedere la finale insieme a mio cugino (anche lui appassionato di tennis, ma non ai miei livelli
).
E la giornata proseguì tra incursioni gufatorie di mio padre, continue lamentele di mia sorella (all'altra invece un pò il tennis piace) che voleva tornare a Napoli e il mio nipotino di 4 anni che rompeva continuamente i coglioni
Il tutto reso ancora più fastidioso dal fatto che Federer non stava offrendo una grande prestazione e Roddick se la stava giocando fino alla morte.
Ma alla fine l'esultanza era incontenibile
E ci saranno sicuramente altri aneddoti o momenti particolari, ma adesso non mi sovvengono.