Sui bordelli all'Avana ricordo che venni bannato dal gruppo di FB da una Moderatrice chica cubana per aver citato e reclamizzato un'opera del Padre della Patria Carlos Manuel de Céspede proprio con oggetto le prostitute cubane all'Avana.
Il tema era collegato alle ricorrenti diatribe sulle jineteras, che la maggioranza delle cubane frequentatrici dei Social, in particolar modo le principesse approdate sulle coste italiche (al 99% ex jineteras come molte hanno sempre confermato nel Barrio de Cuba), , pretende di distinguere e separare dalle putas dei bordelli, ritenendo le jineteras altra cosa, vittime dello stato sociale di Cuba e del Castrismo.
Intendevo sottolineare, con il riferimento ai contenuti dell'opera di Manuel de Céspede , che la questione non era ristretta all'epoca pre e post Revolucion, ma aveva radici molto più profonde nel tempo.
Si conoscono i numeri esorbitanti dei bordelli presenti all'Avana sotto il Governatorato Hispanico, migliaia ......, nel più importante e trafficato porto dell'Impero Spagnolo delle due Americhe.
Non a caso l'opera del politico attento alla sua terra, che lo porterà guidando la Rivolta contro i dominatori ispanici alla massima carica di Presidente de Cuba.
Oggi con la crisi economica direi che si è smesso di parlare di
jineteras con tutto l'universo di raggiri collegato.
Si parla solo di giovani cubane che esercitano il mestiere più antico del mondo........
[Modificato da Roberto Ramberti 20/03/2024 23:54]