United States Open Tennis Championships 2019

Visto che sono qui commento gli altri eventi del weekend.

Complimenti a Berrettini, grandissimo torneo.
L'appunto è sempre quello, più che di rovescio (comunque non competitivo ad altissimi livelli, è migliroato ma non ancora abbastanza) deve migliorare a livello di testa.

Il campione è colui che nel momento clou tira fuori il coniglio dal cilindro, o quantomeno colui che aspetta l'errore dell'avversario senza far danni.
Berrettini nel momento importante è uno che tende sovente a fare la frittata, vedi doppio fallo con Monfils, vedi tie-break buttato nella spazzatura con Nadal.

Fortunatamente sembra uno che impara in fretta. Con Federer ha vissuto una tragedia sportiva, poteva rischiare il bis, invece ha approcciato la partita in tutt'altro modo ed è andato a tanto così dal vincere il primo set.
Speriamo che faccia tesoro anche delle esperienze vissute a Flushing Meadows.






Poi la finale femminile. Innanzitutto sono contento, non ho perdonato a Serena la sceneggiata patetica dell'anno scorso. è una sore loser e spero abbia altre occasioni per dimostrarlo.
La Williams ha giocato veramente, ma veramente male. Quando nel secondo set ha perso il servizio a zero con dritto in rete, dritto in rete, dritto in rete e doppio fallo c'era da star male per lei.

La reazione finale è frutto di tante cose, la reazione della campionessa ferita, la spinta del pubblico, la tremarella di Andreescu. Andreescu che è stata grandiosa, ingiocabile o quasi per gran parte del match, la conoscevo poco e (ovviamente) mi ha fatto una grande impressione.

Ha tremato, come si evince non solo dai due break subiti dal 5-1 in poi, ma anche e soprattutto dai tremila lanci di palla sbagliati nell'ultimo quarto d'ora di partita (più che nel resto del torneo), però date età e situazione chi potrebbe biasimarla.