Iceman.88, 11/01/2022 14:02:
C'è da fare un distinguo.
La questione riguardante l'Australia è puramente regolamentare, non riguarda le opinioni personali di Djokovic e lì sarà il ministro Hawke a decidere.
La violazione della quarantena invece non è di competenza dell'Australia, che infatti non ne terrà conto. Dovrebbe occuparsene il governo serbo, che ci piscia sopra visto che si tratta di Djokovic.
Questo però spero non passi sotto silenzio. Di fatto se n'è fregato delle regole, di essere un vettore del virus, il perchè non mi interessa. Può essere dettato da noncuranza, ingenuità o stupidità, quello che conta è che si è posto al di sopra delle regole.
E spero davvero che, se dovessero consentirgli di giocare gli AO, ci siano dei giornalisti con le palle (o anche solo faccia tosta) che glielo chiedano alla prima domanda.
Non cosa ne pensa del match contro Berankis o Giron, ma perchè ha violato la quarantena deliberatamente.
No perchè il suo continuare a tacere, anche da parte della famiglia, questa mancanza di chiarimenti, questo atteggiamento da "Ma io volevo solo giocare a tennis e non me lo fanno fare" da cane bastonato, sono un pò da paraculo.
Non vuole vaccinarsi ma non vuole dirlo apertamente. Se ne frega della quarantena ma vuole giocare gli AO.
Djokovic vuole avere la botte piena e la moglie ubriaca.
sicuramente la questione è puramente regolamentare e dovrà decidere il ministro hawke. sta di fatto che è una questione "inquinata" da tanti fattori esterni e che avrà la sua dose di giusto e sbagliato, sia in un caso che nell'altro. io il bianco e nero non riesco a vederlo, sorry.
sulla violazione della quarantena... ovviamente la mia non voleva essere una giustificazione. era solo un tentativo di entrare nella sua testa e capire il perché fa quello che fa.
e dubito che l'eventuale domanda di un giornalista possa dare grandi soddisfazioni: lui sarà sicuramente preparato alla domanda e quasi sicuramente non risponderà ("parliamo di tennis" o "parliamo della partita") o, almeno, non darà la risposta che vorremmo (tipo "io in serbia faccio quel cazzo che mi pare, comando io").