Logorio fisico, "vecchiaia", mancanza di motivazioni, infortuni frequenti.
Da questa cerchia non si esce, sono i motivi fondamentali per cui un tennista si ritira, ma ovviamente il discorso è soggettivo.
Santoro si è ritirato perchè troppo vecchio, ma avrebbe continuato a giocare fino a 100 anni da pro.
Agassi si è ritirato anch'egli perchè troppo vecchio, ma soprattutto perchè la conseguenza dell'età erano tanti infortuni dai quali il suo fisico non riusciva a riprendersi del tutto o in maniera rapida come un tempo.
Safin si è ritirato perchè si era rotto il cazzo. Lui dice che il tennis moderno ti logora fisicamente, e per uno poco dedito all'allenamento come lui questo logorio non era più sopportabile.
Justine Henin si è ritirata perchè non aveva più motivazioni, voleva vivere la vita senza l'oppressione degli impegni tennistici.
Poi, quando la lontananza dai campi è diventata insostenibile, è tornata.
Lindsay Davenport ha detto basta per i troppi infortuni, ma soprattutto perchè con un figlio a 29 anni e un rientro sempre più difficile, cominci a chiederti se ne vale la pena e quali sono adesso le tue priorità.
Così aveva fatto anche Kim Clijsters, che però è più giovane, quindi dopo essersi "stabilizzata" fuori dal campo, ha ripreso in mano la racchetta.
Credo sia inutile continuare.
Roger Federer? Dopo 23 semifinali Slam consecutive e 18 delle ultime 19 finali Slam disputate, si è fermato, a 29 anni. Quindi? Pensavate sarebbe andato avanti così fino al ritiro?
Ragazzi, il tempo passa per tutti e dopo una carriera a questi ritmi un calo è quasi fisiologico per un pur grandissimo atleta.
Ma non per questo ai primi "stop" si deve cominciare a parlare di ritiro.
Federer ha detto che vuole continuare anche dopo Londra 2012, ma dipenderà soprattutto dal suo fisico.
Certamente a 31-32 anni non sarà in grado di rimanere ad altissimi livelli per una stagione intera, e anzi forse verrà scavalcato anche da giocatori che prima gli avrebbero solo potuto allacciare le scarpe, ma se per lui questa non sarà una caduta di stile, diciamo, una ferita all'orgoglio, tanto meglio.
Giochi e si diverta finchè può, senza l'ossessione dei risultati, che ormai non c'è più per uno come lui (o meglio, sicuramente non ci sarà tra qualche anno).
Quando il fisico non lo sosterrà più, oppure quando saranno le motivazioni a non sostenerlo più, dirà basta.
Ognuno se la vive a modo suo.
[Modificato da Iceman.88 10/07/2010 14:20]