Cuba Facile

Prostitute su catalogo già negli anni '40

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    cocoloco
    Post: 10.097
    Sesso: Maschile
    00 17/03/2024 10:30
    Prima del 1959 c'erano molti bordelli all'Avana, peró l'unico che si ricorderà per sempre é quello di Marina, in via Colón 258, nell'omonimo quartiere dell'Avana

    Marina Cuenllas era la "matrona" più famosa dell'Avana. Di origine galiziana, viveva nell'attico di un edificio situato in Avenida de las Misiones, e aveva due figli

    Quello di Marina, per le sue tariffe e per le personalità che lo frequentavano, era un luogo esclusivo. Di tanto in tanto gli faceva visita John F. Kennedy, che sarebbe diventato presidente degli Stati Uniti, e Juan Bosch, futuro presidente della Repubblica Dominicana, solo per citare due illustri personaggi.

    Il “servizio” costava dieci pesos – una fortuna negli anni quaranta – e si permetteva l'accesso solo a clienti conosciuti, raccomandandi o che potevano citare il nome di una delle ragazze che lavoravano in quella casa

    Nel patio laterale c'era un bar molto ben fornito. Le ragazze ben vestite e profumate, a differenza di altri bordelli dove si mostravano nude, aspettavano i clienti prima di accompagnarli in una delle stanze al piano di sopra.

    Un album raccoglieva le foto di tutte le “allieve” di Marina, immortalate completamente nude. Questo permetteva ai clienti di selezionare a distanza e di arrivare direttamente dopo aver scelto

    Questo modo di offrire prostitute era una novità all'Avana in quel momento.
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    Roberto Ramberti
    Post: 1.107
    Sesso: Maschile
    00 20/03/2024 23:47
    Sui bordelli all'Avana ricordo che venni bannato dal gruppo di FB da una Moderatrice chica cubana per aver citato e reclamizzato un'opera del Padre della Patria Carlos Manuel de Céspede proprio con oggetto le prostitute cubane all'Avana.
    Il tema era collegato alle ricorrenti diatribe sulle jineteras, che la maggioranza delle cubane frequentatrici dei Social, in particolar modo le principesse approdate sulle coste italiche (al 99% ex jineteras come molte hanno sempre confermato nel Barrio de Cuba), , pretende di distinguere e separare dalle putas dei bordelli, ritenendo le jineteras altra cosa, vittime dello stato sociale di Cuba e del Castrismo.

    Intendevo sottolineare, con il riferimento ai contenuti dell'opera di Manuel de Céspede , che la questione non era ristretta all'epoca pre e post Revolucion, ma aveva radici molto più profonde nel tempo.
    Si conoscono i numeri esorbitanti dei bordelli presenti all'Avana sotto il Governatorato Hispanico, migliaia ......, nel più importante e trafficato porto dell'Impero Spagnolo delle due Americhe.
    Non a caso l'opera del politico attento alla sua terra, che lo porterà guidando la Rivolta contro i dominatori ispanici alla massima carica di Presidente de Cuba.

    Oggi con la crisi economica direi che si è smesso di parlare di jineteras con tutto l'universo di raggiri collegato.

    Si parla solo di giovani cubane che esercitano il mestiere più antico del mondo........

    [Modificato da Roberto Ramberti 20/03/2024 23:54]