| | | OFFLINE | Post: 50.007 Post: 17.793 | Registrato il: 23/09/2009 | Età: 36 | | |
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13/07/2018 22:08 | |
Cmq ad ogni cambiamento va dato il tempo di applicarsi. Oggi il tb è qualcosa di utile, interessante e molte volte spettacolare nel tennis, ma magari quando lo introdussero alcuni storsero il naso.
Così come il rally point system nel volley (set a 25, senza cambio palla), secondo me un'innovazione enorme, tanto semplice quanto efficace.
Io ad esempio lascerei il 3 su 5 negli Slam, anche perchè se nel tennis moderno ormai prevale ampiamente la componente fisica, praticamente tutti i giocatori sono preparati ad affrontare 4-5 ore di partita, che poi possono voler dire tutto e niente, perchè dipende dall'intensità del match: un incontro può durare 3 set e 3 ore ed essere più dispendioso di uno 3 su 5 di 4 ore e mezza.
Cmq dicevo, io inserirei il tb al quinto ma non sul 6-6, tipo sul 12-12.
D'altronde i primi tie break non si giocavano sul 6-6, ma sull'8-8 mi sembra.
Sarebbe un buon compromesso, anche perchè una volta che vai ad oltranza, i punti pesano di più sia che ti trovi sul 7-7 che sul 20-20. Voglio dire, una palla break e l'altro serve per il match o vince direttamente, se servi per secondo. Il peso specifico non cambia, solo il punteggio. E ne guadagneresti pure dal punto di vista fisico, perchè magari Anderson ed Isner giocavano il tb sul 12-12 e la partita finiva tipo 1 ora e mezza prima, 90 minuti in meno nelle gambe, 90 minuti in più per recuperare.
Ed in ogni caso, un tie break al quinto sul 12-12 o sul 15-15 o quello che è, di emozioni te ne regala comunque. |