.tommy82., 04/07/2011 17.26:
Secondo me la teoria del merchandising è un pò troppo semplicistica Rob. Per me è superiore il fattore TV e pubblicità.
Ovviamente per "merchandising" intendo anche quello delle tV oltre che delle "magliette".
Proprio come per l'esempio dell'NBA che ho fatto prima.
LA mia speranza è che, come avvenuto per la NBA, dopo un periodo di "annullamento del gioco" per esigenze di marketing, poi venga restituito "il vero gioco", proprio come avvenuto per il basket (che a metà e fine anni '90 non era più basket ma un ibrido).
@Iceman: un Verdasco, che in teoria sarebbe un altro specialista, no, ma un cementista sì! Berasetegui oggi sarebbe un giocatore da challenger, ai tempi, per quanto inguardabile fosse, arrivò nei top 5 (a memoria, cmq nei dieci sicuro).
Il motivo è semplice: se Federer al RG venisse eliminato al secondo turno da Volandri o Djokovic a Wimbledon al secondo turno da Petschner, i tifosi occasionali non guarderebbero più Wimbledon (qua che siamo tutti "esperti", guardate come è calato "l'Auditel di Wimbledon" rispetto al RG causa eliminazioni precoci di Schiavone, italiani e soprattutto Federer) e ci perderebbero:
-televisioni
-sponsor generici
-sponsor tecnici che fanno magliettine.
Ribadisco, guardate gli Albi d'Oro del Queen's o di Montecarlo, tornei dalla superficie "antica".
Ice, Junqueira al RG avrebbe fatto ottavi o quarti almeno, e Mahut a Wimbledon andava ai quarti.
Ricordo un'intervista a Lorenzi i ncui diceva che alle quali del RG il cmapo e le aplline (anche le palline, non sottovalutate quest'aspetto) erano veloce due volte Roma. Che è già due volte più veloce di Montecarlo.
Un po' come Roehampton>Queen's>Wimbledon.
Infatti, escluso forse Cipolla che però è un giocatore à la Santoro, guardate quanti non specialisti hanno superato Roehampton: nessuno! Zopp, De Schepper, Dancevic, etc...