2. ROGER FEDERER (SVIZZERA, 31 anni)
Dati statistici
Tornei vinti: 6 (Rotterdam, Dubai, Indian Wells, Madrid, Wimbledon, Cincinnati)
Finali: 4 (Halle, Olimpiadi, Basilea, ATP Finals)
Semifinali: 5 (Doha, Australian Open, Roma, Roland Garros, Shanghai)
Slam
AO: SF [R. Nadal 67(5) 62 76(5) 64]
RG: SF (N. Djokovic 64 75 63)
W: W (A. Murray 46 75 63 64)
USO: QF [T. Berdych 76(1) 64 36 63]
Top 20 battuti: 24 vittorie e 11 sconfitte
Score: 78-14
Pro: 71-12
Challenger/Qualificazioni: 7-2
Differenza ranking 2011: +1
Commento: Non ci sono più parole per descrivere la grandezza di questo giocatore.
Dato per finito a certi livelli per l'ennesima volta, zittisce tutti nuovamente con la vittoria del settimo storico Wimbledon ed il ritorno al numero 1 del Mondo, superando Pete Sampras e sfondando il muro delle 300 settimane in vetta al ranking.
Ma il 2012 di Federer non si è limitato solo a questo evento, già in primavera aveva mostrato di fare sul serio vincendo Rotterdam, Dubai e Indian Wells consecutivamente, e scusate se è poco.
Poi si è preso una piccola pausa (complice la prematura sconfitta a Miami con Roddick) ed ha vinto subito Madrid al ritorno, unico uomo nella storia (e probabilmente resterà tale) ad aver conquistato questo torneo su 3 superfici diverse, sintetico, terra rossa e terra blu.
Al Roland Garros ha seguito il mio consiglio
e se ne è sbattuto altamente giocando male e perdendo peggio in semifinale con Djokovic, poi a Wimbledon il capolavoro
Dal terrore durante il match contro quel pirla di Malisse, all'apoteosi dei quarti di finale con Youzhny, per arrivare alla semifinale con Djokovic vinta di prepotenza e con superiorità.
Nell'ultimo atto del torneo, ha rimesso al suo posto un Murray fermamente intenzionato a vincere, e che per due set aveva interpretato il match alla perfezione.
Poi Federer ti fa quei due punti alla fine del secondo parziale, non sul 2-2 15-15, e ancora non ti rendi conto di come certa gente possa sminuirne la grandezza...
Ancora una volta sul tetto del Mondo, poi sono arrivate le Olimpiadi, e la durissima, seppur meritata, rivincita di Murray.
Davvero un peccato per l'argento, ma rimarrà negli occhi di tutti la fantastica ed epica semifinale contro Del Potro, partita dell'anno almeno al meglio dei tre set per quanto mi riguarda.
Poi, come nel 2009, tornato al numero 1, Roger vince l'ultimo titolo dell'anno a Cincinnati, giocando un torneo "perfetto", senza mai perdere la battuta e dando una lezione all'allora numero 2 Djokovic in finale, con un primo set umiliante per il serbo (6-0).
Il prevedibile calo autunnale, con l'inattesa (fino ad un certo punto) sconfitta contro Berdych nei quarti di NY gli è costato la prima posizione sempre ai danni di Nole, ma a quel punto contava poco.
Un'ulteriore dimostrazione di forza Roger la da al Master, dove in semifinale dice ancora di no a Murray ed in finale deve cedere dopo due ore e due set lottatissimi ad un grande Djokovic.
Djokovic che secondo me nel complesso ha meritato il numero 1 finale, ha avuto un grande inizio ed un grande finale di stagione, mentre Federer ha prevalso nella parte centrale, complessivamente.
Sono stati loro due a prevalere nettamente sugli altri due (anche a causa dell'infortunio di Nadal), in una delle stagioni più equilibrate che io ricordi, ai piani alti.
Futuro: Qui ci sarebbero dei romanzi da scrivere. Come al solito dipende dalla forma fisica, perchè Federer ha dimostrato che non sono le motivazioni a mancargli, a 31 anni e con tutti quei titoli in bacheca.
Come dicono tutti, forse ha ancora qualche cartuccia-Slam da sparare, un paio probabilmente, o speranzosamente. Di sicuro il 2013 sarà una stagione meno fitta di quest'ultima, senza Olimpiadi e con qualche grande torneo eliminato dalla programmazione (salvo ripensamenti).
Federer ha detto che agli US Open ed in generale in autunno è arrivato più scarico per le troppe partite giocate in precedenza, ma era un "sacrificio" necessario per inseguire quell'oro poi solo sfiorato.
Nel 2013 avrà una programmazione più leggera ed ha confermato di voler puntare sempre più sui grandi appuntamenti. D'altronde può permettersi di snobbare o disertare qualche Master 1000.
Dal punto di vista tecnico non ci stanno cazzi e lo sapete, è il più forte quando è in giornata, per quanto mi riguarda.
Sarà in pole position in tutti gli Slam ma credo che difficilmente lo vedremo trionfare in un Major. Certo più passa il tempo e meno probabile sarà un suo nuovo successo di tale portata, ma anche Wimbledon è stata una vittoria quasi inaspettata (non del tutto).
Forse il tennis va verso una nuova rivalità dopo la sua con Nadal. Djokovic e Murray pian piano si stanno prendendo i palcoscenici principali, ma le due Leggende contemporanee avranno ancora da ridire per un pò.
Ranking finale 2013: 3-4