00 03/04/2017 13:39
Continuo a non essere d'accordo, ma proprio in generale, non solo riguardo a Federer e Nadal.

Quando si affrontano un giocatore offensivo ed uno difensivo (meglio, più difensivo), la partita è nelle mani del primo, perchè è lui che deve prendersi più rischi.

E' un pò come Napoli-Juve di ieri, o quella di mercoledi. Presumibilmente tra due gg la partita sarà speculare a quella di ieri, perchè è il Napoli che ha bisogno di fare 2 gol, non la Juve.
O la Roma che dovrà segnarne due alla Lazio e non viceversa.

E' facile ipotizzare che bianconeri e biancocelesti non faranno una partita basata sul possesso palla o sul controllo del gioco, ma piuttosto un match di contenimento.
Chiaro, a differenza del tennis, è la situazione che impone determinate tattiche (in altre occasioni Juve e Lazio si saranno trovate a dover rimontare 2 gol e quindi giocare d'attacco), mentre con la racchetta i valori in campo quelli sono.

Parallelamente, si può dire che Nadal può anche aspettare l'errore di Roger, perchè il suo tennis è più solido da fondo e più regolare, percentuale e "sicuro".
"Lascia che mi attacchi, io lo aspetto, sono pronto".

Ora, se Federer riesce a prendersi dei rischi, che poi pagano, diventa difficile per tutti organizzare una difesa.
Ma il discorso si può estendere anche a giocatori meno quotati.
Chessò, in un match tra Mahut e Agut sul cemento, chi è che si prenderà più rischi?
In un ipotetico incontro fra Stakhovsky e Thiem?

E così via.
Ovviamente la distinzione diventa sempre meno netta quanto più i giocatori presi in questione sono "medi", cioè non orientati decisamente verso un estremo o l'altro (esempio: Dimitrov e Troicki, Goffin e Pouille, Zverev e Kohlschreiber ecc.).

Ma per definizione, il tennis regolare è più redditizio in generale, ma non ha i picchi di un tennis offensivo efficace.