00 28/04/2018 15:44
Re: Re: Re:
failo.legendkiller, 28/04/2018 13.52:




Il fatto che un giocatore domini su una supericie non può esserer un motivo valido per denigrarla.
Io impazzisco per il rosso, e in generale per le superfici naturali. Il tennis vero è terra o erba, qui il talento viene esaltato.
Davvero non capisco questa necessità di avere partite brevi, quando il tennis è di qualità una bella maratona di 5 set sul rosso è il massimo per un appassionato.
Qualsiasi cosa è meglio di un Karlovic-Raonic sull'ignobile cemento, la stessa partita sul rosso diventa perlomeno godibile.




C'è una contraddizione in termini in quello che dici.

Ami le superfici naturali (ok, ragionevole, anche io amo l'erba...non necessariamente solo quella del tennis [SM=j2856953] ), ma quando denigri un match tra Karlovic e Raonic non denigri la superficie su cui giocano, denigri Karlovic e Raonic.

Se i due si affrontassero domani, giocherebbero allo stesso modo su terra, erba e cemento. Sul rosso vedresti qualche scambio in più sopra i 5 colpi (ma sotto i 10)...ma quanti, nell'arco di una partita? Molto pochi.
Quindi non cambierebbe molto.

Da questo punto di vista per me ha poco senso criticare questa o quella superficie.
Volendo prendere ad esempio giocatori dalle caratteristiche meno "estreme", Mahut ha un tennis offensivo anche sul rosso. Gasquet sta dieci metri dietro la riga di fondo anche sull'erba.
Carreno Busta li mortacci sua fa il pallettaro anche sui prati.

Allora sarei io a dovermi incazzare se vedo PCB contro Ramos al Queen's, o peggio a Wimbledon, con i due che palleggiano da fondo e le discese a rete totali che si contano sulle dita di una mano a fine match.

Quindi non capisco qual è il punto del tuo discorso.
Dire che la terra può rendere godibile qualsiasi match è un'estremizzazione sbagliata secondo me.
Dipende dal match, ma soprattutto dai giocatori: Carreno Busta vs Ramos per me è un buon modo per addormentarmi, anche se giocano sul ghiaccio.
Karlovic-Raonic anche, magari skippo fino al tb, ma almeno so che di tanto in tanto posso vedere qualche volè giocata bene (innegabilmente, le sanno fare).

A me piace il tennis a tutto campo, quindi IN GENERALE è chiaro che sulla terra ne vedo meno e quindi l'apprezzo di meno rispetto a cemento ed erba.
Ma con l'uniformazione delle superfici si stanno uniformando anche i giocatori.
Molti di loro li puoi raggruppare in due categorie: "attaccanti" e "difensori" da fondo.

I primi tirano forte, cercano di comandare il gioco, i secondi contengono in attesa dell'errore dell'altro.
Questo, purtroppo, sta avvenendo a prescindere dalle (anzi anche a causa delle) superfici.