Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
.:People's Champ:., 12/11/2012 23:02:
Grazie
Quindi diciamo che il Djokovic di oggi nasce nel 2011?
Totti
Djokovic già fece vedere grandissime cose nel 2007 e 2008. Nel 2007 fece finale ad Indian Wells e vinse poi Miami (i due Master si giocano uno dopo l'altro, nell'arco di 10 gg ciascuno).
Semifinale sia al Roland Garros che a Wimbledon (sconfitto sempre da Nadal), poi in estate vinse Toronto in finale proprio contro Federer e perse la rivincita, sempre in finale, agli US Open in 3 set.
Curioso notare due particolari: Nole nel 2007 negli Slam perse solo da Federer e Nadal (contro Roger anche negli ottavi in Australia), quando ancora loro due da soli dominavano il tennis.
E poi ci fu quello strano andamento di punteggio: a Toronto, Federer si portò 6-5 e servizio e 40-0, ma perse il primo set al tie break.
Agli US Open successe l'esatto opposto: Djokovic servì per il primo set sul 6-5 e 40-0, ma perse la battuta ed il set al tie break
Cmq, nel 2008 la consacrazione che si pensava potesse essere definitiva (prima del 2011): Djokovic annichilisce in tre set Federer nella semifinale degli Australian Open (ponendo fine alla striscia di 10 finali Slam consecutive di Roger, che durava dal 2005), poi vince il primo Slam in finale su Tsonga (che aveva a sua volta letteralmente umiliato Nadal in semi).
Djokovic vince anche Indian Wells e Roma, approfittando del mezzo infortunio di Nadal, sconfitto al primo turno.
Al Roland Garros altra semifinale, persa contro il miglior Nadal della storia sulla terra rossa (infatti vinse il RG distruggendo Federer 61 63 60). Fu l'unico ad arrivare al tie break in quell'edizione.
Dopo, una lieve battuta d'arresto (secondo turno a Wimbledon contro un grande Safin, semifinale agli US Open sconfitto da Federer in 4 set), ma chiuse alla grande vincendo il Master.
Poi, due anni di appannamento. Sia per aver cambiato racchetta (che a questi livelli può essere drammatico), sia per essersi affidato a guide tecniche discutibili, come quella di Todd Martin, che gli fece cambiare movimento del servizio mandandolo allo sbaraglio alla battuta.
Una sorta di limbo da cui Djokovic si è realmente ripreso proprio nel 2011, esplodendo in tutta la sua grandezza.