giuseppe liucci, 06/04/2022 21:41:
Tsonga ai saluti. Ormai da tempo si trascinava per i campi senza nerbo.
Li stiamo perdendo tutti, il tempo è tiranno. Solo uno resiste.
Ma prima o poi anche Feliciano alzerà Bandiera bianca
A memoria, credo che Tsonga sia il primo tennista del quale ho seguito attivamente (nel senso che ero già appassionato) tutta la carriera ad alti livelli o quasi.
L'esordio negli Slam fu al RG 2005 (presumo tramite WC), dove prese una stesa da Roddick.
Nel 2006 non giocò alcun torneo nel circuito maggiore, ma nel 2007 ricordo precisamente di aver seguito il suo primo turno agli AO sempre contro Roddick.
Il punteggio vide ovviamente vincitore A-Rod, ma in 4 set e dopo due tie break, di cui il primo lunghissimo vinto 20-18 da Jo: 6-7(18), 7-6(2), 6-2, 6-3.
All'epoca pensai "vabbè Roddick perde un set già contro sto sconosciuto, non credo possa impensierire Federer".
Su una delle due ebbi ragione: Roddick fu demolito da Roger in semifinale per 64 60 62 (passò alla storia più la conferenza post-match di Andy).
Lo "sconosciuto" l'anno dopo arrivò in finale asfaltando Nadal (battendo tra gli altri anche Murray e Gasquet, all'epoca entrambi top 10): il resto è una storia che purtroppo si concluderà fra qualche settimana.
Tsonga era veramente uno dei giocatori che mi piaceva di più guardare, connubio eccezionale fra tennis di potenza e tocco, atletismo e tecnica, estro e agone.
Non credo di essermi mai annoiato durante un suo match.