Iceman.88, 16/06/2018 14.30:
Perchè ognuno è diverso. Federer ha la mentalità "da re", inconsciamente vuole chiudere col punto più bello, e pensa di essere superiore agli altri. Inconsciamente, ripeto, poi è una persona umile, determinata ecc.
Ma l'aver dominato il tennis per così tanto tempo lo ha condizionato in tal senso.
Nadal ha la mentalità "da operaio", da quello che deve lottare per conquistarsi tutto perchè non è nato col sangue blu. E l'essere stato numero 2 per 3 anni e passa dietro a Federer ha consolidato ancora di più questo suo atteggiamento.
Zverev per esempio ha la stessa mentalità di Federer, ma gli mancano i risultati per potersi permettere di averla.
Schwartzman ha la mentalità alla Nadal, ma gli mancano le doti fisiche per ottenere gli stessi risultati.
Il discorso delle superfici qui si inserisce in rapporto a quanto possono esaltare certe caratteristiche fisiche. Oggi Nadal e Djokovic possono permettersi passanti paurosi da qualsiasi parte del campo perchè hanno le caratteristiche fisiche più adatte alle superfici odierne.
Ma, rovesciando l'affermazione, si può dire anche che le superfici più uniformi che ci sono oggi permettono a Nadal e Djokovic di effettuare colpi impensabili una generazione fa.
D'altronde Nole scivola sull'erba come se fosse terra battuta, ditemi voi se è normale...
Non voglio entrare nel discorso superifici perché lo abbiamo fatto uno zilione di volte, mi limito solo a dire una cosa sulle scivolate di Nole.
Può farle non tanto perché la superficie è più lenta, ma perché è più uniforme, come è giusto che sia col progresso tecnologico.
Laver dice che ai suoi tempi sui campi in erba una mucca rischiava di cadere, oggi Nole può scivolare in allegria. A prescindere dalla diatriba campi lenti/campi veloci credo che il motivo principale sia che i campi son fatti meglio adesso.
Per il resto facevo la stessa riflessione su Zverev l'altro giorno.
Federer è il mio preferito della sua generazione, non ho preferiti nella generazione successiva, Zverev è il mio preferito in questa.
Probabilmente non è la tecnica a catturarmi, ma l'atteggiamento regale, che Roger e Sasha innegabilmente hanno.