Bobby realdeal, 19/01/2017 17.02:
Un altro fattore determinante per me è la fiducia, anche degli avversari.
Quando sei in forma, ed è successo a Djokovic, a Nadal, a Federer e a tutti coloro che dominano un qualsiasi sport, alcune partite le vinci col nome.
Quando tu perdi una volta, perdi la seconda, perdi la terza, non solo sei tu più debole, ma gli altri sanno che ti possono battere e ci provano all'ultimo punto.
Oggi Nole ha detto che Istomin ha giocato bene i punti importanti. Perché? Perché Istomin sa che può giocarsela, sa che probabilmente avrà un'altra palla break, e questo toglie pressione.
Si dice che le avversarie della Juve si scansino. E' vero, tra l'altro, ma perché sanno di non poter vincere. Vedi se la Juve ne perde tre di fila, il Sassuolo di turno gioca con spirito rinnovato.
Più Nole arranca, più gli avversari pensano di poterlo battere, più difficile sarà tornare ad altissimi livelli.
Si questo senz'altro, ma alla base ci deve essere cmq un atteggiamento "rinunciatario" a livello inconscio di Djokovic.
Lui magari sul campo ci crede anche, sta li e vuole vincere, ma non come prima.
E quando dici che c'entrano pure gli avversari, io ti rispondo che c'entrano soprattutto i suoi avversari più forti.
Perchè gli Istomin, gli Agut, i Querrey, acquistano più fiducia, si, ma DOPO.
Prima, deve succedere l'opposto, e cioè che i Federer ed i Nadal comincino invece a calare ed a non batterlo più.
Perchè dal 2011, anno in cui Djokovic è esploso definitivamente, Federer e Nadal hanno cominciato il loro declino. E' vero, Roger ha vinto il suo ultimo Slam, Nadal nel 2013 è tornato numero 1, ma erano forse gli ultimi fuochi d'artificio dei due.
In termini di continuità, costanza, titoli, vittorie ecc. era Djokovic il numero 1.
E negli ultimi 2 anni chi lo ha battuto? Wawrinka, un giocatore che però deve indovinare le due settimane, il torneo, ma uscito lui, Novak non aveva realmente nessuno di cui aver "paura", a patto ovviamente di mantenere un livello di gioco costante.
Murray non lo cito nemmeno perchè stava dietro anche a Federer nel 2015, in tal senso.
Epperò, la non-competizione, o meglio la non-competitività, alla lunga stancano.
Come è successo a Nole una volta che ha completato l'ultimo pezzo del puzzle.
Tutto sto discorso per arrivare a questa conclusione: è troppo presto per dirlo ecc ecc bla bla bla lo so. Ma, secondo me, con Djokovic stiamo assistendo a quella che sarebbe stata, più o meno, la carriera di Federer senza Nadal.