Iceman.88, 19/02/2022 17:31:
Ho completato la lettura del libro di Djokovic, ed il mio giudizio è: pensavo peggio.
Nel senso: ho trovato un'eccessiva retorica nella parte in cui parla della sua infanzia, la guerra, il destino, la "Maledizione" (così chiama i problemi respiratori e fisici che hanno caratterizzato la prima parte della sua carriera), ecc. MA io non ho vissuto l'infanzia sotto le bombe, quindi non mi metterò certo a giudicare il modo in cui l'ha descritta Nole.
Per quanto riguarda tutta la parte sul glutine, penso che da parte sua ci sia un'eccessiva demonizzazione di questa proteina, poichè lui consiglia caldamente di eliminarla anche a chi non ne è intollerante. Mentre numerosi studi accertano che gli individui "sani" (verso appunto il glutine) non hanno alcun problema a digerirlo ed assimilare gli alimenti che lo contengono.
Questo ovviamente non esclude che una persona non intollerante possa trovare giovamento dall'eliminazione, o riduzione, del glutine dalla propria dieta.
Ma tutto ciò rientra nel campo della soggettività. Per quanto Djokovic sottolinei più volte di non essere un medico o nutrizionista e che quello che va bene per lui non necessariamente va bene per tutti (ed è un concetto importantissimo che fa bene a rimarcare), considera il glutine quasi come il diavolo. Lo definisce la sua kryptonite.
Il che vale anche per tutto ciò che riguarda la meditazione, il tipo di approccio alla vita quotidiana, il pensiero positivo, lo yoga ecc. I consigli che lui da possono essere validi (anzi alcuni sono indiscutibilmente veri, tipo sulla qualità ed importanza del sonno, che una grossa percentuale di persone trascura), ma il discorso secondo me si può riassumere con una semplice frase: Qualunque cosa vada bene per te.
Non esiste una dieta migliore di un'altra o un allenamento perfetto rispetto ad altri, ognuno deve considerare quelle che si adattano meglio al proprio stile di vita.
Ma sono d'accordo con lui su uno dei suoi mantra, che ripete spesso nel libro: tenere una mente aperta e non essere scettici.
Lui l'ha applicato soprattutto alla medicina orientale, olistica e (questo lo aggiungo io) omeopatica. Ma a voler essere pignoli, non è che coi vaccini anti-Covid l'abbia aperta più di tanto eh
PS Quando parla di alcuni esercizi fisici e soprattutto dell'uso del foam roller (un grosso tubo di schiuma espansa che serve per il rilascio miofasciale e ad allentare rigidità e contratture muscolari), da tecnico del settore, non posso che concordare al 100%.
Soprattutto sul foam roller.
vai nole, hai conquistato un altro fan!
scherzi a parte, io il libro non l'ho letto, anche perché non sono il tipo di tifoso che idolatra gli atleti per cui tifa: il napoli o djokovic, con le loro prestazioni e risultati possono incidere sul mio umore, questo sì, ma non li considero delle divinità. anzi, se ho cominciato a tifare per djokovic anziché per federer o nadal è proprio perché forse vedevo il serbo come il più "umano" (nel bene e nel male) dei tre, quello che sentivo in qualche modo "più vicino".
le sue sfuriate, le sue rosicate, i suoi momenti no erano in qualche modo simili ai miei.
però la mia passione per lui è molto limitata a ciò che riguarda il tennis, non va molto oltre. quindi non so se avrò mai abbastanza voglia di leggermi il suo libro o una qualsiasi biografia su di lui.
da quello che dici, dopo aver letto il suo libro, sembra emergere ancora una volta una grossa contraddizione, una dicotomia a volte inspiegabile tra il nole lucido, "studioso", ben presente a se stesso, che conosce bene la cosa giusta da fare al momento giusto e il nole facilone, inaffidabile, lunatico, dalle teorie strampalate che spesso vediamo e sentiamo.
un aneddoto che mi ha sempre lasciato di sasso è quello che riguarda federer e il comportamento da tenere con i reali inglesi: roger aveva dichiarato di aver chiesto consiglio a nole su come rivolgersi alla regina e agli altri componenti della royal family. SBAM!
in questa storia ci sono una serie di assurdità che rappresentano alla perfezione la non linearità della vicenda di djokovic: il fatto che il maestro dell'etichetta roger chieda consigli a nole (a nole!) su come comportarsi con la regina; il fatto che re roger "si abbassi" a chiedere consiglio a colui che più di chiunque altro l'abbia costretto ad abdicare; il fatto che federer, lo sportivo che più diresti a suo agio in qualsiasi situazione, in uno dei rari momenti in cui si è sentito "in difficoltà" abbia scelto nole come persona a cui chiedere aiuto, ovvero come persona più affidabile in quel momento; il fatto stesso che ci fosse questo tipo di "familiarità" tra i due; ecc. ecc. .
anche la sua posizione sui vaccini anti-covid non è frutto di chiusura mentale, anzi: lui, da sportivo super attento al suo fisico, ha valutato pro e contro (perché è scientificamente e statisticamente provato che ci siano anche dei "contro", per quanto altamente improbabili) ed ha legittimamente propeso per il no. e anche valutazione del tipo "occorre dare il buon esempio" non fanno parte del suo carattere.
quello che lui ha voluto forzatamente ignorare sono le implicazioni dal punto di vista sportivo, spostando la decisione (di non vaccinarsi) dalla libera e legittima scelta personale alla contrapposizione politica, cosa che - ancora... - non gli compete.
gianpaolo77, 19/02/2022 22:26:
Sì infatti, sarà già un miracolo terminare questo match e fare domani semifinali e finale...
alla fine hanno concluso e berretto le ha prese
alcaraz, al di là del fatto che è sempre più il nuovo djokovic (certe volte sembra praticamente impossibile fargli punto), sembra aver preso un'altra caratteristica dai 3: sentire l'odore del sangue. appena i suoi avversari mostrano segni di cedimento, lui sale in cattedra e li finisce.