00 11/01/2019 20:16
Io ricorderò sempre la stagione erbivora del 2012, era veramente super. La sconfitta in finale a Wimbledon è stata anche molto sfortunata e soprattutto nel secondo set sembrava poter chiudere il conto. Poi due episodi (una volee magnifica di Federer e la chiusura del tetto) e si è manifestata d'un tratto la sua solita scarsa resilienza. Però da quella finale in poi era chiaro che sarebbe stato l'uomo da battere nei tornei su erba a seguire. Non a caso ha dominato le olimpiadi e ha vinto i championship 2013 (mi sembra anche gli US open 2012). Purtroppo per lui non è mai riuscito a sfruttare i momenti in cui era al top, non ha mai condizionato emotivamente un periodo, della serie "sono anche io un numero uno, devi stravolgerti o tirare tutto se mi vuoi battere". Resta una straordinaria carriera, un grandissimo giocatore che non ho mai disprezzato, un rovescio meraviglioso tra i più belli del circuito.

Resta il rimpianto di questi ultimi anni in cui poteva essere protagonista assoluto. Forse ero l'unico che nel 2017 lamentava la sua assenza e quella di Nole per un tennis più competitivo. Tutte le volte che vedró nelle fasi finali Anderson, Carreno, Isner, Raonic e compagnia rimpiangeró anche Andy