Re: Re: Re: Re: Re:
.:People's Champ:., 06/11/2012 00:07:
Grazie mille per tutti i chiarimenti, spero di imparare il più possibile
Domani molto curioso di vedere in azione Federer e Del Potro (di cui mi parlano un gran bene)
Un breve recap su Del Potro: è esploso nell'estate del 2008 vincendo 4 tornei consecutivi (Stoccarda, Kitzbuhel, LA, Washington, tutti in estate), raggiunse poi i quarti agli US Open dove perse contro Murray in 4 set dopo una grande partite.
Coronò l'anno con la partecipazione al Master, ma è nel 2009 che si è definitivamente consacrato.
Dopo un quarto di finale agli Australian Open in cui venne colpevolmente umiliato da Federer (63 60 60 ma l'argentino smise di giocare dopo un set), Del Potro mostra le sue doti da fighter contro Nadal a Miami, recuperando uno svantaggio di 0-3 nel set decisivo e vincendo al tie break.
Nel Roland Garros da il meglio di sè: giunge in semifinale come un rullo compressore e fa tremare Federer (e tutti i suoi tifosi, mortacci sua) nell'anno del trionfo parigino, portandolo al quinto set dopo essere stato avanti 2-1.
In estate, ottiene ancora grandi risultati. Rivince Washington (contro Roddick) e va in finale al Master 1000 del Canada (battendo il rientrante Nadal e poi ancora Roddick), dove perde in 3 set contro Murray.
Agli US Open, il delirio. Arriva in finale spazzando via qualunque cosa impugni una racchetta, compreso lo stesso Nadal (però semi-infortunato e lontanissimo da una condizione di forma accettabile per vincere il torneo) che viene nettamente sconfitto con un triplo 62.
In finale, Federer abusa di lui fino a quel famoso 63 5-4 e 30-15 al servizio. Del Potro indovina due passanti micidiali e fa il break a Federer, nel tie break del secondo set non perde un punto al servizio e pareggia i conti.
Nel quarto va avanti di un break ma sciupa tutto quando commette due doppi falli consecutivi regalando il terzo set a Roger, che nel quarto ha anche un paio di palle break per ammazzare la partita.
Si va al tie break anche qui, ed anche stavolta Delpò non perde mai un punto al servizio, pareggiando ancora i conti.
Al quinto Federer non ce la fa più e cede di schianto, 6-2 e primo Slam in carriera per l'argentino.
La grande stagione si chiude con la finale del Master (battuto ancora una volta Federer nei gironi), in cui si deve arrendere a Nikolay Playstation Davydenko, che in quei 3-4 mesi era troppo per tutti.
Nel 2010 si ferma agli ottavi degli Australian Open (sconfitto da Cilic), e dopo quel torneo lo rivedremo direttamente un anno dopo, a causa di un brutto infortunio al polso, per cui si è anche dovuto operare.
Nel 2011 la risalita è lenta ma costante, Del Potro torna alla vittoria a Delray Beach e poi Estoril, accumula vari piazzamenti di prestigio (semifinale a Indian Wells) ma è nel 2012 che ritorna ad alti livelli.
Quarti in Australia, RG e US Open, semifinali a Madrid e Cincinnati, vittoria a Vienna e Basilea (dove torna a battere Federer dopo quasi 3 anni), e soprattutto il bronzo olimpico, battendo Djokovic il giorno dopo la splendida semifinale persa 19-17 al terzo set contro Federer, probabilmente nella partita dell'anno (almeno 2 su 3).
Tecnicamente è un giocatore "facile" da inquadrare, alto 198cm ha un grandissimo servizio ed un trattore al posto del dritto, colpisce molto piatto con poco spin.
Non è velocissimo vista la mole, ma sa difendersi. A rete ci va pochissimo, ha una discretà volè ma fondamentalmente il suo gioco si basa sull'uno-due servizio-dritto, anche se pure il rovescio è notevolissimo.
E poi ha un grande carattere, lotta su ogni punto, è un fighter.
Molti si chiedono se tornerà ai livelli del 2009, che effettivamente è riuscito ad eguagliare solo a sprazzi.
Ha le potenzialità per rompere gli equilibri dei primi 4, magari sedendosi anche lui al tavolo dei grandissimi.
Il suo gioco monotematico però lo penalizza in tal senso, ma la mentalità è quella del Campione.