Djokovic è tornato quello di Shanghai e Bercy.
Murray non ha dovuto fare nulla di eccezionale o anche solo fuori dell'ordinario, come invece gli era successo contro Nishikori e Raonic.
E' stato più solido ma cmq ha confermato "semplicemente" quanto fatto nella seconda parte di stagione, e la stessa cosa è valsa per Nole.
Il risultato è giusto per quello che si è visto durante gli ultimi mesi e gli ultimi giorni, Murray ha meritato di finire l'anno al numero 1.
L'ho anche trovato più calmo del solito, cioè non ci sono stati i soliti "Come on" sugli errori dell'altro o gli imprechi vari.
Anche Nole si è comportato così, ma per lui non è un buon segno.
Anonimo nel body language.
Infine volevo aggiungere che...
giuseppe liucci, 19/11/2016 22.50:
Per me domani Djokovic non vince, stravince.
Quello che è mancato a Nole da New York a Londra è stata la rabbia agonistica che ha contraddistinto il suo ultimo biennio. Perso il n.1, improvvisamente Nole ha ritrovato quella carica persa e dopo un inizio balbettante, dovuto anche alla carenza di vittorie nell'ultimo periodo, ha messo la marcia noliana. Ora arriva allo scontro diretto, con un rivale quasi sempre tartassato negli ultimi 3 anni, nelle migliori condizioni possibili. Quella di Murray è stata una bella corsa, ma il vampiro è destinato a fermarsi ad un soffio dal traguardo.
...io mi inchino.