LE REGOLE SON REGOLE. MA QUALI REGOLE?
Di Marco Caldara - 21 Ottobre 2010
Nella foto (di repertorio) si brinda, ma il Tc Sarnico, sconfitto domenica per 4-2 sul campo del neo-promosso TC Le Rocce di Mascali (Catania), ha ben poco di che brindare. Il campionato dei lombardi è iniziato in salita a causa di un'inattesa sconfitta, generata - oltre all'abilità rivale - da un paio di episodi che li hanno penalizzati: sono stati obbligati a schierare il giovane 3.4 Ayrton Marini nel doppio decisivo e costretti a giocare l'intera sfida su un campo unico. Se il primo fattore è stato generato dalla sola sfortuna (con Giraudo che ha subìto un infortunio al collo nel colpire un rovescio), il secondo ha creato qualche dissidio. Per chiarire la situazione abbiamo raggiunto Fausto Marini, direttore sportivo del team orobico, con il quale abbiamo scambiato quattro chiacchiere a ruota libera, soffermandoci, oltre che sull'incontro catanese, anche sulle nuove decisioni federali e le prospettive del TC Sarnico per i rimanenti incontri stagionali.
Anche se quest'anno è stata abolita la deroga (sfruttata nel 2009 da Casale e Bassano) che permetteva l'utilizzo di un unico campo, la sfida si è giocata proprio su un campo solo. Per quale motivo?
Per prima cosa sono dell'opinione che giocare su un campo solo sia una cosa drammatica. Ci è capitato lo scorso anno a Casale e nel 2008 a Bassano, e nonostante lo sapessimo già prima e ce l'aspettavamonon è stato affatto piacevole. Domenica invece è stato come un fulmine a ciel sereno. Siamo arrivati al circolo Sabato e ce l'hanno comunicato, spiegandoci che uno dei due era inagibile. Era effettivamente così, ma per quale motivo? Ha piovuto per molti giorni a Catania, ma prendendo come esempio i campi del nostro circolo, se piove anche parecchio la sera, il mattino dopo si gioca tranquillamente. Perché li no? Il Sabato c'è stato il sole per tutto il giorno, ma le condizioni non sono migliorate; e la Domenica idem. A mio modo di vedere hanno rifatto il campo troppo tardi e chiaramente non si aspettavano che piovesse così a lungo. Però le conseguenze le abbiamo pagate noi, non loro! Abbiamo chiesto al capitano avversario di poter giocare sui campi in erba sintetica all'aperto, ma ci hanno spiegato che non erano regolamentari. Abbiamo verificato insieme al giudice arbitro e lo erano. A quel punto ci hanno detto che i loro giocatori preferivano la terra. Ho chiamato il capo dei giudici arbitri nazionale e mi ha spiegato come la decisione fosse a discrezione dell'arbitro designato per l'incontro. A quel punto ho chiesto la possibilità di fare ricorso e mi ha chiaramente detto: "ti prendo 600€ e te lo boccio". Naturalmente capiamo la scelta di giocare comunque sulla terra, ma se una squadra dichiara due campi, due ne deve avere e non c'è causa di forza maggiore che tenga. Sarebbe stato più corretto giocare sull'erba. Poi è vero, se devi perdere perdi comunque, ma non ne sono del tutto certo. Lasciando stare il discorso superficie, giocando su due campi avremmo potuto schierare Sirianni e Van Scheppingen come secondo doppio (li abbiamo messi da uno per non fargli perdere l'aereo) e con Pirozzi/Jorquera avrebbero quasi sicuramente vinto, regalandoci il pareggio. Il campo unico ha compromesso, in parte, le sorti dell'incontro, e così non è bello.
L'infortunio di Alberto Giraudo vi ha obbligato a schierare già alla prima giornata un giovane del vivaio, falsando gli equilibri in campo nel doppio finale. Sappiamo chiaramente il vostro punto di vista sulla nuova normativa introdotta dalla Fit (è pensiero comune a tutti), ma volete spiegarci come è stato giocare la sfida decisiva sapendo praticamente in partenza di non poterla vincere?
Giocare un campionato di Serie A con tre giocatori significa partire 2-0 sotto e quindi perdere. Il nostro ragazzo è stato molto bravo e nel doppio non si è notata tanta differenza, diciamo un 60/40 per i padroni di casa. Nei momenti chiave è però normale che, al debutto, senta maggiormente la pressione e finisca per diventare un punto debole. Naturalmente gli avversari hanno giocato quasi sempre su di lui, avendo vita più semplice. Hanno la possibilità di partire più tranquilli, sapendo che a lungo andare la sfida girerà a loro favore, e questo è di grande aiuto nelle sfide delicate come quella in questione. Purtroppo la regola è senza senso, ma che ci possiamo fare? Sarebbe come giocare il campionato di calcio di Serie A con 11 uomini e poi schierare i ragazzi delle categorie inferiori. Vi pare sensato? E' ridicolo! Preferisco non fare altri commenti. Per quale motivo devo continuare a cercare un circolo perfetto per le gare (Cividino), dove si gioca sempre, con bar e ristorante, chiamare i giudici di linea, i raccattapalle, e montare le tribune? Già non abbiamo alcun ritorno in termini economici e così facendo è svanita anche la soddisfazione personale. Si rischia di perdere soldi e basta, in quanto per di più non abbiamo visto un euro dei rimborsi promessi della Fit. Ogni anno trovano varie scuse, e spesso banali, per non darceli; e la stessa cosa accadrà sicuramente anche per altri circoli. Se vogliono far morire la lega basta che lo dicono: la cancellano e discorso chiuso.
L'utilizzo del campo unico ha prolungato la durata della sfida, e sappiamo che avete avuto numerosi problemi con alloggio, trasporti, voli e quant'altro. Di che genere?
E' stato un bel disagio in quanto ci siamo trovati in 10 a non sapere davvero come e quando rientrare. Al termine dei singolari, per cercare di prendere in extremis i voli prenotati, metà del nostro gruppo (5 persone) è partito per raggiungere l'aeroporto. Purtroppo l'autostrada era intasata a causa di un incidente e hanno perso il volo. Fortunatamente ne hanno trovato un secondo in serata e sono rientrati. Successivamente anche Sirianni e Van Scheppingen, dopo il doppio, sono partiti con una macchina (neanche l'ombra di un taxi) per l'aeroporto, ma anche loro non hanno fatto in tempo. Ci siamo quindi dovuti fermare in hotel, partendo la mattina dopo. La rabbia non è tanto generata dalla perdita in termini economici (abbiamo pagato 20 voli prendendone 10, e una notte d'hotel in più per cinque persone) ma dal fatto che tutto questo sia stato causato dall'inatteso problema del campo, che ha prolungato la sfida. Avessimo giocato su due campi non avremmo avuto alcun problema.
Oltre a questa norma, la Federtennis ha inserito anche un comma con il quale autorizza il proprio consiglio a stravolgere a piacimento - ogni anno - le regole per la massima serie. Che idea vi siete fatti su questa decisione?
Non mi stupisce. Penso che continueranno a farlo. Prima hanno introdotto regole per far sparire il Capri e ora che ce l'hanno fatta si trovano in una situazione spiacevole. Però non importa a nessuno se l'Empire schiera i ragazzi e il Capri non c'è più. In Serie A2 ci sono comunque squadre che vogliono salire per il prestigio di giocare nella massima serie e quindi alla Federazione cambia poco. Le squadre ci saranno sempre. La Serie A1 ha avuto un picco piuttosto alto negli anni scorsi, ma ora è in caduta libera. Le società però mettono i soldi e quindi il campionato non muore. Anche il discorso dei ripescaggi accaduto negli ultimi anni è spiacevole. Ci sono squadre che per salvarsi hanno giocato playout, andata e ritorno, spendendo grandi quantità di soldi; mentre alcune sono state ripescate dopo la retrocessione. Non è giusto nei confronti degli altri circoli concorrenti.
... e sull'abolizione della Final Four?
Dispiace. Era un momento di raccolta, con 4 squadre, 6 col femminile, tanti giocatori, bell'ambiente, bell'atmosfera, al di là dell'aspetto agonistico. Per noi è stata una bella esperienza e non aver la possibilità di ripeterla sarà un peccato. Così facendo si svilisce ulteriormente il campionato. Inoltre il giocare le semifinali in casa della prima del girone è uno svantaggio per la squadra ospite, in quanto il fattore campo è spesso determinante. Sono sfide che andrebbero giocate in campo neutro, come negli ultimi anni. Per carità, anche a noi è capitato di giocare due playoff in casa, non discuto, però il fattore campo è troppo importante e non ritengo giusto operare in questo modo per le semifinali scudetto. I circoli sono ormai stanchi di impegnarsi per una manifestazione che continua a perdere appeal: anche in caso di vittoria la soddisfazione viene meno. Innanzitutto perché oltre al titolo non si ha alcun altro riconoscimento, e poi è un campionato di basso livello. L'unico top100 iscritto è Robin Haase, ma non vi è certezza partecipi. In Francia e Germania la lega è piena di giocatori nell'elite del tennis mondiale che rendono avvincente la competizione, mentre in Italia si va al contrario, cercando di eliminarli. L'assenza di certi giocatori toglie interesse agli incontri e diventa anche difficile trovare degli sponsor che mettano molti soldi quasi inutilmente.
L'Empire, in gara contro l'ST Bassano, ha optato per schierare dei ragazzi in modo da risparmiare denaro per una sfida che, anche convocando i "titolari", molto probabilmente avrebbero perso comunque. Qual'è il vostro giudizio su questa decisione della società laziale?
Loro probabilmente hanno un problema di soldi e quindi credo che terranno i loro fondi per giocare lo spareggio salvezza. Se Mirnegg sarà ancora infortunato magari lo chiameranno comunque, anche solo per far scalare i compagni; cosa piuttosto importante. Io comprendo e in parte condivido anche la loro scelta, ma così facendo portano una perdita anche alle squadre avversarie. Noi ospiteremo Empire, Anzio e Casale. Una sfida e mezza praticamente sarà come non giocarla. Noi non l'abbiamo mai fatto, nemmeno lo scorso anno quando l'ultima di campionato giocavamo con il TC Schio e vincere o perdere non avrebbe cambiato nulla. Per rispetto di avversari, giocatori e sponsor abbiamo comunque schierato i titolari. In mancanza di fondi è però sicuramente meglio non schierarli che schierarli e poi non pagarli; cosa che alcuni circoli hanno fatto anche lo scorso anno. Certo, ognuno "a casa sua" si comporta come preferisce, ma da questo punto di vista noi dirigenti del TC Sarnico possiamo andare in giro a testa alta, altri purtroppo no.
Proprio l'Empire sarà vostro ospite domenica sui campi di Cividino e quanto pare farà giocare nuovamente i ragazzi del vivaio. Sappiamo che vi è stata fatta una richiesta particolare dai capitolini. L'avete accolta, ma a bocciarla ci ha pensato la Federazione. Potete spiegarci l'accaduto?
L'Empire è intenzionato a giocare con i ragazzi delle giovanili anche la sfida con noi e di conseguenza, per risparmiare ulteriore denaro, ci hanno chiesto di ritardare alle 11 l'inizio della sfida di Domenica, in modo da venire in aereo il giorno stesso. Noi abbiamo accettato la proposta e quindi abbiamo passato la richiesta alla Federazione. Loro però l'hanno respinta e quindi si giocherà regolarmente alle 10. Per noi è lo stesso, ma sicuramente il posticipare di un'ora l'inizio delle gare cambiava poco in termini di tempo, in quanto le partite con i giovani in campo dureranno poco.
Ultima domanda, che esula un po' dagli argomenti di carattere "politico" trattati nelle precedenti. Alla luce della sconfitta di Catania, che prospettive avete per la stagione?
Per avere le idee chiare bisognerà aspettare la quarta giornata, quando la classifica avrà preso una determinata "piega". Penso che noi, se tutto andrà bene, potremo arrivare al terzo posto. Il campionato è più corto per l'assenza di Capri, e se aggiungiamo che l'Empire "scioglie" alcuni incontri e Anzio è costretta a schierare un 4.1, siamo in 4 a giocarci i playoffs. Noi abbiamo già perso una partita e quindi sarà molto dura. Il sorteggio non ci ha certo aiutato in quanto siamo l'unica squadra del girone uno a giocare sul rapido e quindi le trasferte le abbiamo sulla terra, come sarebbe successo anche con la presenza di Capri. Nell'altro girone invece ci sono varie squadre a giocare sul rapido. Per di più Le Rocce giocherà in casa anche con Casale e Bassano, le altre due squadre più forti del girone, e da questo potrebbe trarre un bel vantaggio diventando più insidiosa in termini di classifica. Sicuramente dobbiamo cercare di vincere le tre sfide in casa e fare 9 punti, poi in trasferta a Bassano sarà dura, specialmente se convocheranno Lorenzi. Ora valuteremo: se ci sarà la possibilità di arrivare secondi ce la giocheremo fino in fondo, mentre se saremo tra terzo e quarto posto (con un playoff molto probabile a Roma o Parma) vedremo. L'idea di arrivare quarti e chiuderla lì sarà da valutare: la Fit rovina il campionato e noi potremmo contribuire a falsarlo ulteriormente.
Sul discorso del campo, vero problema della sfida, abbiamo poi sentito anche il parere di Massimo Ocera, capitano della formazione. Queste le sue parole:
Non mi va di entrare nel merito per quanto riguarda la situazione dei campi. Certamente non si saranno dannati l'anima per averli perfetti alla prima giornata, ma spesso nei campionati a squadre mi è capitato di imbattermi in avversari poco corretti o che agivano in malafede, e quello del Tc Le Rocce non mi sembra affatto uno di questi casi; anche perché il loro pubblico non ha disturbato gli incontri e su questo non abbiamo di che lamentarci. La decisione di giocare per forza sull'unico campo in terra è condivisibile o meno, ciò che non va è la regola della Federazione. Regola che non c'è! Non credo sia difficile creare una norma che spieghi come comportarsi in queste situazioni. Giocare sui campi di riserva, giocare sul campo coperto, giocare sull'unico campo agibile. Tutto è possibile, non fa differenza, basta che sia messo per iscritto e non diventi a discrezione del giudice arbitro del singolo incontro.