| | | OFFLINE | Post: 52.217 Post: 15.991 | Registrato il: 22/09/2009 | Età: 31 | | |
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05/01/2022 23:15 | |
Allora, tutta questa vicenda per me è una questione di principio.
Ognuno ha la sua idea, la mia è che la regola australiana non abbia granché senso, visto che il mondo è zeppo di vaccinati positivi. Con tutta la gente che arriverà lì per il torneo, ci saranno comunque positivi, gente che verrà messa in quarantena a torneo in corso, partite annullate e polemiche varie, non è lasciando fuori Djokovic, Herbert e altri quattro pirla che salveranno l'Australia (o il torneo, ragionando in piccolo).
Però questa regola, che per me ha motivazioni debolucce alla base, c'è, e da qui non si scappa. Se la regola dice che un non vaccinato non può giocare, non può giocare, punto. Non c'è se, non c'è ma, non c'è forse, è come dire che oggi in Italia senza green pass non puoi lavorare. E' giusto, non è giusto, non è questa la sede per discuterne, ma la regola c'è e senza green pass a lavorare non ci vai (sulla carta), fine.
Poi è chiaro che, se uno non può vaccinarsi, è inutile e anche un po' vigliacco chiedergli il vaccino, ma non mi pare il caso di Nole, che pare abbia richiesto l'esenzione "solo" per aver beccato il virus negli ultimi sei mesi, da quanto ho letto oggi (se è vero o no, non lo so).
Quindi per me è giusto che non giochi il torneo. Ma giusto proprio nel senso di giustizia vera e propria, perché è giusto che almeno una volta su 1000 una regola sia uguale sia per chi è povero, sia per chi è miliardario, sia per il numero uno, sia per il numero 200 del mondo.
Però spezzo una lancia anche a suo favore, lo stanno facendo passare per un pericoloso criminale, ma non ha fatto nulla, paga il solito, triste ingarbugliarsi di governi che non sanno da dove cominciare e cambiano idea una volta ogni otto secondi.
Non ha imposto la sua presenza in Australia, è andato perché gli hanno detto che ci poteva andare.
Una volta lì lo hanno trattenuto per cinque ore di interrogatorio. Ora, non è un sospetto terrorista, un contrabbandiere, un sovversivo. Sanno chi è, sanno che mestiere fa, sanno perché è lì, sanno quanto deve rimanerci e sanno chi ne ha autorizzato l'arrivo.
Era una cosa da risolvere prima della sua partenza ed era una cosa che si poteva risolvere anche in dieci minuti all'arrivo, un interrogatorio di ore che nemmeno Provenzano mi pare francamente troppo. |