00 04/09/2018 13:47
Col passare delle ore ho riguadagnato un po' di ottimismo e anche io voglio credere che non sia finita.

Semplicemente quest'anno non ha pagato la formula vincente del 2017: "Gioco poco, vinco, mi riposo". L'anno scorso le partite lottate le ha vinte praticamente tutte (eccezione il quarto US Open), mostrando una eccezionale gestione dei punti cruciali. Quest'anno le ha perse tutte, ad eccezione della finale AO e della semi di IW con Coric (primo campanello d'allarme). Ha perso in due dei tre tornei più importanti dell'anno, gettando occasioni su occasioni (più ieri che contro Pdf, nonostante il mp)

Non ho mai creduto che sarebbe durato il Roger mentalmente sereno, che non ha più nulla da dimostrare, della prima parte del 2017. Vincere aiuta a vincere e nel 2018, purtroppo, le cose sono andate storte, a partire dalla finale di IW con Del Potro. Federer è sempre stato un giocatore un po' emotivo, molto più dei mentalmente mostruosi Rafa e Nole, ed è anche per questo che in molti lo amano. Non ha saputo reggere alla pressione di dover dimostrare di essere ancora uno dei primi due al mondo, pur non potendo mettere in mostra il tennis scintillante dell'anno passato.

Poi, pur essendoci stato un calo generale nel suo gioco (di reattività e timing), non mi pare che abbia giocato male sempre. Gli AO li ha vinti e nobilitano questo altrimenti incolore 2018. Rotterdam l'ha vinto e ha portato a casa il numero 1. A IW ha giocato bene, tranne quella partitaccia citata, e sappiamo perchè ha perso (oltre ad un ottimo JMDP). Stoccarda l'ha vinto brillantemente. Su Wimbledon meglio non ritornare, una finale (almeno) gettata alle ortiche. Nessuno può predire il futuro, ma secondo me con Isner non avrebbe mai perso. E anche con Djokovic in finale poteva giocarsela, a differenza di quanto sarebbe potuto succedere in un quarto domani.
Male a Miami (ma sticazzi, tutto sommato, il 2017 è stato una meravigliosa eccezione), Halle (anche qui sticazzi, nonostante perdere con Coric sia odioso) e nella tourneè americana (e qui meno sticazzi). Però a Cincinnati è arrivato in finale e la ferita di ieri è ancora fresca. Non tutto da buttare, insomma, considerando il livello di gioco peggiore dell'anno.

Però non vedo perchè dovrebbe ritirarsi. Al momento è numero 2 al mondo. Non resterà al 2, ovvio, ma ora come ora non ci sono pericoli di un'uscita dalla top 10. E finchè resta in top 10 Roger può essere competitivo ad alti livelli. Non credo nemmeno che debba cambiare la programmazione, se la sua idea è quella di ritirarsi nel 2020. Alla fine dalla lunga pausa Miami-erba è uscito bene, se non consideriamo l'infausta parentesi di Halle (ma un torneo su erba si può segare). Se, invece, ha deciso di giocare la sua ultima stagione mi sembra giusto ripristinare la terra rossa per una sorta di Farewell Tour.

Intanto vediamo che succede in questo finale di stagione. Credo che a questo punto, dopo questa batosta, sia il caso di achiviare pressione e nervosismo. Shanghai è il torneo ideale per cercare di ripartire. Un Master 1000 certo, ma anche un torneo "singolo", che non è viatico a Slam o Finals. Un evento in cui si può dare tutto, senza troppa ansia.
Poi la tourneè indoor, dove di sicuro i fattori atmosferici non saranno un problema.
Insomma, stiamo a vedere che accade in questi 3 (4?) tornei senza troppo assilli. Chissà che non arrivi qualche sorpresa.